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Communiqué n° 63 de 6 février 2013

Approvati due testi in materia di organizzazione della Regione e degli enti del comparto unico

Adunanza del Consiglio regionale del 6 febbraio 2013


Con 25 voti a favore e 8 astensioni (Alpe e PD), il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge che modifica le norme regionali in materia di organizzazione dell'Amministrazione regionale e degli enti del comparto unico della Valle d'Aosta (legge regionale n. 22/2010) e in materia di organizzazione del Servizio socio-sanitario regionale (legge regionale n. 5/2000). Il provvedimento si compone di quattro capi per complessivi 17 articoli e risponde all'esigenza di completare il quadro normativo di riferimento facendo confluire in un solo testo le disposizioni in materia di personale della pubblica amministrazione regionale. In sede di dibattito, il Consiglio ha respinto, con 21 astensioni e 10 voti a favore (Alpe, PD e UVP), un ordine del giorno presentato dai gruppi Alpe e PD riguardante la Casa di riposo G.B. Festaz.

L'Assemblea ha poi provveduto ad adottare, con 23 voti a favore e 8 astensioni (Alpe e PD), il regolamento che in 45 articoli reca nuove disposizioni sull'accesso, sulle modalità e sui criteri per l'assunzione del personale della Regione e degli enti del comparto unico della Valle.

Entrambi i testi sono stati illustrati dal Vicepresidente della seconda Commissione, Alberto Crétaz (UV), che ne ha evidenziato le novità più rilevanti: l'utilizzo da parte degli enti del comparto delle stesse graduatorie per l'assunzione di personale a tempo determinato o indeterminato; la spendibilità permanente dell'accertamento della conoscenza della lingua francese o italiana in tutti gli enti del comparto unico, nell'Università della Valle d'Aosta e nell'azienda Usl. Viene inoltre disciplinato il telelavoro con l'obiettivo di trasformarlo, a conclusione della fase di sperimentazione, in una procedura organizzativa ordinaria. In aula, sono stati anche approvati alcuni emendamenti al disegno di legge proposti dal Presidente della Regione e volti ad ampliare l'oggetto sociale della Società di Servizi Valle d'Aosta ai servizi di assistenza e sostegno, anche educativo, alla persona erogati sul territorio per il tramite degli enti locali.

Nella discussione sono intervenuti i Consiglieri Donzel, Chatrian, Rigo e il Presidente della Regione.

Il Consigliere Raimondo Donzel (PD), pur apprezzando i provvedimenti nella sostanza, si è detto perplesso perché arrivano tardivamente e in piena campagna elettorale. 

Per il Vicepresidente del Consiglio, Albert Chatrian (Alpe), si assiste ancora una volta ad una modifica che pare essere produttiva dal punto di vista elettorale, ma che rivela un impianto legislativo personalizzato e discrezionale nella gestione del personale in diversi articoli di legge. Come gruppo, ha detto, vigileremo attentamente sulle scelte operate perché le perplessità sono molteplici.

Il Consigliere segretario Gianni Rigo (PD) ha posto l'accento sul telelavoro: la fase sperimentale è stata troppo lunga - la legge regionale risale all'aprile del 2008 - e pur comprendendo le difficoltà organizzative per disciplinarlo, il Consigliere Rigo ha detto che si è proceduto di proroga in proroga senza riuscire di fatto a promuovere questa modalità lavorativa fra i dipendenti regionali.

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha evidenziato che il disegno di legge dà risposta ad una serie di problematiche emerse nell'applicazione delle norme in materia di organizzazione della Regione. Non è una questione di offrire soluzioni ad personam, ma di adeguarle alle nostre specificità. Sul telelavoro, ha aggiunto il Presidente, la volontà è quella di mantenere il principio, tuttavia vi è la difficoltà di equilibrare le mansioni evitando discriminazioni tra lavoratori.

Sull'ordine del giorno illustrato dal Consigliere Rigo - che intendeva impegnare la Giunta regionale a proporre e concertare con le Organizzazioni sindacali soluzioni per superare la situazione di incertezza contrattuale del personale della Casa da riposo G.B. Festaz per giungere all'inclusione di quest'ultima nel novero degli enti del comparto unico del pubblico impiego -, il Presidente della Regione, pur condividendo la prima parte dell'impegnativa, ha riferito che non vi sono attualmente le condizioni per garantire l'inclusione della Casa di riposo nel comparto unico.


SC