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Communiqué n° 582 de 21 novembre 2012

Approvato l'aggiornamento del Programma operativo Competitività regionale 2007-2013

Adunanza del Consiglio regionale

Con voti 22 favorevoli e 8 contrari, l'Assemblea regionale ha approvato l'aggiornamento del Programma operativo Competitività regionale 2007-2013 per l'intervento del Fondo europeo di sviluppo regionale a seguito della procedura di riesame prevista dall'articolo 33 del Regolamento (CE) 1083/2006.

L'aggiornamento riguarda la riallocazione di una parte delle risorse finanziarie, la ridefinizione di alcune attività, e la conseguente riconfigurazione del sistema degli indicatori. In particolare, l'attenzione è stata posta su quanto emerso dall'analisi dei dati di monitoraggio e delle domande di pagamento relative alla certificazione delle spese del Programma.

Nell'illustrare il provvedimento, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha affermato che «il Programma in questione comporta un investimento pubblico complessivo pari a 48 milioni 810 mila 613 euro, finanziato con risorse provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), dal Fondo di rotazione statale e dalla Regione. È suddiviso in Assi prioritari a seconda della tipologia di finanziamento: Asse 1 - Ricerca, sviluppo, innovazione e imprenditorialità (dotazione finanziaria 15 milioni); Asse 2 - Promozione dello sviluppo sostenibile (dotazione finanziaria 25 milioni); Asse 3 - Promozione delle ICT (dotazione finanziaria 6,8 milioni); e Asse 4 - Assistenza tecnica (dotazione finanziaria 1,9 milioni). L'andamento complessivo del Programma è da ritenersi ad oggi soddisfacente, tanto da aver raggiunto il target al 31 ottobre 2012; tale avanzamento dimostra tuttavia una dinamica differenziata, a seconda dell'asse di riferimento,  è emerso con chiarezza che finora la ridotta capacità di spesa dell'Asse 1 è dovuta principalmente al fatto che tale Asse si concretizza in una serie di azioni in favore del mondo imprenditoriale che prevedono l'assegnazione di risorse finanziarie mediante procedure a bando o a sportello ed è altresì emerso, con pari chiarezza, che gli interventi avviati nell'ambito degli Assi 2 e 3 si caratterizzano per la loro natura infrastrutturale e quindi comportano avanzamenti di spesa più certi e prevedibili. Si procede ad attuare la maggior parte delle attività previste nel Programma e, in particolare non vengono ridotte le risorse finanziarie per le imprese. Inoltre, sottolineo come l'operazione sia funzionale a non perdere contributi europei e statali negli anni a venire

Nella discussione sono intervenuti i Consiglieri Louvin, Donzel, l'Assessore Pastoret e Salzone.

Per il Consigliere Roberto Louvin (Alpe) «dietro al linguaggio tecnico che avvolge i fondi europei, c'è una forte disponibilità di risorse e con complesse modalità di spesa. Equivale di fatto a un vero e proprio Assessorato con un piano di circa 60 milioni di euro. La pianificazione oggi viene ridefinita sulla base di controlli di spesa che non arrivano immediatamente al Consiglio e questa è una situazione abbastanza singolare. Qui c'è stato un cambiamento di rotta, come il definitivo abbandono del progetto molto reclamizzato del 'cablò', cioè del trasporto pubblico della città di Aosta. Per gli investimenti per l'innovazione e la ricerca, riteniamo problematica tutta la situazione perché una settimana fa, con il Bilancio, sono state tolte risorse in questo settore e adesso ci troviamo di fronte a un ulteriore spostamento di fondi. Siamo una regione in cui non c'è una ricerca sufficientemente robusta da avere ricadute sul piano della produttività per le nostre aziende. Tagliare risorse non ci sembra la soluzione migliore. Siamo piuttosto scettici, quindi sul fatto che il grande beneficiario di questa 'rimodulazione' sia l'operazione del teleriscaldamento oggi nelle mani di Gdf Suez

Il Consigliere Raimondo Donzel (PD) ha affermato che «il cambiamento più importante che viene fatto rilevare è quello di impostazione programmatica. Abbiamo la constatazione che la crisi finanziaria ha toccato profondamente la Valle d'Aosta e quello che ci lascia sorpresi è che questo provvedimento ripropone un'analisi già contestata e cioè che il problema è da ricercare nella ricapitalizzazione delle imprese  e nel credito alle stesse, ma in Valle d'Aosta le risorse sono più che sufficienti.  Le imprese erano già sostenute con fondi regionali da anni e oggi, proprio in piena crisi, le risorse dei fondi europei vengono allocate altrove. È mancata una visione sui problemi strutturali dei trasporti e delle tecnologie. Non dobbiamo arretrare sul punto forte che è quello della ricerca e dell'innovazione. Non condividiamo la volontà di reindirizzare le risorse, e anzi proprio in questo momento dovremmo sostenere l'utilizzo dei fondi. Siamo contrari a questo modo di minimizzare le difficoltà della nostra regione

L'Assessore alle attività produttive, Ennio Pastoret, ha voluto precisare che «sulla ricerca c'è confusione e forse è frutto di un'informazione non ampiamente diffusa. Abbiamo avuto occasione di dire che i fondi per la ricerca per il prossimo triennio sono superiore ai 5 milioni di euro per effetto dei risparmi effettuati sui vari residui. Quindi, per i prossimi anni avremo a disposizione, per lo meno, queste somme. Ribadisco che la disponibilità la utilizzeremo per la ricerca a favore delle imprese.»

Il Consigliere Francesco Salzone (SA) ha sottolineato che «l'aggiornamento riguarda tra le altre la ridefinizione di alcune attività. I problemi per le imprese rimangono in un momento in cui anche il sistema bancario è in difficoltà. Non rimane altro che sperare nella ripresa del sistema imprenditoriale. Pare opportuno, quindi, ricollocare le risorse su altre tipologie di spesa per creare nuove opportunità in altri settori. L'aggiornamento di tale programma si rende, quindi, necessario e particolarmente opportuno


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