Info Conseil
Communiqué n° 552 de 8 novembre 2012
Lavori della prima Commissione sul tema dei costi della politica
Riunita oggi, giovedì 8 novembre 2012
La prima Commissione "Istituzione e autonomia" si è riunita oggi, giovedì 8 novembre 2012, per esaminare le proposte di legge sul tema dei costi della politica, presentate, una, dai gruppi Union Valdôtaine, Stella Alpina, Popolo della Libertà, Fédération Autonomiste e Partito Democratico e, l'altra, dal gruppo Alpe.
«La Presidente Rini, che è anche relatore dell'iniziativa presentata dalla maggioranza regionale e dal PD - riferisce il Presidente della Commissione, Alberto Zucchi (PdL) - ha illustrato il provvedimento comprensivo di due proposte di emendamenti: uno che riguarda l'aspetto del plafond totale del finanziamento ai gruppi (sulla base della cifra indicata dalla Stato-Regioni ed equivalente a 5000 euro annui per Consigliere), l'altro che introduce una riforma strutturale del trattamento previdenziale. Si è quindi preso atto che vi era la volontà da parte del gruppo Alpe di trovare una condivisione sui contenuti e tenuto conto dell'espressa volontà politica di tutti i Commissari di rendere operative tali misure dal 1° gennaio 2013, la Commissione ha deciso di rinviare l'espressione del parere ai prossimi giorni per giungere ad un voto condiviso entro la fine dell'anno.»
«La nostra iniziativa legislativa - spiega il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini - si divide in due parti: la prima riguarda i finanziamenti ai gruppi, la seconda il sistema previdenziale contributivo dei Consiglieri. Per quanto attiene al primo ambito, poiché il decreto legge del Governo si trova attualmente all'esame del Parlamento e che l'intesa già raggiunta il 30 ottobre scorso dalla Stato-Regioni potrebbe subire delle variazioni, ho richiesto alla Commissione di aspettare la conversione in legge delle disposizioni al fine di avere un quadro organico, puntuale e definitivo. Riguardo, invece, al sistema contributivo, ho illustrato alcune possibili proposte di emendamento rispetto al testo proposto inizialmente. Le novità sono essenzialmente tre: l'adeguamento al modello della Camera dei deputati che porta ad un ulteriore ribasso delle quote (per un totale del 33 per cento e non più del 42 per cento); il parametro dell'età per il conseguimento dell'indennità (65 anni) e la decorrenza della proposta di legge (non più a partire dalla prossima Legislatura, ma dal 1° gennaio 2013). Questa è una risposta forte e concreta, un segnale chiaro di sobrietà alla nostra comunità, che evidenzia ancora una volta la nostra volontà di esercitare in maniera autonoma la nostra potestà legislativa, anticipando le riforme e non sottraendoci alle responsabilità.»
«Per noi è essenziale che questo intervento legislativo abbia effetto immediato, ossia dal primo gennaio 2013 perché rappresenterebbe un segnale concreto di riduzione - commenta il Consigliere di Alpe, Alberto Bertin -. Sull'argomento siamo già colpevolmente in ritardo per responsabilità che sono in capo all'attuale maggioranza: un'ulteriore dilazione sarebbe incomprensibile oltre che inaccettabile per i cittadini. Apprezziamo pertanto la disponibilità del relatore ad anticipare l'effetto del provvedimento che si avvicina così, almeno per quanto riguarda la tempistica, alla nostra proposta. Ci riserviamo di valutare ulteriormente l'intervento nel suo complesso.»
SC