Info Conseil

Communiqué n° 511 de 19 octobre 2011

Interpellanza su messa in sicurezza abitato sottostante il Mont de la Saxe

Adunanza del Consiglio regionale


La messa in sicurezza dell'abitato sottostante il Mont de la Saxe nel comune di Courmayeur è stata oggetto di un'interpellanza illustrata dal Consigliere Roberto Louvin (Alpe).

Il Consigliere Louvin ha sottolineato che "nei giorni scorsi, l'esecuzione dei lavori e messa in sicurezza sul Mont de la Saxe ha determinato enormi disagi nella popolazione locale, in particolare per le frazioni di Entrèves e La Palud, per la vita quotidiana e per lo svolgimento delle attività economiche. Le decisioni assunte in relazione alla viabilità alternativa hanno condotto a vivaci proteste. La vicenda ha messo a nudo un problema che sorge tutte le volte  che vi sono situazioni calamitose: la mancanza di comunicazione nel relazionarsi con gli interessati. La questione è ora in una fase di stallo. C'è una situazione di emergenza della sicurezza che ci preoccupa e riguarda la viabilità nel tratto autostradale compreso tra Courmayeur e Morgex. Vorremmo capire come sta intervenendo la Regione così come chiediamo di conoscere per intero lo scenario riguardo all'ultimazione dei lavori  di disgaggio."

Nella risposta, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha detto che "nell'ambito della preparazione dell'esecuzione dei lavori di disgaggio e messa in sicurezza del Mont di la Saxe, sono state affrontate con il Comune di Courmayeur, l'Anas, la Polizia Stradale e il Geie del Traforo del Monte Bianco anche tutte le problematiche concernenti la viabilità e la gestione della situazione determinata dalla necessità di chiudere la viabilità comunale alternativa alla strada statale 26, verificando tutte le possibili alternative viarie. Abbiamo individuato un percorso alternativo che è quello del collegamento autostradale con Morgex, utilizzando il passaggio di servizio che è solo per l'emergenza, che non è stato collaudato per il transito normale ma può essere solo consentito in maniera eccezionale. Riguardo al transito notturno, abbiamo sollecitato direttamente i vertici dell'Anas e ci auguriamo ci possa essere una risposta positiva al più presto. Riteniamo di aver svolto per tempo tutti i passi per attivare i meccanismi necessari ad affrontare l'emergenza."
"Per quanto riguarda i lavori - ha aggiunto Rollandin -, questi sono iniziati il 3 ottobre, e la parte alta del versante (tra i 1725 e i 1500 metri di quota) è stata già verificata e sono stati disgaggiati già qualche centinaio di metri cubi di rocce instabili. Questo intervento ha permesso di mettere a punto le modalità operative di realizzazione dei controlli e delle verifiche in parete. I massi rimossi sono nella maggior parte precipitati verso valle arrestando la loro caduta sulle diverse cenge. Una parte del materiale è stato intercettato dalle reti di protezione presenti sul versante o a protezione delle case e solo poche schegge hanno raggiunto aree immediatamente a valle della strada statale senza provocare danni, a parte il tetto dell'ex stabilimento Grivel. Nel corso dei primi giorni si è già provveduto a bonificare alcuni massi di grosse dimensioni. Da martedì sono operative tre squadre che stanno operando nella parte più bassa del versante ma anche più ricca di situazioni di instabilità. Questa settimana e la prossima sono quelle ritenute maggiormente critiche sia per la complessità delle situazioni di affrontare sia per i possibili potenziali danni. Allo stato attuale si confermano le previsioni iniziali di ultimazione dell'intervento entro fine novembre, se le condizioni meteo rimarranno stabili, con l'Anas che potrà valutare la riapertura in condizioni di sicurezza della Strada statale stessa. Ricordo inoltre che ogni venerdì viene fatto il punto con gli interessati. Per l'inizio di novembre, inoltre, i tecnici ritengono possibile ipotizzare anche un rientro di una parte degli evacuati e il ripristino della circolazione sulla viabilità comunale alternativa alla Strada statale 26."
Nella replica, il Consigliere Louvin ha detto che "siamo in un territorio difficile e il problema del Mont de la Saxe è improbabile che porti a avere una soluzione radicale e definitiva. Per la parte dell'intervento, ci sono tecnici che intervengono con competenza e seguiamo con partecipazione la conclusione di questi lavori. Rimane una zona grigia: una fastidiosa inazione dell'Anas e chiediamo al Presidente che si faccia forte della voce di questo Consiglio, che chiede un ammorbidimento dell'Anas riguardo al transito autostradale, rendendo praticabile e gratuito per 24 ore al giorno fino alla fine dei lavori in corso. Le risposte che stanno dando convincono poco: l'aumento di passaggi  che si è registrato non è segno di abusi, ma è un indice di problematicità. Gli operatori economici e le famiglie si muovono costantemente: chiediamo quindi che la tratta sia aperta anche nelle ore notturne e registriamo intanto la necessità di tenere alto il livello di comunicazione con i cittadini, diversamente da come ha fatto finora il Comune di Courmayeur con i suoi concittadini."