Info Conseil

Communiqué n° 125 de 7 mars 2012

Approvata una risoluzione sulla situazione del Tibet

Adunanza dell'Assemblea regionale

L'Assemblea ha approvato all'unanimità una risoluzione presentata in aula da tutti i gruppi consiliari, riguardante l'adozione di iniziative sulla drammatica situazione del Tibet, in occasione del 53° anniversario dell'insurrezione di Lhasa contro l'invasione cinese, che ricorre il 10 marzo.

«Nel 1959, il Dalai Lama, seguito da circa centomila tibetani, fu costretto a fuggire, costituendo in India un governo in esilio fondato su principi democratici - viene ricordato nella risoluzione -. Il genocidio perpetrato a danno del popolo tibetano è ancora poco conosciuto, e tutt'oggi il Governo cinese ha imposto drastiche misure restrittive ai monaci buddhisti tibetani. Basti pensare che nel 2011 almeno tredici monaci si sono dati fuoco per le terribili sofferenze patite

Le texte a été illustré par le Conseiller Luciano Caveri (UV), qui a évoqué que depuis les événements de 1950, «le cas tibétain est devenu un cas international. A l'intérieur de cette puissance qu'est la Chine, il y a un petit peuple de montagne qui se trouve face à une véritable invasion, avec un état de police de plus en plus présent. Un peuple frère qui a de plus en plus en difficultés et qui a perdu l'espoir de trouver une régime d'autonomie pour avoir la garantie de l'application de ses droits.»

Il Consigliere Raimondo Donzel (PD) ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa, alla quale hanno già aderito altri Consigli regionali, e ha chiesto al Presidente della Regione che «venga prevista anche l'esposizione pubblica della bandiera tibetana accanto a quella valdostana, italiana ed europea, perché simbolo della lotta di un popolo per la libertà e la democrazia. Infatti in Tibet è vietato non solo esporre ma anche detenere in casa la bandiera

Le Conseiller Roberto Louvin (Alpe) : «Nous sommes face à un pays qui vit depuis 50 ans un état de siège militaire permanent. Un peuple qui ne fait pas recours à la violence mais à l'immolation  - 23 personnes en une seule année, la dernière une jeune mère de quatre enfants ! - pour dénoncer l'invasion chinoise, signe d'un désespoir absolu. Nous avons le devoir de manifester notre solidarité.»

La risoluzione impegna il Presidente del Consiglio regionale ad inviare copia del provvedimento al Governo italiano, «affinché vengano condannate tutte le forme di violenza contro il popolo tibetano e si esorti il governo cinese ad avviare subito politiche di dialogo nei confronti delle autorità civili e religiose del Tibet che vivono in esilio, condannando nelle sedi internazionali le azioni che minacciano la lingua, la cultura, la religione, il patrimonio e l'ambiente dl Tibet


SC