Info Conseil
Communiqué n° 162 de 21 mars 2012
Approvate le modifiche alla legge sulla fondazione Institut agricole régional
Adunanza del Consiglio regionale
L'Assemblea regionale ha approvato all'unanimità il disegno di legge che modifica la normativa regionale in materia di promozione di una fondazione per la formazione professionale agricola e per la sperimentazione agricola e contributo regionale alla fondazione medesima.
Il provvedimento, che si compone di quattro articoli, è volto ad adeguare i contenuti della legge regionale n. 12 del 1982 alla sopravvenuta volontà della Casa ospitaliera del Gran San Bernardo di recedere dalla fondazione Institut agricole régional, costituita dalla stessa Casa ospitaliera e dalla Regione, prorogando al 2052 la scadenza della Fondazione e garantendo che i Canonici continuino a mettere a disposizione i terreni di loro proprietà necessari all'attività agricola della fondazione stessa.
Il Consiglio Valle ha, inoltre, approvato all'unanimità un ordine del giorno presentato dal gruppo Alpe in cui il Consiglio «exprime sa gratitude à la Congrégation du Grand Saint-Bernard pour son œuvre méritoire» e «forme le vœux que des conditions puissent se représenter à l'avenir pour une nouvelle implication de cette même Congrégation dans l'action éducative et dans l'expérimentation agricole dans notre Région.»
Il Vicepresidente della terza Commissione, Piero Prola (UV), ha illustrato il testo all'aula ripercorrendo le tappe che hanno portato alla creazione, nel 1951, da parte dei canonici del Gran San Bernardo, dell'Ecole pratique d'agriculture d'Aoste, trasformata poi nel 1982, con legge regionale, in Fondation Institut agricole régional. «Le modifiche proposte sono dirette a garantire la continuità e l'operatività di una struttura di formazione professionale dei giovani agricoltori, di ricerca e innovazione del settore agricolo che ha continuato a dare segnali importanti per il mantenimento di un settore delicato e strategico per il nostro territorio. Vorrei ringraziare i canonici per il ruolo fondamentale che hanno avuto per lo sviluppo economico delle aziende attraverso il continuo miglioramento qualitativo dei prodotti del settore zootecnico, vitivinicolo e frutticolo. Un ruolo essenziale per la formazione umana e professionale di generazioni di giovani studenti, secondo le migliori tradizioni famigliari e culturali della nostra regione, nonché per la modernizzazione dell'agricoltura.»
Pour le Conseiller Giuseppe Cerise (Alpe) «on doit souligner le rôle fondamental de la Congrégation du Grand Saint-Bernard. On pense à la recherche et à l'expérimentation qui a permis d'atteindre l'excellence des productions dans les secteurs de la viticulture, de la zootechnie, de l'agronomie et du fruitier. Nous ne pouvons cependant pas oublier le rôle que la maison transfrontalière du Grand Saint-Bernard a exercé au cours de ces derniers ans pour l'essor de l'agriculture valdôtaine dans les différents secteurs.»
Il Consigliere Raimondo Donzel (PD) ha precisato che «viene naturale riconoscere l'importante ruolo svolto dai canonici del Gran San Bernardo. L'auspicio è che anche gli istituti professionali regionali possano avere a disposizione le risorse e i mezzi che hanno le fondazioni come l'Institut agricole e l'Ipra di Châtillon.»
Le Président de la Région Augusto Rollandin a souligné «le rôle fondamental qu'a joué le Chanoine Vaudan, qui est le personnage symbole en particulier en ce qui concerne le secteur agricole, et notamment celui de la vinification, et l'information. L'Institut agricole a aujourd'hui une règlementation complète avec une formation importante et la recherche a été très utile pour la valorisation des produits du secteur agro-alimentaire.»
Le Conseiller Roberto Louvin (Alpe) a illustré l'ordre du jour en soulignant le «rôle que la Congrégation a joué pendant ces trente années. Il s'agit d'un apport historique et une présence discrète et efficace dans notre Vallée. On doit souligner le rôle moteur des Chanoines pour l'agriculture valdotaine et on exprime notre gratitude à leur œuvre méritoire. La Congrégation du Saint-Bernard, du haut de son histoire pluriséculaire, a aidé la Vallée d'Aoste à regarder plus loin, dans une perspective de longue durée pour la renaissance de notre agriculture. Elle a su aussi assurer à la Fondation de l'Iar une autonomie que nous lui souhaitons de savoir maintenir par rapport aux aléas de la politique régionale.»
PL