Info Conseil

Communiqué n° 321 de 21 juin 2012

Interpellanza su rilancio industriale della regione

Adunanza del Consiglio regionale

La Consigliera  e capogruppo del PD, Carmela Fontana, ha illustrato un'interpellanza riguardante gli intendimenti in merito alla predisposizione di un piano di rilancio industriale dell'intera regione.
La Consigliera ha commentato che «negli ultimi anni, il comparto industriale valdostano ha subito una vera 'Caporetto', con la chiusura di aziende quali Xerox e Brilla a Pont-Saint-Martin, Ribes Ricerche ad Aosta, NordDiesel di Issogne, Verrès Spa a Verrès. Un elenco al quale, nel recente passato, occorre aggiungere la Set di Issogne, la QBuilding di Hône, l'Engineering di Pont-Saint-Martin, la Thermofinestre di Arnad, la Tecdis di Châtillon, e in ultimo l'Olivetti I-Jet di Arnad.»
«Inoltre
- ha aggiunto la Consigliera -, secondo le stime dei Sindacati, soltanto negli ultimi tre anni, la crisi sempre più profonda dell'industria valdostana ha causato la perdita di oltre 600 posti di lavoro e ha quasi distrutto un intero distretto produttivo, quello della bassa Valle, con gravissime ricadute economiche e sociali per la popolazione. Per questo vogliamo conoscere le valutazioni dell'Amministrazione regionale circa il futuro dei lavoratori ex-Olivetti e più in generale circa l'avvenire di quel che resta del distretto industriale valdostano in bassa Valle nonché se è intenzione proporre con urgenza un piano di rilancio industriale per l'intera regione, e in particolare una strategia politica chiara ed efficace per l'insediamento in Valle di attività innovative e tecnologicamente avanzate

L'Assessore alla attività produttive, Ennio Pastoret, ha risposto che «per quanto riguarda l'Olivetti I-Jet sono stati sottoscritti due accordi: il primo riguarda i due anni di Cassa integrazione guadagni straordinari (Cigs) e verrà ratificato domani, venerdì 22 giugno, presso il Ministero del lavoro; il secondo concerne il piano di gestione degli esuberi che garantisce  la ricollocazione, entro 2 anni, di 120 lavoratori sui 162 esuberi prospettati. Per le altre 42 unità lavorative, quelle con la più alta professionalità, è all'esame un progetto di "outplacement" (un servizio personalizzato per aiutare un dipendente a trovare un nuovo lavoro) con società specializzate del settore. Quindi va dato atto all'azienda di non aver abbandonato la gente al proprio destino, ma di essersi impegnata per individuare della soluzioni di accompagnamento dei lavoratori. E' evidente che già da ora va definita la sorte dell'immobile di Arnad e del suo utilizzo futuro, tenuto conto che comunque Olivetti continuerà comunque ancora a produrre in quella sede almeno fino alla fine dell'anno. Per quanto riguarda il tessuto produttivo della bassa Valle, la pépinière di Pont-Saint-Martin ha visto, nel 2011 e in questo scorcio del 2012, quattro nuovi insediamenti di nuove start-up. Certamente la situazione è e rimane di forte incertezza e nell'immediato non pare di poter immaginare delle crescite impetuose del comparto, indipendentemente dalle azioni che si possono mettere in campo. Come Regione abbiamo creato strumenti di intervento e di sostegno, purtroppo le varie situazioni si sono generate per cause indipendenti dalla nostra attività. Abbiamo sempre sostenuto che un serio sviluppo economico si basa principalmente su di un equilibrio dei settori economici ai quali quello del comparto produttivo industriale e artigianale devono poter dare un contributo significativo. E quindi non possiamo che ribadire l'importanza di un comparto industriale sano, moderno ed efficace. Tra qualche settimana arriverà all'attenzione del Consiglio la relazione annuale dello stato di avanzamento dell'industria e dell'artigianato e in quell'occasione avremo modo di entrare maggiormente nel dettaglio e nel verificare lo stato delle cose e le iniziative in essere e quelle in esame per il prossimo futuro.»

Nella replica, la Consigliera Fontana ha sottolineato che «in questi ultimi anni la politica ha fallito, non perché non abbia messo risorse e buona volontà, ma perché è mancata la capacità di analisi e di monitoraggio del contesto e, quindi, di porvi rimedio. Sembra che il rilancio industriale non interessi la Valle d'Aosta: invito l'Assessore ad assumersi l'impegno nella ripresa effettiva di questo comparto perché la situazione di oggi è veramente drammatica.»

SC