Info Conseil
Communiqué n° 396 de 25 juillet 2012
Approvate le disposizioni regionali in materia di energia
Adunanza del Consiglio regionale
Con 25 voti a favore e 7 astensioni (Alpe e PD), il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge che reca disposizioni in materia di pianificazione energetica, di promozione dell'efficienza energetica e di sviluppo delle fonti rinnovabili.
Il provvedimento, presentato dalla Giunta regionale il 2 luglio scorso, è suddiviso in sette titoli, per complessivi 58 articoli, e riunisce in un unico strumento normativo la disciplina regionale relativa al settore energia, abrogando tre leggi regionali del 2005, 2006 e 2008. Sul testo sono stati presentati 9 emendamenti dall'Assessore alle attività produttive e 13 dai gruppi Alpe e PD ( di cui 10 accolti).
Il relatore del provvedimento, il Consigliere Mauro Bieler (UV), ha sottolineato che «il settore dell'energia mette in stretta relazione tra di loro tematiche molto diverse, quali il risparmio, il rendimento, l'uso razionale, le fonti rinnovabili. In modo analogo, quindi, la normativa deve essere un insieme coordinato, un complesso di elementi distinti, correlati tra loro e interconnessi, come questo nuovo disegno di legge. Per altro, le direttive comunitarie intendono non solo operare una profonda trasformazione del modo di intendere l'uso delle risorse e i nostri fabbisogni, nel rispetto dell'ambiente, ma anche rappresentare un volano per la crescita del mercato, attraverso gli interventi sul patrimonio edilizio, nuovo ed esistente, e lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Si tratta di obiettivi che si concretizzano nelle disposizioni di questo impianto legislativo che vanno a dettagliare con articoli specifici tutta la materia energia declinata nei diversi aspetti: si affronta quindi il tema della pianificazione energetica, che dovrà recepire gli obiettivi assegnati alla nostra regione in materia di Burden Sharing, vale a dire di raggiungimento della quota di produzione di energia da fonte rinnovabile rispetto ai consumi energetici lordi; si parla in modo esteso di efficienza energetica degli edifici e di certificazione energetica e si individuano sistemi di agevolazione, che consentiranno ai cittadini di intraprendere un percorso di miglioria in termini di risparmio; si disciplinano le procedure necessarie per la costruzione e l'esercizio degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili; si regolano l'esercizio, la manutenzione e il controllo degli impianti termici, responsabili in buona parte delle emissioni inquinanti. Ovviamente, essendoci in ballo finanziamenti, certificazioni e altre assunzioni di responsabilità, sono anche previsti controlli e, se necessario, sanzioni.»
Nella discussione, sono intervenuti il Vicepresidente Chatrian, il Consigliere segretario Rigo e l'Assessore Pastoret.
Il Vicepresidente Albert Chatrian (Alpe) ha sostenuto che «è un provvedimento necessario, soprattutto per la sua ottica di riordino e semplificazione. Noi però già in Commissione abbiamo proposto delle modifiche al testo, per poter aprire un confronto sulle delibere applicative, in cui è possibile intervenire politicamente. La sfida però è di avere un patrimonio esistente che non sia più un colabrodo: per questo chiediamo che si sostengano maggiormente gli aiuti sul patrimonio esistente privato. Non è più il momento di mettere in campo aiuti lineari, ma di compiere scelte specifiche. A ottobre presenteremo col gruppo del PD una proposta di legge che va in questo senso, perché si convoglino le risorse pubbliche sull'esistente, determinando un vantaggio sia dal punto di vista ambientale, che architettonico e turistico.»
Per il Consigliere del PD, Gianni Rigo, «in una stagione politica particolarmente confusa, il provvedimento rappresenta un segnale di tranquilla ordinarietà, di attenzione alla piccola dimensione, che va nella direzione di guardare alle rinnovabili, unico settore in grado in questo momento di garantire sviluppo reale, dando impulso alle piccole imprese e stimolando i cittadini verso la razionalizzazione energetica. Tuttavia il disegno di legge non guarda al futuro e manca di quel coraggio che invece imporrebbe un'innovazione profonda. Secondo noi c'è la necessità di una valutazione che non sia confinata al solo Assessorato alle attività produttive, ma che guardi ad una proposta più complessiva e trasversale ad altri Assessorati. I nostri emendamenti vanno intesi come stimolo per un intervento più organico e più incisivo e diamo atto all'Assessore Pastoret di aver recepito alcune osservazioni da noi formulate in sede di Commissione consiliare.» Il Consigliere ha quindi richiamato le Presidenze del Consiglio e della Regione sui tempi di discussione dei disegni di legge: «Abbiamo il compito di dare alla comunità leggi eque, chiare, comprensibili e trasparenti, ma per farlo abbiamo bisogno di poter approfondire i testi e le tematiche: in questo ultimo anno i tempi di esame nelle Commissioni si sono notevolmente ridotti, ne va della qualità del nostro lavoro.»
L'Assesseur aux activités productives, Ennio Pastoret, a souligné que «le texte était prêt au mois de février, ensuite il a été soumis aux catégories intéressées. Ce parcours a pris pas mal de temps, toutes les observations ont été prises en compte et, le cas échéant, retenues. La volonté de rédiger un texte unique était déjà dans notre tête en 2010, mais ce n'était pas le moment pour le faire, compte tenu du fait que le cadre législatif de l'Union européenne et de l'Etat était encore en devenir, ce qui aurait comporté des modifications successives importantes. Mais nous avions aussi une autre raison: à l'époque, nous avions l'impératif de réviser rapidement nos deux lois et nous n'aurions pas eu le temps de le faire avec une telle rapidité si nous avions travaillé sur un texte unique si complexe. Ce projet de loi, réorganisant entièrement toute la matière, apporte une efficience accrue au service de la collectivité.»
MM