Info Conseil
Communiqué n° 484 de 3 octobre 2012
Interpellanza su fenomeno della dipendenza dal gioco d'azzardo
Adunanza del Consiglio regionale
Nell'illustrare l'iniziativa, la Capogruppo del PD, Carmela Fontana, ha detto che «sono preoccupanti i dati sulla dipendenza da gioco d'azzardo in Valle d'Aosta resi noti dal Tg regionale del 21 settembre 2012, secondo i quali il numero dei pazienti sarebbe raddoppiato rispetto all'anno precedente. È un fenomeno molto grave in continua crescita, che ha ricadute non solo dal punto di vista economico per chi è ammalato di gioco compulsivo, ma anche sotto l'aspetto sociale, familiare e psicologico. Purtroppo le misure assunte non hanno dato risultati confortanti nonostante l'impegno dei servizi competenti. Vorremmo sapere, quindi, se è intenzione da parte della Giunta intraprendere una campagna di informazione più incisiva per limitare questo fenomeno.»
L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, ha riferito che «nel 2011 e 2012 il Sert ha proseguito la presa in carico di pazienti giocatori patologici e vi sono stati nuovi invii da diversi servizi e professionisti, quali i medici di medicina generale, il servizio sociale regionale e la psichiatria. Alla luce di questi dati, il Sert ha realizzato e implementato una serie di attività sia nel campo della sensibilizzazione che in quello della prevenzione e della presa in carico. In particolare, nell'ambito dell'informazione, è stato prodotto dal Sert il materiale illustrativo sul gioco d'azzardo distribuito poi presso i medici di base e i gruppi di volontariato. Inoltre, molte scuole stanno portando alla comunità il problema del gioco d'azzardo e il bisogno di affrontarlo, in quanto molti provider del gioco sono posti proprio vicino alle scuole: per l'anno scolastico 2012-2013, il Sert ha proposto un progetto di prevenzione sul gioco d'azzardo in linea con gli orientamenti più recenti e proponendo un linguaggio che parla alle giovani generazioni. Nel corso del 2011 è stata poi ulteriormente aumentata la presa in carico delle famiglie così come è stato rafforzato il supporto in ambito psicologico, creando gruppi per famiglie oltre che gruppi per giocatori. Un supporto che nel 2012 ha fatto sì che tutti i pazienti siano stati sottoposti a specifici test diagnostici. Purtroppo si rileva come il Sert non sia ancora un punto centrale di riferimento per la comunità istituzionale (enti e scuole), ma lo sia solo per i pazienti che riescono a portare una richiesta di aiuto: questo implica delle criticità nella costruzione di una rete. Consci della complessità del fenomeno occorre aspettarsi dei risultati evidenti a lungo termine, infatti, il gioco d'azzardo patologico è una malattia mentale che è stata classificata come "disturbo del controllo degli impulsi" e che ha grande affinità con il gruppo dei disturbi ossessivo-compulsivo e soprattutto con i comportamenti d'abuso e le dipendenze.»
Nella replica, la Consigliera Fontana ha sottolineato che «si tratta di una problematica da non sottovalutare perché i problemi che ne conseguono sono complessi: per le famiglie non è facile affrontarla e i servizi sono poco conosciuti. E' importante fare uno sforzo nel campo della prevenzione.»
SC