Info Conseil
Communiqué n° 70 de 10 février 2012
Concluso l'iter di esame della petizione per la salvaguardia del Prato di Sant'Orso
Riunione della terza Commissione "Assetto del territorio"
La terza Commissione consiliare "Assetto del territorio", presieduta dal Consigliere Dario Comé, riunita oggi, venerdì 10 febbraio 2012, ha concluso l'iter di esame della petizione popolare sottoscritta da 2.137 cittadini per la salvaguardia del Prato di Sant'Orso nel comune di Cogne, approvando all'unanimità una relazione che sarà sottoposta al Consiglio regionale nella prossima adunanza del 22 e 23 febbraio.
I firmatari dell'iniziativa avevano evidenziato la necessità di proteggere tale spazio sollecitando ogni azione volta a far valere, nell'immediato e per il futuro, il vincolo di assoluta inedificabilità.
«La Commissione - riferisce il Presidente Dario Comé (SA) - ha effettuato una serie di audizioni ai firmatari della petizione, al Sindaco di Cogne, al Soprintendente ai beni culturali nonché ai responsabili degli uffici in materia di tutela dei beni paesaggistici e di pianificazione territoriale. Dagli approfondimenti è emersa la volontà da parte di tutti i soggetti interessati di salvaguardare e tutelare l'area, così come anche espresso dal Consiglio comunale di Cogne che ha approvato una delibera in tal senso il 3 febbraio scorso. E' stato però evidenziato dai tecnici regionali che non esiste un vincolo di inedificabilità assoluta, se non in astratto, nell'ordinamento giuridico sia statale che regionale. Pertanto, anche qualora la zona oggetto degli interventi di ampliamento fosse stata ricompresa nell'area assoggettata al vincolo dell'articolo 40 del Piano territoriale paesistico (che non consente edificazioni né realizzazioni di infrastrutture salvo quelle inerenti alle attività agricole e quelle indispensabili per riqualificare e recuperare gli usi e le attività già in atto), le opere edilizie nell'interrato potevano comunque essere assentite.»
SC
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I firmatari dell'iniziativa avevano evidenziato la necessità di proteggere tale spazio sollecitando ogni azione volta a far valere, nell'immediato e per il futuro, il vincolo di assoluta inedificabilità.
«La Commissione - riferisce il Presidente Dario Comé (SA) - ha effettuato una serie di audizioni ai firmatari della petizione, al Sindaco di Cogne, al Soprintendente ai beni culturali nonché ai responsabili degli uffici in materia di tutela dei beni paesaggistici e di pianificazione territoriale. Dagli approfondimenti è emersa la volontà da parte di tutti i soggetti interessati di salvaguardare e tutelare l'area, così come anche espresso dal Consiglio comunale di Cogne che ha approvato una delibera in tal senso il 3 febbraio scorso. E' stato però evidenziato dai tecnici regionali che non esiste un vincolo di inedificabilità assoluta, se non in astratto, nell'ordinamento giuridico sia statale che regionale. Pertanto, anche qualora la zona oggetto degli interventi di ampliamento fosse stata ricompresa nell'area assoggettata al vincolo dell'articolo 40 del Piano territoriale paesistico (che non consente edificazioni né realizzazioni di infrastrutture salvo quelle inerenti alle attività agricole e quelle indispensabili per riqualificare e recuperare gli usi e le attività già in atto), le opere edilizie nell'interrato potevano comunque essere assentite.»
SC