Info Conseil
Communiqué n° 187 de 4 avril 2012
Interpellanza su attività erogate presso la struttura sanitaria Isav di Saint-Pierre
Adunanza del Consiglio regionale
Le attività erogate dalla struttura sanitaria Isav di Saint-Pierre sono state affrontate con un'interpellanza presentata dal Consigliere Raimondo Donzel (PD).
Il Consigliere Donzel, nell'introdurre l'iniziativa, ha fatto riferimento alla «deliberazione del Direttore Generale dell'Azienda Usl del 28 febbraio 2012 e all'Accordo tra la Società Isav di Saint-Pierre e l'Azienda Usl Valle d'Aosta per l'attuazione del progetto sperimentale per la gestione mista pubblico-privato delle attività erogate presso l'Istituto clinico Valle d'Aosta. Abbiamo appreso che le sedute di fisioterapia che si effettuavano di norma due volte al giorno ed erano della durata di circa 40-50 minuti con intensità distribuita fra mattino e sera, sono ora sostituite da un'unica seduta giornaliera di circa 60 minuti, molto più intensa. Inoltre, alcuni pazienti sono messi 'in libertà' il sabato e la domenica ma devono effettuare il pernottamento nella clinica.»
Il Consigliere ha voluto sapere dall'Assessore competente «se intende spiegare a quali criteri di qualità della prestazione sanitaria fanno riferimento tali scelte e a quali criteri di efficacia ed efficienza rispondono le scelte medesime da un punto di vista organizzativo ed economico.»
L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, ha risposto che «l'attività è partita come struttura di riabilitazione in ambito ortopedico e neurologico e mette a disposizione 37 posti letto per i residenti e 26 per i non residenti. Il bisogno terapico viene stabilito al momento del ricovero: quindi ogni paziente ha un piano ben specifico e personalizzato. Come avviene in tante altre strutture, per la riabilitazione di tipo ortopedico si effettua un intervento unico di circa 70 minuti, mentre per quella neurologica viene mantenuta la doppia seduta. Per quanto riguarda la 'libera uscita' del sabato e della domenica, non si tratta di una prassi consuetudinaria, ma è destinata a pazienti che stanno concludendo l'iter riabilitativo. Ribadisco che, in un momento di crisi e difficoltà, siamo molto attenti ai criteri di efficienza ed economicità oltre che agli standard previsti inizialmente per una struttura che si è dimostrata funzionale alla sanità valdostana e ai bisogni dei pazienti.»
Nella replica, il Consigliere Donzel ha dichiarato che «se già i pazienti - che ho incontrato sul posto - dicono che fanno fatica a fare 60 minuti di fisioterapia e l'Assessore ci dice che ne fanno addirittura 70, la situazione si aggrava ulteriormente. Mentre la situazione alberghiera della struttura di Saint-Pierre è lusinghiera, l'aspetto terapeutico lo è molto meno: invito l'Assessore a riflettere sui criteri adottati perché non rispondono alla fisioterapia di qualità che ci eravamo prefissati nell'istituire questo servizio. Non è sicuramente la strategia adatta per attirare pazienti che, per la parte terapica, lamentano di non essere abbastanza presi in carico. Anche sulla questione alberghiera, è necessario trovare soluzioni per abbattere i costi dei pazienti che non soggiornano nella struttura il sabato e la domenica.»
SC