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Communiqué n° 128 de 7 mars 2012

Approvato il testo di legge per la valorizzazione degli ideali di libertà, di democrazia e di pace

Adunanza del Consiglio regionale

L'Assemblea regionale ha approvato all'unanimità il testo di legge che reca disposizioni in materia di valorizzazione e promozione degli ideali di libertà, democrazia, pace e integrazione tra i popoli, contro ogni forma di totalitarismo. L'iniziativa risulta dal coordinamento di due proposte legislative presentate rispettivamente dai Consiglieri del Partito Democratico, con relatore Gianni Rigo, e dalla Giunta regionale, relatore Alberto Crétaz.

Il provvedimento, che si compone di sette articoli, dispone l'istituzione di un Comitato per la promozione e il sostegno di iniziative e attività educative, scientifiche, culturali e commemorative finalizzate a mantenere la Memoria, con particolare attenzione ai giovani. Viene inoltre operato un riordino dei contributi all'Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d'Aosta e alle associazioni degli ex-combattenti ed ex-internati.

«La maggioranza e il Governo regionale - ha detto il Consigliere Alberto Crétaz (UV) illustrando i contenuti - hanno accolto con questo disegno di legge il principio di fondo della proposta normativa presentata dai colleghi Consiglieri del PD, ovvero quello di dare una cornice legislativa unitaria alle diverse iniziative che da tempo la Giunta e il Consiglio realizzano o sostengono in questi ambiti. Il testo oggi alla nostra attenzione, che è il risultato di un confronto costruttivo, riprende questo principio e vi aggiunge l'istituzione del Comitato per la promozione e il sostegno di iniziative per la Memoria. Si è ritenuto infatti prevedere tra la Regione, gli Enti locali, l'Istituto storico della Resistenza e le varie Associazioni un momento di confronto in cui definire le linee prioritarie da perseguire per realizzare le finalità previste, e soprattutto definire quali possono essere le soluzioni possibili per far sì che la Memoria non vada perduta. Le conoscenze, gli studi e le analisi non devono rimanere patrimonio di storici e specialisti, ma devono essere invece essere sempre più patrimonio condiviso dall'intera comunità.»
«Questo il compito che deve assolvere il Comitato - ha puntualizzato il Consigliere Crétaz -: stimolare la collaborazione e raccogliere i suggerimenti che potranno essere formulati da organismi, enti e associazioni, al fine di valorizzare, diffondere e perpetuare per il futuro il patrimonio storico, culturale e politico degli eventi che hanno formato la nostra comunità e la nostra società

Il Consigliere segretario Gianni Rigo (PD) ha sottolineato che «con questa iniziativa coltiviamo la memoria delle sofferenze vissute e delle vittime e siamo vicini al dolore dei sopravvissuti a quelle sanguinarie vicende del passato. Ma, nello stesso tempo, volgiamo il nostro sguardo all'avvenire: con il decisivo apporto delle generazioni più giovani vogliamo e possiamo edificare un'Europa che auspichiamo sempre più rappresentativa dei popoli e delle sue molteplici tradizioni e sempre saldamente preparata alle nuove sfide della globalizzazione. La proposta è stata scritta non solo richiamando i valori civili, quali il rispetto della diversità, l'apertura verso l'altro, la lotta ad ogni razzismo, ma anche con la memoria di una regione che ha saputo conquistare un'autonomia speciale e per questo è capace di guardare avanti con quella visione europea capace di superare ogni tentazione di deriva nazionalistica, di far convivere etnie, lingue, culture e di guardare insieme con fiducia al futuro. Vuole anche essere il pubblico riconoscimento che la Valle d'Aosta deve alle vittime del terrorismo e delle stragi e, nello stesso tempo, sostegno morale e vicinanza umana alle loro famiglie
«Il testo elaborato dalla quinta Commissione - ha concluso il Consigliere Rigo - non è una soluzione di compromesso, ma è piuttosto un prodotto che contiene tutti gli elementi positivi e innovativi delle due proposte - la nostra e quella della Giunta -, arricchito dalle indicazioni scaturite dal successivo confronto in Commissione e dal voto unanime della stessa.»

Dans la discussion générale ont pris la parole la Conseillère Patrizia Morelli et l'Assesseur Laurent Viérin.

«Ce texte de loi  - a dit la Conseillère Patrizia Morelli, Chef de groupe de l'Alpe -  fixe des points de repère incontournables. Les valeurs de la Résistance et de l'antifascisme ne sont pas une question de rhétorique et encore moins un repli nostalgique vers le passé. Ce sont les fondements de la République et de la démocratie. Le travail législatif a donné lieu à un texte essentiel et sobre, qui fixe des valeurs qu'il n'est pas superflu de rappeler. Ce texte contient l'affirmation forte d'une mémoire commune et partagée, qui devrait servir à conjurer le danger de l'oubli et que l'histoire puisse se répéter. Nous pensons que l'institution d'un comité chargé de veiller à cette mémoire soit une bonne chose, mais en tant que représentants des élus nous devons quand même continuer à défendre et promouvoir les valeurs qui sont exprimées dans cette loi. Sans l'adhésion quotidienne, convaincue, de la part de nous tous, cette loi serait un simple exercice de rhétorique, en partie utile, mais moins efficace et prégnant.»

L'Assesseur à l'éducation et à la culture, Laurent Viérin, a souligné :«La transmission de la mémoire aux jeunes générations est une tâche fondamentale dans la construction des valeurs de notre société. En tant qu'Assessorat, nous sommes engagées et à travers ce nouvel instrument on pourra transmettre davantage aux jeunes, les étudiants notamment, un message qu'il ne faut pas oublier, par exemple par le biais des Journées de la mémoire et du souvenir. La Vallée d'Aoste est toujours engagée contre toute forme de totalitarisme et de terrorisme, ainsi que pour la diversité culturelle. Nous saluons positivement ce nouveau dessin de loi, qui donne dignité à tout ce qui a été fait, à travers une vision globale des actions accomplies.»

Per il Presidente della Regione, Augusto Rollandin : «questo testo ha trovato una sua configurazione e va nella direzione auspicata, ovvero l'esigenza di trasmettere la memoria, individuando percorsi che possano prevenire il ripetersi di eventi tragici. Abbiamo cercato di riorganizzare le idee su quanto sino ad oggi è stato fatto. Con queste due iniziative normative, nate con la stessa finalità, poi raggiunta, poniamo le basi di un ragionamento che ci porta a dire che le soluzioni possono essere trovate anche grazie alla consultazione di un nuovo Comitato. Particolare attenzione verrà comunque accordata alle strutture esistenti, ad esempio individuando una nuova, più funzionale, sede all'Istituto storico per la Resistenza. Questo obiettivo raggiunto qualifica le forze politiche che trovano l'occasione di confrontarsi e di unirsi per guardare avanti, preparando i giovani al futuro.»


MM