Info Conseil

Communiqué n° 34 de 25 janvier 2012

Interpellanza su accatastamento dei fabbricati rurali

Adunanza del Consiglio regionale

Le operazioni di accatastamento dei fabbricati rurali sono state oggetto di un'interpellanza del Consigliere Roberto Louvin (Alpe).

Il Consigliere Louvin, illustrando l'iniziativa, ha di fatto ricordato che «alcune norme del recente decreto "Salva Italia" comportano un rilevantissimo impatto sul settore agricolo: non solo gli immobili rurali fino ad oggi esenti dovranno pagare l'Imposta municipale unica, ma gli stessi fabbricati fino ad ora censiti al catasto dei terreni, dovranno essere accatastati al catasto edilizio urbano entro il 30 novembre 2012. Si tratta di un problema particolarmente spinoso, che riguarda molti valdostani.»
Il Consigliere ha allora voluto sapere «quanti sono gli immobili che si presume dovranno essere accatastati in conseguenza della riforma; a quanto si stima ammonti l'onere per ogni operazione di accatastamento e se è intenzione dell'Amministrazione regionale agevolare organizzativamente o finanziariamente tali operazioni, tenendo presente che siamo su di un terreno sul quale non solo lo Stato ha delle competenze ma che come Regione abbiamo rivendicato attraverso specifiche norme di attuazione, quali quella del 2007 in materia di catasto.»

Nella risposta, l'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Giuseppe Isabellon, ha detto che «è condivisibile la preoccupazione espressa dall'interpellanza, con particolare riguardo alla frammentazione della proprietà, non solo dei terreni ma anche dei fabbricati, che rende difficile le operazioni di accatastamento. Inoltre, negli anni vi sono state delle proroghe che hanno portato ad avere ancora una situazione largamente insoddisfacente riguardo al corretto accatastamento. Il discorso diventa spinoso perché sappiamo che quest'operazione con scadenze ravvicinate è propedeutica alla formulazione dell'Imu, le cui procedure applicative non sono ancora definitive. Riguardo agli immobili che dovranno essere accatastati, il dato non è facilmente determinabile ed è parzialmente in possesso dell'Assessorato. Gli uffici hanno a disposizione i dati aziendali caricati nell'anagrafe delle aziende agricole, che non comprendono tuttavia le informazioni relative al corretto accatastamento degli immobili. Sugli oneri, abbiamo fatto un'indagine presso i professionisti che operano nel settore: i costi si aggirano intorno ai 900 euro, se il fabbricato non è mappato è necessario aggiungere altri mille euro.»
«L'Assessorato - ha riferito Isabellon - ha avuto alcuni incontri con le organizzazioni professionali, l'Agenzia delle entrate e del territorio e il Celva per approfondire tali problematiche e una prossima riunione si terrà proprio domani: valuteremo gli sviluppi successivi e potremo acquisire maggiori informazioni sul numero dei fabbricati da censire. Con le organizzazioni professionali affronteremo anche l'opportunità di offrire un'attività di tipo informativo sulle corrette procedure per l'accatastamento dei fabbricati. Riguardo, invece, alle agevolazioni finanziarie, l'operazione di accatastamento al momento non è ammissibile a contributo.»

Il Consigliere Louvin ha replicato che «siamo profondamente delusi e decisamente preoccupati da questa risposta. Ci aspettavamo che su di un tema largamente annunciato, già anni prima del decreto "Salva Italia" e che l'Assessorato ha sul tavolo da tempo, ci fossero fornite delle indicazioni in merito agli strumenti da adottare. Sono ormai cinque anni che abbiamo la norma di attuazione in materia di catasto, ma ci presenteremo all'appuntamento del 30 novembre 2012 drammaticamente in ritardo. Abbiamo gli strumenti per intervenire, ma l'Assessorato sembra essere un semplice spettatore, dando l'impressione di voler prendere tempo giocando di rimessa. Il mondo agricolo prenderà una mazzata pesantissima: si tratta di un settore dove l'incidenza della crisi è assolutamente devastante, con una perdita notevole di valore aggiunto. Bisognerebbe fare leva proprio sull'agricoltura per la ripresa, ma con questa impreparazione non ce la possiamo fare. L'Assessorato sta procurando un'urgenza dichiarata, che rischia di provocare spese tecniche fortissime per le operazioni ai accatastamento (tra i mille e duemila euro a fabbricato) senza che vi siano indicazioni tecniche adeguate per l'accatastamento richiesto.»



SC