Info Conseil

Communiqué n° 155 de 21 mars 2012

Interpellanza su scelta del medico di famiglia per residenti nei comuni di montagna

Adunanza del Consiglio regionale

Il Consigliere Raimondo Donzel (PD) ha illustrato un'interpellanza concernente la scelta del medico di famiglia per i cittadini residenti nei comuni di montagna.

Nell'illustrare l'iniziativa, il Consigliere Donzel ha detto che «per ogni medico di famiglia e pediatra di libera scelta è previsto, per legge, un numero massimo di assistiti e che pertanto la possibilità di scegliere un determinato medico di famiglia o pediatra di libera scelta è condizionata al fatto che il medico non abbia già raggiunto il numero massimo di assistiti. In deroga al massimale del medico, possono effettuare la scelta dello stesso medico, il figlio, il coniuge e il convivente dell'assistito purché facciano parte del medesimo nucleo familiare. In alcune situazioni la libera scelta del medico di famiglia e la possibilità di cambiamento sono vincolate da limiti territoriali così stringenti - che determinano la presenza di un solo medico - da far venir meno il principio della 'libera' scelta, che è fondamentale nella relazione positiva medico-paziente.»
In Particolare, il Consigliere ha voluto sapere «se l'Assessore intende valutare la possibilità di introdurre deroghe circostanziate alla scelta del medico di famiglia, così come configurata dalle norme vigenti, al fine di consentire anche ai residenti nei comuni di montagna più svantaggiati la possibilità di stabilire una proficua relazione medico-assistito

L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, rispondendo all'interpellanza, ha precisato che «i criteri di definizione del numero di assistiti e le eventuali deroghe sono stabiliti da accordi nazionali che possono essere integrati a livello regionale per quanto riguarda gli ambiti territoriali di comuni, gruppi do comuni o distretti. La Regione Valle d'Aosta, sentiti l'Azienda Usl e i Sindacati di categoria, ha definito e modificato nel corso degli anni tali ambiti: le modifiche apportate sono scaturite proprio da esigenze rappresentate dal territorio e, in ogni, caso, l'azione regionale è sempre stata finalizzata prioritariamente alla tutela delle popolazione residenti in zone montane. Ci si è preoccupati, infatti, di assicurare l'assistenza ambulatoriale anche nelle zone più disagiate.»
«La funzione di scelta e revoca del medico di assistenza primaria - ha aggiunto l'Assessore - non presenta generalmente elevate criticità. Le poche richieste critiche, che richiedono una deroga, vengono vagliate dal Comitato aziendale. Nell'ultimo periodo vi è stata una criticità presso un ambito del distretto di Aosta a causa del trasferimento volontario di un medico di medicina generale presso altra sede che ha determinato la possibilità per gli assistiti di scegliere un solo medico. Si sta ovviando al problema e in tempi brevi, tre mesi circa, si dovrebbe avere un secondo medico con disponibilità a ricevere nuovi assistiti. Riguardo alla pediatria, evidenzio che la Regione ha da poco siglato un accordo integrativo con i pediatri di libera scelta, con il quale è stato aumentato il massimale di pazienti da 1012 a 1100 e sono state definite alcune regole per assicurare l'ottimale assistenza pediatrica su tutto il territorio per la fascia di esclusività zero-sei anni e consentire una maggiore scelta da parte delle famiglie. Per quanto concerne, invece, gli adulti, ritengo che 1500 pazienti siano un limite che se superato può creare grosse difficoltà nella gestione corretta della salute dei cittadini: il medico infatti viene caricato di funzioni complesse, dalla prevenzione alla diagnosi e cura, e aumentare il massimale significa ridurre la qualità dell'assistenza.»

Nella replica, il Consigliere Donzel ha ribadito che «la fondatezza della nostra interpellanza trova riscontro nella risposta dell'Assessore: abbiamo infatti appreso che c'è effettivamente una zona carente e che fra tre mesi si insedierà un nuovo medico. La prossima volta, cerchiamo di non aspettare le critiche dei cittadini o le interpellanze della minoranza, interveniamo piuttosto con puntualità sui problemi che si verificano. Anche a noi interessa che venga mantenuto il presidio sanitario nelle zone di montagne, ma non facciamo mai venire meno il principio di libera scelta. Suggerirei che gli aggiustamenti evocati dall'Assessore siano affrontati nella Commissione consiliare competente.»


SC