Info Conseil
Communiqué n° 631 de 9 décembre 2011
Ultimi due incontri del ciclo di conferenze su tematiche di attualità
Mercoledì 14 e venerdì 16 dicembre 2011 ad Aosta
Le politiche attive nei confronti delle piccole e medie imprese e il rapporto tra etica e giustizia saranno le tematiche trattate dalle ultime due conferenze comprese nel ciclo organizzato per il 2011 dal Consiglio regionale, che ha voluto condividere in sei incontri argomenti di grande attualità.
Mercoledì 14 dicembre, alle ore 20.30, nel salone delle manifestazioni di Palazzo regionale ad Aosta, Salvatore Zecchini, docente di politica economica internazionale all'Università di Roma Tor Vergata, e Alessandra Lanza, Presidente del Gruppo economisti d'impresa, affronteranno l'interrogativo "esiste una via di uscita dalla stagnazione economica?". La serata sarà introdotta dal Vicepresidente dell'Assemblea regionale, Albert Chatrian.
Venerdì 16 dicembre, alle ore 10, sempre nel salone delle manifestazioni di Palazzo regionale, dopo un'introduzione curata dal Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise, il Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Michele Vietti, approfondirà il rapporto che intercorre tra etica e giustizia.
Salvatore Zecchini, dopo gli studi economici presso la Columbia University, New York (M.B.A. Degree) e il Dipartimento di Economia dell'University of Pennsylvania, Philadelphia (Wharton School, Ph.D. Program in Economics), ha ricoperto prestigiosi incarichi anche a livello internazionale (CEE, OCSE, Fondo Monetario Internazionale), ha collaborato con diversi Ministeri, ed è stato Presidente di numerosi organismi (Gestore del Mercato Elettrico, Associazione europea dei mercati elettrici, Istituto di Promozione Industriale, OECD Working Group on SME and Entrepreneurship, Steering Group on financing SME and entrepreneurship), nonché Vicepresidente del Committee on Economic Cooperation and Integration delle United Nations, Economic Commission for Europe.
Alessandra Lanza, laureata in Scienze politiche all'Università di Torino con studi post-universitari in Economia all'Università di Manchester, ha ricoperto vari incarichi in società di consulenza, nel mondo accademico, in imprese industriali e presso il Fondo Monetario Internazionale a Washington. Ha lavorato nel Gruppo Fiat, alla Sace in qualità di Chief Economist, in Intesa Sanpaolo come Responsabile della Ricerca Economica e dell'Analisi Clientela Imprese e Territorio e presso il Fondo Monetario come Advisor del Direttore Esecutivo Italiano. Ricopre attualmente il ruolo di Responsabile dell'Analisi e Ricerca Economica del Gruppo Prometeia, operante nella consulenza economico-finanziaria e nel risk management, con responsabilità sull'analisi industriale e territoriale, sul mercato delle commodities, sul commercio estero e sull'internazionalizzazione delle Imprese. Nel giugno, 2011 è stata nominata presidente del Gruppo Economisti d'Impresa (GEI), per il prossimo triennio.
Michele Vietti, laureato in Giurisprudenza all'Università di Torino, ha collaborato alla prima Cattedra di Diritto civile della Facoltà di Giurisprudenza dell'ateneo. Dal 1983 al 1989 è stato vicepretore a Rivarolo Canavese. La sua attività politica è iniziata con l'incarico di consigliere comunale a Torino dal 1990 al 1997, per approdare poi alla Camera dei Deputati nel 1996. Nel corso delle varie legislature, ha presieduto il Comitato Pareri della Prima Commissione (Affari costituzionali) e diverse Commissioni ministeriali della Camera; ha anche fatto parte della Giunta per le autorizzazioni a procedere in giudizio. Ha ricoperto incarichi governativi come sottosegretario al ministero della Giustizia e sottosegretario al ministero dell'Economia e delle Finanze Nel 2008 Vietti è stato di nuovo eletto alla Camera, dove ha ricevuto l'incarico di presidente vicario del gruppo parlamentare Udc. Dal 2010 è Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura.
Gli argomenti trattati durante il ciclo di conferenze, che è iniziato ad aprile 2011, hanno toccato i settori del sistema creditizio in Italia, della difficile esperienza dei medici impegnati nelle zone di guerra, dell'ingresso della Turchia nell'Unione europea e delle prospettive della comunicazione.
MM