Info Conseil

Communiqué n° 36 de 25 janvier 2012

Interpellanza su acquisizione locomotori bimodali

Adunanza del Consiglio regionale

Il Consigliere del Partito Democratico, Raimondo Donzel, ha illustrato un'interpellanza relativa all'acquisizione dei locomotori bimodali per la tratta ferroviaria Aosta-Torino.

Il Consigliere Donzel ha ricordato la risoluzione approvata dal Consiglio regionale il 14 luglio 2011 che impegnava il Governo regionale «a proporre le iniziative più opportune per una soluzione dei disagi quotidiani degli utenti della linea ferroviaria valdostana e in particolare per ripristinare il collegamento diretto Aosta-Torino eliminando la rottura di carico, anche mediante l'utilizzo di tecnologie alternative quali i treni bimodali, per i quali sarà necessario un adeguato interessamento da parte degli organismi competenti in materia di omologazioni ad oggi ancora da ottenere per la circolazione in Italia.»
Ha, quindi, chiesto nello specifico «a che punto è l'operazione di acquisizione dei locomotori bimodali per la tratta Courmayeur-Aosta-Torino e il cronoprogramma della loro messa in funzione; di indicare i costi unitari dei locomotori e la previsione del numero degli stessi da acquisire; di precisare se sia già stato ipotizzato il modello di esercizio dei locomotori bimodali con Trenitalia.»

Nella risposta, l'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha precisato che «l'opzione dei treni bimodali si riferisce in questa fase all'Aosta-Torino e non all'Aosta Pré-Saint-Didier perché su quest'ultima sarebbe minore il vantaggio conseguibile con l'utilizzo di questo tipo di materiale e perché è opportuno concentrare risorse là dove oggi ci sono i problemi maggiori. Una scelta diversa non sarebbe coerente con la risoluzione adottata dal Consiglio regionale nel luglio 2011 e con quanto deliberato dal Governo regionale nel novembre 2011. Sottolineo che l'attenzione è concentrata sui treni bimodali piuttosto che sui locomotori bimodali, quindi su treni completi, comprensivi di carrozze. L'effettiva acquisizione di tali treni, che non può prescindere dai procedimenti a evidenza pubblica, non può essere avviata in assenza delle necessarie risorse che al momento non sono disponibili.»
«Per quanto riguarda i costi e il numero di treni da acquisire, l'analisi effettuata ha portato per ora a identificare tre potenziali produttori di treni bimodali, ha confermato che tale tipologia di treni circola da tempo in Francia, che il passaggio dalla modalità diesel a quella elettrica può avvenire in corsa e che non richiede tempi di fermo macchina. In particolare, i costi unitari dipendono dal numero di treni che si vuole acquistare, dalla loro composizione-capienza e in funzione degli allestimenti interni. In base alle nostre valutazioni i costi si aggirano dagli 8 ai 12 milioni di euro a treno. A fronte di ordinativi importanti i costi potrebbero ridursi in modo rilevante.  Il maggior costo, poi, rispetto a un treno normale varia dai 1,5 milioni a 2,5 milioni di euro e quindi bisogna guardare anche al differenziale. Al momento, non si è entrati in specifici dettagli sul modello di esercizio, tenuto conto che l'acquisizione e l'omologazione di treni bimodali richiedono almeno due anni. Trenitalia, sul tema dei bimodali, ha riferito che sarebbe disponibile a gestire tale materiale rotabile, purché siano definiti oneri e modalità per la sua manutenzione.»

Il Consigliere Donzel ha, poi, replicato che «le risposte fornite ci permettono di capire in che direzione si sta andando, anche se sarebbe meglio dire che si tratta di un treno fermo in stazione. Il costo totale dei bimodali ricalca più o meno quello dell'elettrificazione dell'intera linea. I tempi per l'acquisizione credo siano lunghi: non sono stati ancora nominati i professionisti per il supporto della gara d'appalto, non ci sono adesso le risorse per acquistarli. Speriamo che i bimodali non facciano la stessa fine dei Minuetto. Bisognerà aspettare almeno due anni. A oggi la situazione non può migliorare: i treni attuali sono fatiscenti, quelli nuovi non ci sono, non c'è l'elettrificazione. C'è da rimanere sconcertati per un'intera Legislatura buttata via.»

PL