Info Conseil
Communiqué n° 361 de 12 juillet 2012
Comunicazioni del Presidente della Regione sulla revisione della spesa
Adunanza del Consiglio regionale
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, nelle comunicazioni di provvedimenti amministrativi di variazione al bilancio, ha relazionato all'Aula sulla riunione di ieri, mercoledì 11 maggio, della Conferenza Stato-Regioni in merito alle misure sulla revisione di spesa.
Il Presidente Rollandin ha sottolineato che «nel decreto Monti restano aperti i problemi della sanità, del trasporto pubblico locale, delle società in house e del rapporto con le Regioni a Statuto speciale. Per quanto riguarda la sanità, abbiamo chiesto di poter conoscere i tagli preventivati perché non corrispondono alla possibilità di mantenere i servizi invariati. Abbiamo chiesto di poter avere un tavolo di confronto sui dati per capire come gestire la sanità. Per noi, con questo metodo, non si raggiunge l'obiettivo se non tagliando i servizi.»
«Il discorso è ancor più difficile e delicato per le società in house perché l'intenzione del Governo è quella di chiuderle. Per quanto riguarda la Regioni a statuto speciale, abbiamo chiesto che, prima di andare nella logica della ripartizione dei fondi nelle misure previste, si possano chiudere i tavoli bilaterali. Abbiamo fatto il distinguo tra le quattro Regioni del nord che hanno completato il loro iter e la Sardegna e la Sicilia che invece non lo hanno fatto. Abbiamo deciso quindi di incontrarci ufficialmente per capire quali sono le possibilità operative per riuscire a chiudere il confronto bilaterale. L'ultima ratio sarebbe quella del ricorso alla Corte costituzionale. Sono disposto ad aggiornare la Commissione competente sugli sviluppi della situazione e sull'esito degli incontri.»
Sulle comunicazioni sono quindi intervenuti i Consiglieri Louvin, Lattanzi e Donzel.
Il Consigliere Roberto Louvin (Alpe) ha sottolineato che «questa 'revisione della spesa' che maschera una vera e propria 'manovra' può avere degli effetti devastanti sulla nostra realtà regionale. Su scala nazionale continua l'azione di linciaggio nei confronti delle Regioni a statuto speciale. Condividiamo la scelta di aprire uno stretto confronto con le altre regioni speciali alpine che fino ad ora hanno affrontato le tematiche della finanza pubblica in maniera seria. La nostra regione, però, non deve aspettare l'autunno per intervenire e ragionare su tutto il nostro impianto delle partecipate che è complessivamente messo in discussione. Bisogna lavorare adesso su soluzioni che riguardano tutto il settore perché sarà il tema caldo dell'autunno. Bisogna che non si ripeta la triste vicenda della Spa servizi e dei cantieri forestali generata da una norma simile a quella che oggi interessa tutte le controllate pubbliche nel dimezzare i contratti a termine e le collaborazioni.»
«In questo momento abbiamo bisogno di condivisione - ha dichiarato il Capogruppo del PdL Massimo Lattanzi - e questa prevista revisione della spesa è un salasso. Questo ci potrebbe portare a dire che si stava meglio quando c'erano patti fiscali, finanziari e politici che prevedevano un confronto bilaterale. Il risanamento va fatto e questo paese non si può più permettere un debito pubblico gigantesco e un'amministrazione pubblica così costosa. Se vogliamo stare in Europa e nella zona euro questo paese deve assumere dei comportamenti di serietà amministrativa che in alcune parti sono delinquenziali. Contestiamo, però, il metodo utilizzato. Non si può non distinguere tra Regioni che hanno una contabilità amministrativa trasparente con bilanci certificati e Regioni che non li hanno e che non si fanno neppure controllare. Non è accettabile, poi, la babele dei comportamenti amministrativi, delle illegalità evidenti che non permettono al paese di arrivare a un risanamento.»
Per il Consigliere Raimondo Donzel (PD) «una revisione della spesa serve, ma ci vuole la garanzia di salvaguardare i servizi. Su sanità e trasporti bisogna capire come agire. Se il Governo vuole tagliare occorre anche che dica come fare per mantenere certi servizi per la Comunità. L'importante è che le Regioni siano riuscite a ottenere un tavolo di lavoro per affrontare i problemi e avere un confronto con il Governo. A livello regionale, ribadisco la necessità di discutere su queste tematiche nelle Commissioni competenti così da fare una riflessione sulla questione delle società in house per evitare che norme che cadono dall'alto vadano a colpire i dipendenti, come è successo con gli operai forestali. Ci deve essere lo sforzo congiunto di tutte le forze politiche di tutelare i lavoratori.»
PL