Info Conseil
Communiqué n° 516 de 19 octobre 2011
Approvata una risoluzione in sede di esame della petizione sul trattamento dei rifiuti
Adunanza del Consiglio regionale
L'Assemblea ha esaminato la petizione popolare, proposta da 56 amministratori riuniti nel Comitato Valle Virtuosa e sottoscritta da 11.007 cittadini, volta a richiedere un confronto tra esperti in merito alla realizzazione tra un impianto a trattamento a freddo dei rifiuti e un impianto di pirogassificazione nonché una contemporanea moratoria del bando di gara per l'impianto di pirogassificazione, presentata alla Presidenza del Consiglio regionale il 3 giugno 2011. La discussione si è conclusa con l'approvazione, con 26 voti a favore e 7 contrari (Alpe e PD), di una risoluzione proposta dai Consiglieri di maggioranza della terza Commissione consiliare (Comé, Bieler, Prola, Tibaldi, Agostino). E' stata inoltre respinta con 26 voti contrari (UV, SA, FA e PdL) e 8 favorevoli un'iniziativa presentata dai gruppi Alpe e PD.
L'iniziativa approvata "impegna la Giunta regionale a promuovere un incontro per realizzare un confronto tra lo scenario di trattamento a freddo dei rifiuti (Tmb) e di quello a caldo (pirogassificazione)." La risoluzione respinta, oltre ad accogliere la richiesta di confronto, invitava la Giunta regionale a non procedere all'aggiudicazione provvisoria dell'appalto.
I risultati dell'approfondimento svolto dalla terza Commissione consiliare "Assetto del territorio", cui è stata assegnata l'iniziativa in data 23 giugno, sono stati illustrati dal Presidente Dario Comé (SA). "In questi mesi, la Commissione ha sviscerato la tematica procedendo ad un'articolata serie di audizioni che hanno coinvolto, dapprima, gli amministratori comunali del Comitato Valle Virtuosa, quindi, un campione di quindici cittadini firmatari individuati dal Comitato stesso e, infine, gli Assessori regionali all'ambiente e alla sanità unitamente ai tecnici dell'Arpa."
"Sulla richiesta di un confronto tra esperti - ha detto ancora Comé -, i Commissari hanno espresso parere favorevole all'unanimità, invitando l'Assemblea regionale ad accogliere tale istanza, ritenendo importante che i cittadini abbiano la possibilità di ricevere la più ampia informazione su una materia di così grande rilevanza, pur rilevando che fosse stato congruo il numero di incontri con il pubblico organizzati dall'Amministrazione regionale (ben nove nel corso degli anni 2010-2011). Sulla richiesta di moratoria, la Commissione, a maggioranza, ha ritenuto di non poter proporre al Consiglio l'accoglimento della proroga. Infatti, la Commissione, ricordando che il bando di gara è stato pubblicato nel novembre 2010 e che il termine per la presentazione delle offerte era fissato per il 6 giugno 2011 e che la petizione è stata assegnata alla terza Commissione consiliare in data 23 giugno 2011, ha constatato che la fase del bando in cui le offerte dovevano essere presentate si è conclusa già prima dell'avvio dell'iter in Commissione. Considerato che gli organi e gli uffici competenti stanno espletando la procedura di gara e che, ad oggi, non sussiste alcun presupposto tecnico e/o giuridico che giustifichi la sospensione di tale attività, l'amministrazione pubblica, come si evince da fonti giurisprudenziali, conserva sempre la possibilità di valutare la persistenza dell'interesse pubblico all'esecuzione delle opere e quindi ha comunque la possibilità di revocare tale esecuzione prima della sua aggiudicazione definitiva senza che possa essere accolta la richiesta di indennizzo da parte del soggetto aggiudicatario."
Nel dibattito sono intervenuti i Consiglieri Fontana, Tibaldi, La Torre, Prola, Donzel, Agostino. Sulla risoluzione sono intervenuti i Consiglieri Bertin, Comé e Louvin oltre all'Assessore all'ambiente e al Presidente della Regione.
Per la Capogruppo del Partito Democratico, Carmela Fontana, "la posizione del PD è sempre stata coerente: ci siamo assunti la responsabilità di cercare, anche dall'opposizione, una soluzione complessiva del problema, cercando di far presente all'Amministrazione che concentrare tutte le energie sulla scelta di bruciare o gassificare i rifiuti (pur votando la delibera sul trattamento finale dei rifiuti al fine di dare un contributo di responsabilità) era, e rimane, una soluzione parziale in assenza di politiche forti per ridurre la produzione di rifiuti, la loro differenziazione e il loro riciclaggio. Un sistema realmente innovativo per la gestione dei rifiuti deve basarsi su una partecipazione collettiva e su un modello di sviluppo sostenibile: per ottenere questo obiettivo la Regione doveva puntare maggiormente sul coinvolgimento e sull'informazione dei cittadini. Oggi dobbiamo quindi aderire alla richiesta di confronto contenuta nella petizione e richiesta dal 10% della popolazione e tale confronto dovrà avvenire prima dell'aggiudicazione provvisoria della gara d'appalto in corso."
Il Consigliere Enrico Tibaldi (PdL): "La discarica è prossima alla saturazione ed è inevitabile che si proceda celermente all'individuazione di una soluzione, dopo sei anni di dibattito rocambolesco in questo Consiglio, per lo smaltimento finale dei rifiuti. Io credo che l'attenzione degli amministratori sui fattori salute e ambiente sia al massimo, perché si tratta di un problema che sta a cuore a tutti. Siamo aperti al confronto perché su di un tema così rilevante è importante ascoltare la voce degli esperti, ma non vorremmo che questa occasione fosse utilizzata come una tecnica dilatoria e per giocare sul filo del rasoio ideologico su di un argomento che ben si presta a queste sfumature. Il confronto dovrà essere serio e costruttivo, e meno presuntuoso di quanto proposto da certi componenti del Comitato Valle Virtuosa, senza dimenticare che dovremo comunque trovare a breve una soluzione."
Per il Capogruppo di Fédération Autonomiste, Leonardo La Torre, "il ruolo della politica è quello di fare delle scelte per la collettività, e quelle importanti come per il trattamento dei rifiuti è normale che generino posizioni a favore e contro. Quello che non deve accadere è che la politica venga meno al suo dovere che è decidere: oggi noi siamo arrivati alla fine definitiva del ciclo di utilizzo della discarica esistente, che è altamente inquinante, e sappiamo che occorrono almeno 36 mesi di cantierizzazione. Se non si procederà subito, contribuiremo ulteriormente a inquinare il nostro ambiente. Perciò nel rispetto del confronto e delle parti si prende una decisione politica."
Per il Consigliere dell'Union Valdôtaine, Piero Prola, "sul sistema di trattamento dei rifiuti, la nostra scelta responsabile, approfondita, analizzata, discussa e supportata da tanti elementi presi in considerazione è stata una scelta ponderata, seria, prudenziale ed economica. Non sono convinto che le stesse richieste di serietà e responsabilità sottendessero alle innumerevoli affermazioni, agli slogan, ai messaggi lanciati dal Comitato Valle Virtuosa. Idee e conoscenze approssimative e volutamente finalizzate ad aumentare dubbi e sospetti verso l'operato dell'Amministrazione."
Per il Consigliere del PD, Raimondo Donzel, "il confronto che ci viene richiesto è di natura tecnico-scientifica, non è politico: credo che abbiamo il dovere di affrontarlo, senza fare retorica o evocare spettri. Riguardo poi ai tempi stretti delle decisioni, vorrei ricordare che di tempo l'Amministrazione regionale ne ha avuto, ed è la stessa Amministrazione che ha cambiato idea negli anni. Gridare quindi oggi all'emergenza non ci onora come classe politica, visto che l'emergenza se c'è è responsabilità dell'Amministrazione. Io credo che l'atteggiamento giusto e rispettoso dovrebbe essere quello di fermare l'aggiudicazione della gara in attesa del confronto."
Il Consigliere Salvatore Agostino (UV): "Noi dobbiamo trovare la soluzione più adeguata per la nostra regione e soprattutto per la salute dei cittadini e senza nessun interesse. Io vorrei chiedere agli 11.000 firmatari come sono state poste le domande, perché vorrei che su questo tema non si facesse del terrorismo psicologico."
Per il Consigliere di Alpe, Alberto Bertin, "sarebbe stato più utile confrontarsi prima con la popolazione, perché questo è un settore delicato per il quale la partecipazione attiva dei cittadini è fondamentale. La petizione è quindi molto importante perché mette in evidenza un interesse da parte della cittadinanza e potrebbe essere l'occasione per sperimentare un modo nuovo di fare politica, rispetto a quello delle decisioni calate dall'alto che sempre più deve essere accantonato." Il Consigliere ha quindi illustrato una risoluzione presentata dai gruppi Alpe e PD che oltre ad "accogliere positivamente la richiesta di un confronto tecnico-scientifico trasparente e paritario, invita la Giunta a non procedere all'aggiudicazione provvisoria dell'appalto, in attesa delle risultanze del confronto pubblico richiesto. Purtroppo pare che la maggioranza voglia limitarsi alla solita informazione verso la popolazione senza garantire un confronto scientifico paritario tra i diversi scenari. Seguendo le indicazioni della Giunta si rischia di travisare gli obiettivi della petizione, cioè un confronto serio per permettere a tutti - decisori e cittadini - di fare scelte consapevoli."
Il Presidente della terza Commissione, Dario Comé (SA), ha quindi illustrato la risoluzione presentata dai Consiglieri di maggioranza presenti in Commissione (Comé, Bieler, Prola, Tibaldi, Agostino), volta ad impegnare "la Giunta regionale a promuovere un confronto tra lo scenario di trattamento a freddo dei rifiuti (Tmb) e di quello a caldo (pirogassificazione). Riteniamo che questo incontro sia importante affinché vengano illustrati e definiti concretamente i diversi passaggi proposti: sia quelli previsti dall'Amministrazione regionale, sia quelli del Comitato Valle Virtuosa, che ha elencato una serie di affermazioni e di slogan che non sono suffragati da dati tecnico-scientifici e di difficile, se non impossibile, applicazione."
L'Assessore al territorio e ambiente, Manuela Zublena: "Lo scenario emerso oggi è sempre più ingarbugliato a causa delle numerose iniziative che sono state proposte con frenesia e sulle quali è difficile trovare un filo logico. Mi permetto di ricordare che questo Consiglio, a larghissima maggioranza, si era espresso a favore del pirogassificatore. A questa decisione, è seguito un lunghissimo silenzio, che forse serviva a qualcuno per attaccare l'attività del Governo regionale e il sistema di trattamento dei rifiuti era un boccone davvero ghiotto. Quattordici mesi dopo è arrivata la petizione, a qualche giorno dalla scadenza della presentazione delle domande per la gara d'appalto sul pirogassificatore. In spregio alla richiesta di un confronto firmata da 11.000 cittadini, i promotori hanno poi presentato una proposta di legge che individua già il sistema di trattamento dei rifiuti. La confusione creata è enorme perché lo scenario auspicato dagli 11.000 firmatari non è più quello previsto dalla proposta di legge, come sancito dal parere dei "tre saggi", che chiedono di tenere i rifiuti in Valle d'Aosta. Noi crediamo che le decisioni assunte a suo tempo dal Consiglio vadano nella giusta direzione per risolvere il ciclo del trattamento dei rifiuti in Valle, prestando la massima attenzione alla salute dei cittadini e alla tutela dell'ambiente. Siamo disponibili ad un confronto serio per dare una correttezza di informazioni di cui i cittadini sentono il bisogno su di un tema così sensibile."
Il Consigliere di Alpe, Roberto Louvin, ha spiegato le ragioni del voto contrario alla risoluzione proposta dalla maggioranza: "La decisione che assume la maggioranza è motivata dalle linee stesse che hanno animato questo dibattito: si propone un'impegnativa leggera, un generico confronto, quasi a volersi togliere un dente che duole, ma si disattende nella sostanza a quanto richiesto dalla petizione, soprattutto per quanto riguarda la richiesta di moratoria del bando di gara che noi invece riteniamo necessaria."
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha evidenziato che "la risoluzione proposta dalla minoranza è esattamente la stessa già respinta nel corso dello scorso Consiglio e su questo la nostra posizione è chiara. Oggi noi dobbiamo prendere atto di un fatto: l'intesa unanime al confronto espressa in Commissione è stata di fatto disattesa, perché oggi noi constatiamo che i gruppi di opposizione non sono disponibili al confronto sul pirogassificatore."
SC