Info Conseil

Communiqué n° 608 de 1er décembre 2011

Una serata di benvenuto per i nuovi cittadini italiani

Promossa dalla Consulta regionale per le pari opportunità

Si è discusso dell'importanza di conoscere la Costituzione e lo Statuto speciale della Valle d'Aosta per una migliore convivenza tra italiani e stranieri martedì 29 novembre 2011, in un incontro che si è tenuto nella sala conferenze della Biblioteca regionale di Aosta, promosso dalla Consulta regionale per le pari opportunità nell'ambito dell'iniziativa "Diritti-doveri per italiani e stranieri".

Da più di sessant'anni la Costituzione italiana definisce quali sono i diritti e doveri dei cittadini, mentre lo Statuto della Valle d'Aosta circoscrive i rapporti che intercorrono tra lo Stato e la nostra Regione autonoma. Conoscere i testi fondamentali su cui si basa la convivenza è indispensabile, sia per gli italiani che per gli stranieri che vivono in Italia.

"La Valle d'Aosta si dimostra una regione ospitale, infatti a tutt'oggi non registriamo contrasti etnici, ma soltanto rari casi isolati di intolleranza - spiega il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise -. La convivenza con gli immigrati comporta il rispetto dei loro costumi, della loro religione, dei loro comportamenti, che il più delle volte sono fortemente diversi dai nostri. Parimenti, occorre esigere da parte loro una corrispondenza per quanto riguarda del nostro status. Naturalmente, i primi principi cui attenersi sono contenuti nella Costituzione e nel nostro Statuto."

L'iniziativa ha rappresentato l'occasione per proporre alla cittadinanza, italiana e straniera, una lettura e un dibattito sui principi della Carta costituzionale, ma anche per parlare di integrazione e multiculturalità. Una comunità è un mondo che condivide valori, ma anche momenti di convivialità: per questo motivo sono state offerte specialità gastronomiche locali e straniere, con l'intrattenimento musicale del gruppo folcloristico "La Clicca de Sen Marteun".
 
Alla conferenza, moderata dal giornalista Christian Diémoz, hanno partecipato, oltre al Presidente dell'Assemblea valdostana, Alberto Cerise, lo scrittore Marco Angelelli, autore del libro "Benvenuto nuovo cittadino italiano", Fabrizio Gentile, Direttore affari legislativi studi e documentazione del Consiglio regionale, la Presidente della Consulta regionale per le pari opportunità, Luciana Blanc-Perotto, e la Presidente dell'associazione per donne straniere "Les Rayons du Soleil", nonché membro della Consulta, Rachida Adlani.

"In un momento in cui il multiculturalismo sta aumentando, è importante offrire un'opportunità sia a chi è venuto a vivere in Italia, ed esercita la sua cittadinanza, sia a chi già qui abita, per rispolverare o approfondire documenti fondamentali quali la Costituzione e lo Statuto speciale", commenta la Presidente della Consulta regionale per le pari opportunità, Luciana Blanc-Perotto.

Il fulcro della serata è stato la presentazione di un testo dedicato agli immigrati che hanno bisogno di familiarizzarsi con la Carta costituzionale, il libro "Benvenuto nuovo cittadino italiano", il cui autore, Marco Angelelli, precisa: "lo scopo principale è quello di fornire una manualistica adatta ai nuovi cittadini che sono in procinto di prendere la cittadinanza italiana o il permesso di soggiorno, soprattutto ora che è recentemente entrato in vigore il permesso di soggiorno a punti, che prevede un esame di educazione civica."

Tra gli oratori, anche Rachida Adlani, Presidente dell'associazione per donne straniere "Les Rayons du Soleil" e membro della Consulta. Nel suo intervento, è partita dalla propria positiva esperienza di integrazione per raccontare uno spaccato della realtà delle persone straniere nella nostra regione: "il fatto che io faccia parte della Consulta per le pari opportunità è un esempio eclatante dell'apertura della Valle d'Aosta nei confronti degli stranieri, che si trovano a vivere in una comunità a loro favorevole. Sempre più immigrati cercano di adattarsi, anche partecipando attivamente alle iniziative organizzate per una maggiore integrazione."