Info Conseil
Communiqué n° 647 de 21 décembre 2011
Interpellanza sulla piscina comunale di Gressoney-Saint-Jean
Adunanza del Consiglio regionale
Nell'illustrare l'iniziativa, la Consigliera Fontana ha detto che "oltre alla mancata apertura degli impianti sciistici per mancanza di neve, a Gressoney-Saint-Jean è rimasta chiusa per l'intero Ponte dell'Immacolata anche la piscina comunale. Le motivazioni di tale scelta si fonderebbero, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, sulle elevate spese di gestione dell'impianto, non proporzionali agli incassi preventivati per il ponte dell'8 dicembre, nonché sulle spese connesse ad alcuni necessari interventi di manutenzione. L'apertura della piscina, se pur non potendo da sola promuovere il turismo della zona, rappresenta un servizio aggiuntivo per tutti coloro che scelgono la località di Gressoney per le loro vacanze, nonché per tutti coloro che non amano sciare."
In particolare, la Consigliera ha voluto sapere dall'Assessore competente "se fosse a conoscenza di tale decisione relativa alla chiusura della piscina comunale di Gressoney e se intende organizzare un tavolo di confronto con gli Enti locali della regione per adottare soluzioni comuni di fronte a tal genere di problematiche, al fine di sostenere e promuovere l'attività turistica del territorio."
Nella risposta, l'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha dichiarato di "aver appreso tale decisione dagli organi di stampa, d'altronde i Comuni in questo ambito hanno totale autonomia. In inverno, il periodo normale di apertura della piscina va da Natale ai primi di maggio. Negli ultimi due anni, si è sperimentata l'apertura dei giorni dell'Immacolata: il primo anno si è voluto verificare il riscontro dell'utenza, peraltro scarsa; il secondo approfittando della concomitanza con le gare di Coppa Europa di sci alpino. In entrambi i casi gli incassi sono stati pochi e i costi altissimi. Le valutazioni fatte quest'anno sono state di natura tecnica ed economica, tenendo conto del fatto che per aprire la piscina si inizia a lavorare almeno quattro giorni prima, alla fine dei tre giorni la struttura viene chiusa e sono necessari altri due giorni di lavori. Le motivazioni sono puntuali e fanno pensare che abbiano fondamento. Riguardo alla seconda domanda, ritengo che non ci sia motivo per fare un confronto con tutti gli Enti locali, sarebbe poco proficuo, data l'estrema varietà degli argomenti. Ribadisco comunque la massima disponibilità dell'Amministrazione regionale a verificare caso per caso le situazioni contingenti."
Nella replica, la Consigliera Fontana si è chiesta "perché in Valle si costruiscano tante infrastrutture se poi non si hanno i soldi per tenerle aperte. Occorre riflettere su questo argomento e avere tutta la buona volontà perché queste strutture funzionino: così il turismo avrà successo."
MM