Info Conseil
Communiqué n° 301 de 7 juin 2012
Respinta una mozione su realizzazione nuove centrali idroelettriche
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consiglio Valle ha respinto con 8 voti favorevoli (Alpe e PD) e 25 contrari, una mozione del gruppo Alpe riguardante la ricognizione delle domande presentate per la realizzazione di nuove centrali idroelettriche.
L'iniziativa è stata illustrata dal Consigliere Alberto Bertin per il quale «sin dall'inizio del secolo scorso la Valle d'Aosta è stata oggetto di un utilizzo idroelettrico intenso delle acque. La nostra regione ha rappresentato un elemento importante in tal senso. In questo settore ci sono stati molti investimenti, per lo più fatti dall'esterno, che hanno rappresentato un momento di sviluppo della regione. Una risorsa, quella idroelettrica, che è comunque già stata sfruttata in maniera importante. La produzione idroelettrica valdostana è stata, poi, sempre indirizzata verso l'esterno del territorio.»
«Negli ultimi tempi, nonostante la presenza di un numero significativo di impianti, le domande di derivazione per uso idroelettrico sono aumentate e hanno provocato le giuste preoccupazioni da parte delle popolazioni coinvolte, con la presentazione di diverse petizioni. C'è più consapevolezza nei cittadini che questa risorsa deve essere gestita in modo corretto perché è scarsa e i mutamenti climatici hanno effetto negativo sulle riserve idriche. L'acqua diventerà sempre più strategica e ci sarà la necessità di una corretta e lungimirante gestione della stessa. È il momento di fare il punto della situazione e di realizzare una sorta di blocco a queste continue richieste perché riteniamo preoccupante quello che sta succedendo intorno a questa risorsa. Occorre capire dove si vuole andare e come intervenire in questo settore. La mozione intende impegnare la Commissione consiliare competente a effettuare entro 90 giorni, attraverso l'audizione degli Assessori preposti, dei responsabili dei competenti servizi, di esperti e di soggetti pubblici e privati titolari di interessi qualificati, un'approfondita ricognizione delle domande presentate e dei possibili impatti complessivi della realizzazione degli interventi prospettati e a valutare interventi che impediscano la possibilità di presentare nuove richieste di derivazione; il Governo regionale a sospendere temporaneamente la concessione di sub concessioni.»
Nel suo intervento, l'Assessore alle opere pubbliche, Marco Viérin, ha affermato che «l'attenzione dell'Amministrazione su questa questione è sempre stata massima. Su questi temi non ci si può improvvisare esperti e gli atteggiamenti ideologici sono ancora troppo influenti. In questo momento la Valle d'Aosta è considerata da tutti un punto di riferimento e di eccellenza per quel che riguarda la gestione, la valutazione degli impianti di derivazione idroelettrica sui corsi d'acqua, la legislazione in materia di istruttoria delle domande di deflusso minimo vitale e per l'intensa attività di sperimentazione in corso.»
«In un recente convegno di livello europeo è stato fatto proprio il punto della situazione 'sull'energia idroelettrica sostenibile negli ecosistemi fluviali alpini' in cui ho fatto delle affermazioni che confermo in aula: cioè si deve chiudere la possibilità per alcuni anni di presentare nuove richieste di centraline idroelettriche e si sta lavorando in tal senso. Il blocco di tre-quattro anni è finalizzato a poter successivamente verificarne gli effetti sia ambientali che rispetto all'evoluzione del quadro normativo sugli incentivi al settore delle energie rinnovabili e preciso che in tale periodo dovrebbero comunque rimanere accoglibili le domande di autoconsumo, e quelle di uso multiplo, ad esempio le centraline su impianti irrigui o acquedottistici. In senso generale gli aumenti di produzione idroelettrica dovrebbero concentrarsi là dove già esistono o derivazioni idroelettriche o derivazioni di acqua ad altro uso. A breve sarà presentata alla Giunta una proposta di delibera che recepisca queste impostazioni per il prossimo futuro.»
Nel prendere la parola, il Consigliere Raimondo Donzel (PD) ha dichiarato che «nel corso di un'audizione il Presidente della Finaosta ha affermato che in Valle non c'è più spazio per ampliare lo sfruttamento dell'energia idroelettrica. Alla luce di questa dichiarazione è il caso che se ne parli approfonditamente nella Commissione competente. Un confronto credo che sia più che opportuno. Siamo favorevoli allo sfruttamento delle energie rinnovabili, ma bisogna capire come si fa e con quale rispetto dell'ambiente. Sosteniamo questa mozione perché deve essere fatta chiarezza sulla situazione attuale nella nostra regione.»
Nella replica, il Consigliere Bertin ha precisato che «questa iniziativa non aveva nulla di ideologico e l'intenzione era quella di aprire un dibattito politico serio e approfondito su questo argomento per capire cosa si vuole fare di questa importante risorsa. È un dibattito non più rinviabile e che deve coinvolgere tutti i soggetti interessati. Riteniamo opportuno conoscere le conseguenze che avrebbe sul territorio un ulteriore sfruttamento delle acque, perché è un bene comune e come tale è opportuno che tutti possano discuterne. La Commissione ci sembrava il luogo idoneo per affrontare questi aspetti d è auspicabile una moratoria nell'attesa di un nuovo indirizzo politico in materia. L'utilizzo della risorsa acqua diventerà sempre più strategico.»
PL