Info Conseil
Communiqué n° 366 de 16 juillet 2012
Audizione dei parlamentari valdostani sulle riforme costituzionali in discussione al Parlamento
Riunione della prima Commissione "Istituzioni e autonomia"
La prima Commissione consiliare "Istituzioni e autonomia", presieduta dal Consigliere Alberto Zucchi, nella sua riunione di oggi, lunedì 16 luglio 2012, ha audito i parlamentari valdostani in merito allo stato dell'arte delle riforme costituzionali in discussione al Parlamento.
«Abbiamo avviato un percorso di approfondimento - spiega il Presidente Alberto Zucchi (PdL) - che ci vedrà impegnati questa settimana nell'elaborazione di un documento da sottoporre all'esame della prima Commissione, già convocata per lunedì prossimo, 23 luglio 2012, alle ore 9, al fine di proporre al Consiglio una risoluzione, che si auspica venga approvata unanimità, in cui si vuole esprimere la posizione della Valle d'Aosta sulle riforme costituzionali, con particolare riguardo alle ricadute dirette sull'ordinamento valdostano, e che possa essere di supporto al lavoro svolto a Roma dai nostri parlamentari.»
«Ho espresso forte scetticismo sulla riforma costituzionale in discussione al Senato - dichiara il Consigliere Luciano Caveri (UV) -, sia sull'effettiva possibilità di una sua approvazione, sia sul suo contenuto, con un bicameralismo confuso, e sul concetto che con la riforma ritornerebbe "dell'interesse nazionale" (definito oggi "unità giuridica e nazionale") contro gli spazi di libertà del regionalismo. E' interessante, intanto, lavorare su di un approfondimento della raffica di sentenze della Corte costituzionale sulla base di ricorsi presentati dalla Valle d'Aosta e che sono in gran parte con esito positivo, a difesa della nostra autonomia speciale. Questi avvenimenti si inquadrano in una temperie assai negativa per le autonomie speciali, cui bisogna reagire con forza. Spiace, infatti, che nella riforma, purtroppo non a caso, sia sparito quel principio d'intesa da scrivere nell'articolo 116 della Costituzione a vantaggio delle autonomie speciali.»
«Sono scettico sulla possibilità che la riforma costituzionale approdi a risultati positivi nell'arco di questa legislatura - afferma il Consigliere Roberto Louvin (Alpe) -. Ci sono in campo proposte confuse e pericolose. Non mi convince in particolare l'idea di una forte personalizzazione del ruolo del capo del governo e mi dispiace che non si siano presi a modello i sistemi federali più affermati, riconoscendo una volta per tutte anche nel numero dei rappresentanti la pari dignità fra gli enti che compongono la Repubblica. I parlamentari valdostani dovranno soprattutto vigilare affinché in un momento come questo, in cui s'invoca a ogni piè sospinto e per qualsiasi provvedimento che siamo in presenza di un 'clima di guerra', non ci siano colpi di mano in danno della Valle d'Aosta e delle regioni omologhe in campo istituzionale, analogamente a quelli che subiamo in materia di finanze. Sentiamo ogni giorno più forti voci critiche sull'esistenza stessa delle autonomie speciali, in un polpettone che mette insieme giuste critiche e luoghi comuni privi di fondamento. Ho l'impressione che si stia aspettando un pretesto per qualche colpo di mano. Saremmo soddisfatti se, in questo tempo di disorientamento generale, ci si concentrasse soprattutto su un taglio più consistente del numero dei parlamentari e se si approvasse in breve tempo una legge elettorale più equa ed efficace.»
Il Consigliere Raimondo Donzel (PD) evidenzia che «abbiamo raccolto e condiviso la preoccupazione dei nostri parlamentari, dando la nostra disponibilità a contribuire per difendere, in questa fase di confuse riforme costituzionali, le prerogative dell'autonomia valdostana, fermo restando la necessità di una gestione sempre più virutosa della cosa pubblica e la netta presa di distanza dagli sprechi della Regione Sicilia che fungono da pretesto alle ipotesi di mettere in discussione le autonomie speciali.»
MM