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Communiqué n° 458 de 19 septembre 2012

Interpellanza su rilancio settore produttivo e industriale della Regione

Adunanza del Consiglio regionale

La Consigliera Carmela Fontana, capogruppo del Partito Democratico, ha illustrato un'interpellanza concernente le iniziative per il rilancio del settore produttivo e industriale della Regione.

Nella presentazione dell'iniziativa, la Consigliera Fontana ha sottolineato che «la crisi economica in atto da ormai quattro anni continua ad avere ricadute gravissime anche in Valle d'Aosta sul fronte della perdita di posti di lavoro, dell'aumento della disoccupazione giovanile e dell'ulteriore impoverimento del tessuto produttivo e industriale regionale. Una recente indagine previsionale di Unioncamere stima che, entro la fine del 2012, verranno "bruciati" in Valle d'Aosta altri 640 posti di lavoro dipendente, con un calo dell'occupazione del 2,3% che risulta dalla differenza tra gli assunti (3.670) e coloro che perderanno il posto (4.320 persone)
«Vorremmo sapere dalla Giunta regionale i dati più aggiornati relativi al tasso di disoccupazione in Valle d'Aosta e in particolare alla disoccupazione giovanile, e se corrispondano al vero le catastrofiche stime relative alla nuova disoccupazione diffuse da Unioncamere; i dati relativi ai lavoratori delle aziende valdostane in cassa integrazione, in mobilità o comunque attualmente beneficianti di misure di ammortizzatori sociali, e la situazione circa la scadenza di tali misure; se è intenzione della Giunta mettere finalmente in campo una seria politica per il rilancio del settore produttivo e industriale valdostano, con quali misure concrete e  i dati con quali obiettivi

Nella risposta l'Assessore alle attività produttive, Ennio Pastoret, ha dichiarato che «per quanto riguarda i dati della disoccupazione nel secondo trimestre del 2012 il tasso è pari al 6,7%, valore in crescita in termini di variazione tendenziale annua: in confronto con l'analogo periodo del 2011, il dato si assestava al 4.8%, ma questo dato, se lo si guarda alla variazione congiunturale, ovvero confrontando tra il secondo trimestre 2012 e il primo trimestre 2012, è in contrazione, passando dal 7,3% al 6,7%. Il peggioramento su base annuale è influenzato dal peggioramento del quadro italiano a partire dalla seconda metà del 2011 e che nella nostra regione si è realizzato tra la fine del 2011 e l'inizio del 2012. Per una visione d'insieme più completa, occorre contestualizzare i dati valdostani con quelli di altre regioni. Su queste basi, emerge che la nostra regione si mantiene su posizioni migliori di gran parte delle regioni italiane, anche se il quadro permane difficile. Il livello della disoccupazione valdostana è il più basso nel nord-ovest, situazione analoga per il tasso di occupazione, considerato che il 65% della Valle d'Aosta è migliore di quello del Piemonte, della Liguria ed è sostanzialmente allineato a quello lombardo. Il tasso di disoccupazione giovanile è riferito alla popolazione tra 15-24 anni: il dato più aggiornato è del 2011, ed è stato del 22,4%, contro un valore medio nazionale del 29,1%. Occorre però precisare che tale dato non si riferisce alla totalità dei giovani tra i 15 e 24 anni, ma riguarda la quota modesta che è presente sul mercato del lavoro: il dato del 22% si riferisce a questo universo, mentre i circa ottomila giovani restanti sono prevalentemente inattivi o studenti.»
«Riguardo all'ultimo quesito
- ha proseguito l'Assessore Pastoret -, il termine 'seria politica' intende una politica che non agisce, ma per quello che ci concerne non è così. Occorre tenere presente che qualsiasi soggetto pubblico oggi non può sostituirsi alle imprese, viste le regole che, a tutti i livelli, disciplinano strettamente gli interventi pubblici. Inoltre, le linee di azione e gli aiuti previsti da leggi di settore sono fortemente condizionati dalla congiuntura economica: le stesse aziende rinunciano a investimenti perché esiste il rischio di non consentire il ripianamento delle spese. Il mondo che noi conoscevamo si sta cancellando: la cura dimagrante cui la nostra Regione è stata sottoposta ci porterà alle soglie dell'anoressia. Ci troviamo in una situazione per cui da un lato le risorse per il futuro rischiano di essere ridotte, dall'altro ci sono imprese che hanno rinunciato alla programmazione di interventi, se non strettamente necessari. Da parte nostra, abbiamo sempre mantenuto, oltre ad altre iniziative, anche le misure anticrisi.»

La Consigliera Fontana, nella replica, ha evidenziato che «la problematica è molto difficile, ma mai come in questo momento il Consiglio deve cercare di fare il possibile. Sono tre anni che si va avanti sempre peggio, qualcosa non ha funzionato, è per questo che bisogna attuare una politica 'seria'. Non abbiamo molte risorse, ma il lavoro deve avere la priorità. Chiedo al Governo un impegno notevole per il futuro.»

MM