Info Conseil
Communiqué n° 94 de 22 février 2012
Esaminata la petizione per la salvaguardia del prato di Sant'Orso nel comune di Cogne
Adunanza del Consiglio regionale
Con questa iniziativa, presentata alla Presidenza del Consiglio a fine novembre 2011, i firmatari avevano evidenziato la necessità di proteggere tale spazio sollecitando ogni azione volta a far valere, nell'immediato e per il futuro, il vincolo di assoluta inedificabilità.
La petizione era stata assegnata alla terza Commissione consiliare "Assetto del territorio" per l'istruttoria del caso. «La Commissione - riferisce il Presidente Dario Comé (SA) - ha effettuato una serie di audizioni ai firmatari della petizione, al Sindaco di Cogne, al Soprintendente ai beni culturali nonché ai responsabili degli uffici in materia di tutela dei beni paesaggistici e di pianificazione territoriale. Dagli approfondimenti è emersa la volontà da parte di tutti i soggetti interessati di salvaguardare e tutelare l'area, così come anche espresso dal Consiglio comunale di Cogne che ha approvato una delibera in tal senso il 3 febbraio scorso. E' stato però evidenziato dai tecnici regionali che non esiste un vincolo di inedificabilità assoluta, se non in astratto, nell'ordinamento giuridico sia statale che regionale. Pertanto, anche qualora la zona oggetto degli interventi di ampliamento fosse stata ricompresa nell'area assoggettata al vincolo dell'articolo 40 del Piano territoriale paesistico (che non consente edificazioni né realizzazioni di infrastrutture salvo quelle inerenti alle attività agricole e quelle indispensabili per riqualificare e recuperare gli usi e le attività già in atto), le opere edilizie nell'interrato potevano comunque essere assentite.»
Nella discussione è intervenuto il Consigliere Raimondo Donzel (PD), che ha evidenziato come «la collaborazione fra la politica e la cittadinanza sia uno strumento sempre più indispensabile. I lavori della Commissione hanno fatto emergere con chiarezza gli elementi della discussione. Le leggi approvate avevano come finalità il favorire lo sviluppo turistico, non alterare il territorio, ma se su quel territorio non c'è chiarezza su quali parti devono essere preservate dallo sviluppo edilizio, possono sorgere contrasti tra le aspettative della popolazione e la normativa in essere. Agendo tempestivamente, ora il Consiglio comunale potrà svolgere un'operazione corretta. Questo ci fa trarre un insegnamento importante: la vigilanza dei cittadini sul territorio può portare la politica a fare scelte conseguenti, condividendo l'intento di preservare in tutti i modi un bene collettivo, come il Prato di Sant'Orso.»
MM