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Communiqué n° 592 de 23 novembre 2011

Approvato il bilancio 2012 del Consiglio Valle

Adunanza del Consiglio regionale

Il bilancio di previsione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta per l'anno 2012 è stato approvato all'unanimità dall'aula.

Il documento contabile dell'Assemblea regionale pareggia sulla cifra di 21.133.000 euro, ivi incluse le partite dei giro che si attestano su 4.570.000 euro. Il bilancio comprende inoltre le previsioni di spesa per il funzionamento del programma della Consulta regionale per le pari opportunità (115.600 euro), per la copertura dei costi dell'ufficio del Difensore civico (252.320 euro) e per la gestione del CoReCom (287.100 euro). Le spese fisse, relative ai costi del personale, agli emolumenti dei Consiglieri regionali, ai contributi ai gruppi consiliari, agli immobili, ammontano a 14.231.810 euro (85,93% del totale); le spese a carattere discrezionale, tra le quali le iniziative culturali, le pubblicazioni editoriali, le consulenze, le spese di rappresentanza, sono pari a 2.331.190 euro (14,07%).

Il provvedimento è stato illustrato dal Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise. « On a diminué de 200.000 euro les frais pour le traitement des indemnités des Conseillers (suite à la réduction des indemnités des Parlementaires) et de 300.000 euro les coûts variables (achat de publications promotionnelles, représentation et accueil, activités institutionnelles et culturelles et participation des Conseillers à colloques, congrès et autres activités). Je signale enfin que les frais variables du Conseil régional ont été réduits de 9,42 pour cent en 2010, de 7,12 pour cent en 2011 et de 11,54 pour cent pour 2012. Il s'agit donc d'un document comptable de rigueur, vu que le montant global des frais a été diminué, par rapport à l'année 2011, de 7,11 pour cent. »

In sede di discussione generale è intervenuto il Consigliere Alberto Bertin (Alpe), per ricordare che il suo gruppo aveva presentato alla Commissione per il Regolamento una proposta volta a rendere pubbliche le delibere dell'Ufficio di Presidenza. « Tale richiesta è stata respinta, ma oggi è più che mai necessario riprenderla in considerazione. Da parte dei cittadini è aumentata la domanda di trasparenza e l'innovazione tecnologica, in particolare Internet, rende facile e poco costosa l'accessibilità dell'attività della Pubblica Amministrazione. E' oggi anacronistico che un'istituzione come il Consiglio regionale, rappresentativo della sovranità popolare, si rifiuti di farlo. Atri Consigli regionali hanno già provveduto e sarebbe importante affermare anche qui da noi questo principio. In questa sede è importante evidenziare che i cittadini hanno diritto di conoscere come siano utilizzate le finanze pubbliche. Auspico che questa Assemblea riprenda in considerazione questa possibilità. »

SC