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Communiqué n° 399 de 25 juillet 2012
Approvato il programma regionale dei lavori pubblici per il 2012-2014
Adunanza del Consiglio regionale
Con 26 voti a favore e 8 contrari, il Consiglio regionale ha approvato il programma regionale di previsione dei lavori pubblici per il triennio 2012-2014. Il piano prevede interventi per 559 milioni 616 mila euro, suddivisi in tre grandi settori: le infrastrutture incidono per 345 milioni 420 mila euro, il territorio e l'ambiente per 178 milioni 700 mila, il turismo e i beni culturali per 35 milioni 496 mila euro. In particolare vengono impegnati 109 milioni 180 mila euro per l'assetto idrogeologico dei bacini montani, un milione 320 mila per la manutenzione stabili, 186 milioni 735 mila per le opere edili, 71 milioni 820 mila per le opere idrauliche, 180 milioni 525 mila per le opere stradali, 480 mila per la pianificazione agricolo-territoriale e strutture aziendali, 9 milioni 556 mila per il restauro e valorizzazione.
Il programma è stato illustrato dall'Assessore alle opere pubbliche, Marco Viérin. «Il Piano fornisce un quadro completo dei lavori pubblici che i diversi Assessorati intendono realizzare o quanto meno avviare nel corso del triennio, tenuto conto delle risorse finanziarie disponibili. Sono sessanta gli interventi che hanno come soggetto proponente l'Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale, mentre gli altri 59 sono proposti da altri Assessorati. Il Programma di previsione, come del resto il Piano operativo 2012, scontano quest'anno un certo ritardo ascrivibile alla necessità di conoscere le ricadute sulla disponibilità di risorse finanziarie del decreto 'Salva Italia' - ha detto l'Assessore -. Il programma si pone in sostanziale continuità con quello dell'anno scorso ed è articolato nei tre settori d'intervento previsti dalla legge regionale n. 12/1996, vale a dire territorio e ambiente, turismo e beni culturali e infrastrutture. È stata mantenuta alta l'attenzione sul delicato compartimento della difesa del suolo i cui interventi fanno riferimento al settore territorio e ambiente. Ritengo opportuno sottolineare che abbiamo fatto dei notevoli progressi nella programmazione grazie alla collaborazione degli uffici e all'attività della nuova struttura 'Verifiche gestionali e supporto alla pianificazione'.»
«Il programma di previsione 2012/2014 risulta costruito anche sulle indicazioni di questo Consiglio regionale quali tracciabilità e flusso di programmazione. Si è cercato di mantenere un quadro complessivo che consenta di sviluppare opere ritenute prioritarie per la loro rilevanza regionale e promuovere al contempo un certo impulso all'economia locale e alle imprese del settore. Stiamo vivendo purtroppo un momento di forte crisi nel quale le incognite per il prossimo futuro sui tagli alle risorse finanziarie della nostra Regione da parte dello Stato potranno pesare ulteriormente sull'attuazione del programma.»
Nella discussione generale sono intervenuti i Consiglieri Giuseppe Cerise, Donzel, Lattanzi, Comé e Chatrian.
Il Consigliere Giuseppe Cerise (Alpe) ha dichiarato che «dalla relazione non ho colto quegli atteggiamenti virtuosi nella programmazione di quest'anno. È il quarto programma lavori che la Giunta sottopone a questa Assemblea e devo dire che sono rassegnato. È una riperpetuazione dei programmi precedenti. Si è scelto di continuare sulla vecchia strada. Inutile fare ragionamenti su un documento che non ha alcuna attendibilità e riscontro reale ed è farraginoso. È l'elenco dei sogni che si intendono realizzare. Sarebbe opportuna una rimeditazione in merito al programma. Auspicheremmo vedere dei segnali concreti: non esistono solo le grandi opere, mentre quelle minori permettono una certa liquidità alla piccola e media impresa. »
Per il Consigliere Raimondo Donzel (PD) «con questo documento non c'è nulla da sognare. Questo piano manifesta gli incubi peggiori che aleggiano ultimamente sulla Valle d'Aosta. Per quanto riguarda le cifre complessive, rispetto ad alcuni anni fa ci si è fortemente ridimensionati. Sono cifre messe lì che non hanno una traduzione completa. Nel 2012 ci sono a disposizione in realtà tre milioni di euro e non c'è programmazione. Il piano racconta l'incapacità di mettere in campo una programmazione seria, puntuale ed evidenzia la scarsità di risorse a disposizione.»
Il Capogruppo del PdL, Massimo Lattanzi, ha sottolineato che «non c'è stata al momento alcuna critica politica da parte della minoranza. Questo piano, invece, dice che in assenza di risorse si cerca di orientare le stesse verso investimenti che abbiano sul territorio degli effetti economici. Il programma orienta in maniera palese risorse a piccoli lavori e investimenti che sono organici a tutta l'operatività che si va a fare, integrando le grandi opere.»
Per il Presidente della terza Commissione "Assetto del territorio", Dario Comé (SA), «il piano è uno strumento programmatico e importante per i lavori pubblici. Sono state mantenute, in un momento di crisi economica, le opere più rilevanti che permetteranno di dare un certo impulso all'economia, a tutto vantaggio delle imprese del settore. Vorrei sottolineare il netto miglioramento nella tracciabilità delle opere e la scelta di prevedere molti lavori di piccole entità.»
Il Vicepresidente del Consiglio Valle, Albert Chatrian (Alpe), ha detto che «non si può fare un dibattito politico su una serie di interventi che non ha ricadute finanziarie nel triennio di riferimento. Il documento viene riproposto uguale per l'ennesima volta in questa aula. Non ci sono priorità negli interventi, mentre si sarebbe potuto discutere realmente sulle opere utili e finanziabili e non su un libro dei sogni.»
PL