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Communiqué n° 51 de 11 février 2004

RESPINTA LA PROPOSTA DI LEGGE SULLA RIDUZIONE DELLE INDENNITÀ E DELLA DIARIA DEI CONSIGLIERI REGIONALI

Seduta pomeridiana del Consiglio regionale

Al termine delle interpellanze, l’Assemblea regionale ha approvato il programma di attività per il 2004 della Consulta regionale per la condizione femminile con 23 voti favorevoli e le astensioni dei rappresentanti della Casa delle Libertà.

Il Consiglio regionale ha quindi affrontato la discussione sulla proposta di legge presentata dai Consiglieri dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste sulla riduzione delle indennità e della diaria dei Consiglieri regionali e sostegno alla comunicazione politica.

Nell’esporre la relazione, la Consigliera Dina Squarzino ha affermato che “su questo tema la riflessione è continua. Con la presente proposta di legge si intende riformare l’attuale sistema operando in due direzioni. Da una parte si vuole ridurre le indennità e le diarie dei Consiglieri regionali e dall’altra si intende dare un sostegno finanziario della Regione alla comunicazione politica, in modo trasparente e puntuale. Lo stipendio dei Consiglieri dal giusto ed equo, è passato progressivamente ad una situazione di status di privilegio con stipendi mensili sproporzionalmente più alti della stragrande maggioranza dei lavoratori valdostani. Questa legge non è demagogica, ma democratica.”

Per il Consigliere Elio Riccarandquesta proposta coglie un problema reale e cioè che uno stipendio di seimila euro netti per un Consigliere regionale è eccessivo. In compenso è molto carente la comunicazione politica. Mancano gli strumenti per favorire la vita politica di ogni Consigliere. La nostra proposta ci sembra da una parte prudente e dall’altra coraggiosa. Per noi è importante destinare una quota per la comunicazione politica. Non dobbiamo nasconderci su questa materia, di cui abbiamo competenza primaria”.

Il Consigliere Fedele Borre (Union Valdôtaine) ha quindi affermato che “questo dell’indennità rimane sempre una proposta che si presta alla demagogia e alla strumentalizzazione. La professionalizzazione in politica è data da chi rimane per lunghi anni sempre al suo posto. La II Commissione ha già bocciato il testo perché la proposta non fa risparmiare granché all’Amministrazione regionale.”

Per Giovanni Sandri (Gauche Valdotaine – DS) “bisogna prendere in considerazione anche la situazione delle altre regioni italiane che è la stessa della nostra. Ci sono anche casi di stipendi meno significativi e più in generale ogni paese ha il suo sistema. Per quanto riguarda poi la professionalizzazione della politica, basterebbe adottare all’interno di ogni gruppo politico il ricambio, che è quello che vogliono i cittadini.”

Dopo la discussione generale, e le repliche dei Consiglieri Dina Squarzino e Carlo Curtaz, per il quale “occorre dare un segnale forte di un’inversione di tendenza”, e Francesco Salzone che ha annunciato il voto di astensione del proprio gruppo, la proposta di legge è stata respinta con 28 astensioni, e 3 favorevoli (Arcobaleno Vallèe d’Aoste).


Al termine della votazione, il Consiglio ha iscritto d’urgenza una risoluzione del Consigliere Francesco Salzone sui ticket sanitari che sarà discussa in coda all’ordine del giorno.