Info Conseil
Communiqué n° 585 de 23 novembre 2011
Interpellanza su razionalizzazione dei costi del personale dell'Azienda Usl
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consigliere del gruppo Partito Democratico, Raimondo Donzel, ha illustrato un'interpellanza relativa al progetto di razionalizzazione dei costi del personale dell'Azienda Usl.
In particolare, il Consigliere ha sottolineato che "ogni anno la nostra Usl attua una razionalizzazione, peccato che si vada sempre a colpire il personale. E si vada a colpire sempre i più deboli, cioè i precari. Dal confronto con il sistema nazionale, emerge poi che il costo unitario medio del personale cui si applica il Contratto nazionale del comparto Sanità è in linea con quello delle altre regioni (fatta salva l'indennità di bilinguismo), mentre per quanto riguarda il livello dirigenziale il costo unitario è mediamente più alto nella nostra regione."
Il Consigliere Donzel ha, quindi, voluto sapere "se per 'razionalizzazione dei costi del personale' si intende un progetto di riorganizzazione complessiva che prenda avvio dal contenimento dei compensi dei dirigenti, a partire da quello del Direttore generale, dalla verifica della loro consistenza numerica, prima di attivare ogni altra misura di razionalizzazione del personale del Comparto Sanità."
Nella risposta, l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, ha affermato che "il personale non verrà toccato. La razionalizzazione della spesa sanitaria non è un leitmotiv che si ripropone periodicamente senza motivo. E' necessario prevedere un freno a quella che è la richiesta annuale di incremento di spese dell'Usl: si tratta di un aumento annuo di circa il 3.5%, che non è possibile sostenere. Quest'anno comunque attribuiremo uno 0.4% in più al bilancio dell'Usl, mentre è previsto un aumento dell'1% per i livelli essenziali di assistenza, che sono dunque garantiti. Bisogna però contenere i costi, e la prossima revisione dell'Atto aziendale riguarderà le strutture amministrative. Già nel 2011 sul fronte dirigenziale sono state operate le riduzioni previste dalla legge, dato che gli stipendi superiori a 90 mila euro sono stati ridotti del 5%, e quelli superiori ai 150 mila euro del 10%; sono state poi contenute del 60% le spese di trasferta. Anche per quanto riguarda il compenso del direttore generale e della direzione strategica sono previste operazioni da attuare ai sensi di legge."
"Faccio poi presente - ha continuato l'Assessore - che a Trento e Bolzano i compensi dei direttori generali hanno il 37% in più come percepito rispetto al nostro; in più noi abbiamo il direttore generale con un compenso inferiore al contratto nazionale a fronte di attività esclusiva. Abbiamo aperto un tavolo con le Organizzazioni sindacali, saranno banditi concorsi a tempo indeterminato per coprire le necessità riguardanti la pianta organica. Con l'operazione che stiamo conducendo non taglieremo il personale, ma ridurremo il precariato, mantenendo il numero di personale per garantire i livelli essenziali di assistenza."
Nella replica, il Consigliere Donzel ha detto: "Possibile che siano sempre i giornali che capiscono male? I dirigenti sanitari non medici hanno una media nazionale di guadagno lordo pari a 62.800 euro, mentre in Valle d'Aosta è di 95.000 euro; i dirigenti amministrativi hanno una media lorda nazionale di 62.821 euro, mentre quella regionale è di 91.000 euro. Questa è una realtà che parla di uno scarto enorme tra la Valle d'Aosta e le altre Regioni. Avete garantito il personale precario, ma avete ridotto dal 100 all'80% il loro contratto, aumentando gli straordinari del personale a tempo indeterminato. I primi a pagare quindi sono stati i più deboli, gli interinali e quelli a contratto a tempo determinato. C'è gente che fatica a arrivare a fine mese, non come i dirigenti sanitari. Vigileremo con i Sindacati, e se sarà necessario effettuare sacrifici saranno interessati tutti i lavoratori, ma il messaggio che deve passare è che chi sta fuori da ogni standard nazionale sia il primo che si sacrifichi."
MM