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Communiqué n° 470 de 26 septembre 2012
La giuria di selezione del Premio internazionale "La donna dell'anno" ha scelto otto candidate
Riunita martedì 25 settembre 2012
Martedì 25 settembre 2012, la Giuria di selezione del Premio internazionale "La Donna dell'anno", presieduta dal Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, e composta dalle Consigliere regionali Carmela Fontana, Hélène Impérial e Patrizia Morelli, e dall'Assessore regionale al territorio e ambiente Manuela Zublena, oltre che da Paolo Bonino, Presidente della Fondazione "Maria Bonino", Maria Paola Varda del Soroptimist International Club e Franca Zambonini, giornalista di "Famiglia cristiana, ha valutato le candidature pervenute alla Presidenza dell'Assemblea regionale, decidendo di proporre alla Giuria del Premio otto donne.
«Quest'anno sono pervenute diciassette candidature - spiega il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini -, che, pur rappresentando realtà geografiche diverse fra loro, sono tutte esempi di donne che mettono a disposizione delle situazioni più disagiate la loro professionalità, oltre alla naturale propensione ad aiutare il prossimo, ben sapendo di dover affrontare grandi sacrifici. La Giuria di selezione ha deciso di segnalare i nominativi di otto donne tenendo conto delle loro esperienze e dei progetti che stanno coraggiosamente conducendo, a testimonianza dei sentimenti e dei valori su cui questo Premio ha costruito le proprie fondamenta.»
Le candidate scelte sono:
Caddy Adzuba Furaha, giovane giornalista nella Repubblica democratica del Congo, lavora a Radio Okapi, una radio al servizio della pace, porta avanti la sua battaglia quotidiana per dare voce ai senza voce, per denunciare le violazioni dei diritti delle donne e dei bambini, per informare e formare le donne sui loro diritti. Dal 2004 è Presidente dell'Afidep (Alliance des jeunes femmes pour la promotion des valeurs humaines), associazione che si prefigge lo scopo di aiutare le donne vittime delle varie violenze basate sulla discriminazione di genere, creando loro posti di lavoro o organizzando incontri formativi nell'ottica di un inserimento femminile nel governo. Fa parte dell'Association de femmes de Médias du Sud-Kivu.
Nöella Alifwa Usumange, nata nella Repubblica democratica del Congo, lotta contro la violenza sulle donne e lavora quotidianamente in favore della promozione e della difesa dei diritti delle donne. E' coordinatrice dell'Associazione Sofepadi (Solidarité féminine pour la paix et le développement intégral), conosciuta per il suo lavoro a sostegno della convivenza tra le comunità e per il suo centro medico di assistenza. Pur essendosi dovuta trasferire dalla sua città a seguito di un'aggressione in casa, continua instancabile a lavorare per il reinserimento psicologico ed economico delle donne vittime di abusi sessuali.
Celestine Boudzoumou, nata nella capitale del Congo Brazzaville, per tutti è "maman Celeste": è l'anima di una casa per orfani che offre cibo e ospitalità a oltre settanta bambini, quasi sempre senza futuro. Attualmente, nonostante le guerre tribali e le emergenze umanitarie, sta cercando di realizzare a Brazzaville una casa di accoglienza per ragazze madri, una scuola primaria e una Biblioteca per i bambini ospiti dell'orfanatrofio.
Genny Carraro, veneziana, non vedente dalla nascita, nel 2002 ha fondato il Children's Relief Fund Onlus, un'organizzazione che si occupa di bambini di strada nelle Filippine basandosi soltanto sul lavoro dei volontari. Quale presidente italiana dell'organizzazione, cura gli aspetti di raccolta fondi, pubbliche relazioni, organizzazione di eventi, conferenze, rapporto con i media, con altre organizzazioni non governative. Si impegna a sensibilizzare l'opinione pubblica sui diritti dei bambini, sull'importanza dell'educazione scolastica, e di una corretta alimentazione. Attualmente si trova a Dublino per la ricerca e la compilazione di raccomandazioni sull'uso di spazi e superfici condivise per l'accessibilità universale della città.
Madre Semira Elvira Carrozzo, pugliese, vive la sua vita consacrata interamente al servizio del prossimo, prima in Italia (come suora, come insegnante, come direttrice e come superiora) e poi in Africa, dove, in nome dei diritti umani senza frontiere, si dedica alla salvaguardia dell'infanzia, della donna, della famiglia e della vita. Il "Poverty eradication and alleviation program" di madre Semira conta, ad oggi, un nido d'infanzia, una scuola elementare, una scuola materna, un nuovo edificio adibito a noviziato; una nuova scuola, la Little Bethlehem; un nuovo centro pastorale in Zaria; la fondazione della Association of friends of the oblates; un progetto già avviato per la costruzione della scuola media.
Suor Francesca Leonardi, marchigiana, è arrivata in Marocco nel 1978 per lavorare come assistente sociale, focalizzando la propria attenzione sui disabili. Ha contribuito alla nascita dell'associazione Horizon per la fornitura e la produzione di protesi, sedie a rotelle e stampelle e per la riabilitazione, oltre che dell'associazione Chourouk per la fornitura di apparecchi acustici e la formazione sulla lingua dei segni. Nel 2005, su un terreno concesso dalle tribù, ha creato il centro residenziale per la formazione professionale dei disabili Amnougar. Dal 2007 lavora a Casablanca con i migranti subsahariani, continuando comunque la promozione di iniziative a sostegno delle popolazioni delle montagne dell'Atlante e quelle delle periferie delle grandi città.
Sylvie Pissard Maillet è stata imprenditrice in Alta Savoia, prima di decidere di seguire suo marito nella Repubblica di Guinea, dove ha fondato l'Organizzazione non governativa "Non nobis", che si batte, tra l'altro, per contrastare l'esodo rurale dei giovani, per migliorare le condizioni igieniche e sanitarie, con particolare attenzione allo sviluppo della cultura di impresa solidale tra le donne, la scolarizzazione e la protezione e tutela dell'ambiente. Tra i numerosi progetti condotti, sempre capaci di coinvolgere la popolazione locale, c'è la ricerca sulle piante medicinali, promossa e condotta in collaborazione con le istituzioni sanitarie.
Maria Teresa Saglio, piemontese, dal 1977 si è spesa per dare assistenza e conforto ai bambini malnutriti e alle loro famiglie, in particolare in Africa. Terminato il servizio come infermiera professionale, ha scelto di continuare a vivere in Tanzania, dove ancora oggi, all'età di 85 anni, è volontaria di Medici con l'Africa Cuamm e supporta la conduzione della Guest house di Tosamaganga. Con la tenacia che la contraddistingue, "mama Teresa" aiuta i bambini meno fortunati nel loro percorso di formazione, assicurando nel contempo la sua disponibilità a svolgere ogni tipo di lavoro, dalla preparazione dei pasti alla cura dell'orto, passando per un rammendo.
I curricula scelti dalla Giuria di selezione saranno ora esaminati dalla Giuria del Premio, che nominerà le tre finaliste e, fra queste, decreterà la vincitrice durante la cerimonia di premiazione, in programma venerdì 30 novembre 2012, al Teatro Giacosa di Aosta. La Giuria è composta dal Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, dal Presidente della Fondazione Comunitaria Valle d'Aosta, Luigino Vallet (Presidente della Giuria), dalla regista Maite Bulgari, dal Presidente della Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Evelina Christillin, dal portavoce della Comunità di Sant'Egidio, Mario Marazziti, dal Giornalista Rai Roberto Olla, dal Magnifico Rettore dell'Università della Valle d'Aosta, Fabrizio Cassella, e dal membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione CRT Riccardo Piaggio.
MM