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Communiqué n° 165 de 22 mars 2012
Approvate le modifiche alla disciplina dell'esercizio delle funzioni in materia di sanità penitenziaria
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità il disegno di legge che modifica la disciplina regionale (n. 11/2011) dell'esercizio delle funzioni in materia di medicina e sanità penitenziaria trasferite alla Regione autonoma Valle d'Aosta con norma di attuazione del 2010.
Il provvedimento, che si compone di un solo articolo, è volto a superare i rilievi di incostituzionalità sollevati dallo Stato nei confronti della normativa del 2011 (che aveva previsto il trasferimento del personale sanitario e delle risorse strumentali e organizzative dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria all'Azienda Usl), con particolare riguardo alla salvaguardia delle posizioni del personale già incaricato presso la Casa circondariale di Brissogne.
«Con questa iniziativa - ha riferito il relatore André Lanièce (SA), Vicepresidente dell'Assemblea - sono stati eliminati i motivi che hanno determinato il giudizio di incostituzionalità da parte del Governo, stabilendo che i rapporti di lavoro del personale medico e infermieristico, incaricato o addetto al servizio integrativo di assistenza sanitaria, operante, alla data di entrata in vigore della presente legge, presso la Casa Circondariale di Brissogne, continuano a essere disciplinati dalla legge n.740 del 1970. Dopo l'approvazione di questo disegno di legge, si aprirà un tavolo a livello regionale, con il coinvolgimento delle Organizzazioni sindacali di categoria, per la definizione, nelle more della contrattazione nazionale, delle procedure di acquisizione del personale e del relativo trattamento economico, coerenti con l'Accordo collettivo nazionale per la medicina generale. Si potrà così completare l'iter relativo al definitivo trasferimento alla Regione delle funzioni in materia di medicina e sanità penitenziaria, lungamente atteso. Una regionalizzazione della sanità penitenziaria che permetterà di attivare interventi rivolti sia ai detenuti sia al personale operante nella struttura carceraria, finalizzati tra l'altro a ridurre il più possibile il rischio di patologie correlate al regime detentivo con particolare riferimento ad attività di prevenzione delle malattie infettive.»
L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, ha ribadito gli impegni presi a suo tempo «per quanto riguarda il tipo di organizzazione sanitaria per la Casa circondariale. Si garantisce un'adeguata assistenza ai detenuti e a coloro che vi lavorano. Questa modifica recepisce le indicazioni a livello ministeriale e in un secondo tempo avremo la possibilità con le deliberazioni della Giunta di recepire le indicazioni riportate sulla legge. La Commissione paritetica sta lavorando con l'azienda Usl e ormai si può affermare che il modello organizzativo è quasi completato»
Per la capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, «nel confermare il voto positivo, speriamo che al più presto si possa dar corso alla contrattazione, che il trasferimento delle funzioni alla Regione avvenga quanto prima e che il nuovo sistema possa entrare a regime.»
PL