Info Conseil
Communiqué n° 505 de 16 octobre 2011
Scoprimento della targa in memoria del Comandante della Gendarmeria della Citta del Vaticano, Camillo Cibin
Oggi, domenica 16 ottobre 2011, a Les Combes d'Introd
Oggi, domenica 16 ottobre 2011, a Les Combes d'Introd, si è svolta la cerimonia di scoprimento della targa commemorativa in onore di Camillo Cibin, Comandante del Corpo della Gendarmeria dello Stato Città del Vaticano. Una data particolare perché ricorda l'elezione a Sommo Pontefice del Beato Giovanni Paolo II.
Dopo la celebrazione della santa Messa, officiata dal Vicario del Vescovo della Diocesi di Aosta, Don Franco Lovignana, nel giardino della chiesetta è stata scoperta la targa in memoria del Comandante Cibin che recita: "Servitore fedele e generoso di sei Pontefici, si è preso cura per 59 anni della loro sicurezza. Ammiratore di Les Combes, ha saputo coniugare le esigenze di protezione e di riservatezza di Beato Giovanni Paolo II e di Papa Benedetto XVI con il desiderio della comunità valdostana di far sentire la propria discreta e affettuosa vicinanza. Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta e il Comune di Introd con profonda stima e sincera gratitudine."
Alla cerimonia erano presenti, oltre al Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise, il Vicepresidente dell'Assemblea regionale, Albert Chatrian (Alpe), e i Consiglieri regionali Patrizia Morelli (Alpe) e Andrea Rosset (UV), oltre al Sindaco e all'ex Sindaco di Introd, Vittorio Anglesio e Osvaldo Naudin.
"La parola che più rappresenta il suo patrimonio morale è la fedeltà, ha affermato il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise, che comprende una serie di valori, di rinunce. Fedeltà alla sua famiglia, alla Chiesa, intesa come donazione assoluta alla causa, alla parola data e ai suoi uomini, che considerava un enorme capitale umano al servizio del Papa e della Chiesa. È stato un uomo di grande umanità: ci sono persone come Cibin che non muoiono mai e il suo nome rimarrà impresso nella storia della Chiesa e nei cuori di tutti quelli che lo hanno conosciuto e apprezzato."
Il Sindaco di Introd, Anglesio, dopo aver ripercorso le tappe della carriera del Comandante Cibin, ha sottolineato che "era persona dotata di una grande umanità e una grande cordialità, entrambe nascoste dietro il suo ruolo di Comandante." Ha, quindi, letto una nota inviata per l'occasione dall'Arcivescovo di Cracovia, Cardinale Stanislao Dziwisz, nella quale "il Commendatore Cibin ha sempre svolto il suo delicato e impegnativo servizio con grande e tanto apprezzata discrezione. Ha servito la Chiesa e il Papa con grande abnegazione e il suo ricordo vuol essere anche un riconoscimento all'uomo e al testimone fedele della sua identità cristiana."
Nato a Salgareda (Treviso) il 5 giugno 1926 e deceduto a Roma il 25 ottobre 2009, Camillo Cibin ha servito per 59 anni, e sotto sei Papi (Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI), l'istituzione rivolta a tutelare la sicurezza del Sommo Pontefice e della Santa Sede. È entrato in servizio effettivo nel Corpo della Gendarmeria Pontificia il 1° maggio 1947 come semplice gendarme e nel 1971 ne ha assunto l'incarico di responsabile, comandando la Gendarmeria dello Stato Città del Vaticano fino al 3 giugno 2006.
Il Comandante Cibin era presente in piazza San Pietro il 13 maggio 1981, quando Alì Agça attentò alla vita di Giovanni Paolo II. In quel momento drammatico, si lanciò al di là delle transenne per fermare l'attentatore, mentre l'auto con il Pontefice gravemente colpito era lanciata verso l'infermeria interna per il trasferimento nell'ambulanza. E sempre lui fu protagonista di un altro episodio, quando un prete fanatico, armato di coltello, attentò alla vita dello stesso Pontefice, durante la sua visita a Fatima nel 1982.
Ha accompagnato i Sommi Pontefici in 115 viaggi internazionali: 9 con Paolo VI, 104 con Giovanni Paolo II e 2 con Benedetto XVI. Ha seguito il Papa in 148 viaggi in Italia: 146 con Giovanni Paolo II e 2 con Benedetto XVI. È stato insignito delle più alte onorificenze pontificie e ha vegliato sui soggiorni estivi a Les Combes di Beato Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI.
PL
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Dopo la celebrazione della santa Messa, officiata dal Vicario del Vescovo della Diocesi di Aosta, Don Franco Lovignana, nel giardino della chiesetta è stata scoperta la targa in memoria del Comandante Cibin che recita: "Servitore fedele e generoso di sei Pontefici, si è preso cura per 59 anni della loro sicurezza. Ammiratore di Les Combes, ha saputo coniugare le esigenze di protezione e di riservatezza di Beato Giovanni Paolo II e di Papa Benedetto XVI con il desiderio della comunità valdostana di far sentire la propria discreta e affettuosa vicinanza. Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta e il Comune di Introd con profonda stima e sincera gratitudine."
Alla cerimonia erano presenti, oltre al Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise, il Vicepresidente dell'Assemblea regionale, Albert Chatrian (Alpe), e i Consiglieri regionali Patrizia Morelli (Alpe) e Andrea Rosset (UV), oltre al Sindaco e all'ex Sindaco di Introd, Vittorio Anglesio e Osvaldo Naudin.
"La parola che più rappresenta il suo patrimonio morale è la fedeltà, ha affermato il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise, che comprende una serie di valori, di rinunce. Fedeltà alla sua famiglia, alla Chiesa, intesa come donazione assoluta alla causa, alla parola data e ai suoi uomini, che considerava un enorme capitale umano al servizio del Papa e della Chiesa. È stato un uomo di grande umanità: ci sono persone come Cibin che non muoiono mai e il suo nome rimarrà impresso nella storia della Chiesa e nei cuori di tutti quelli che lo hanno conosciuto e apprezzato."
Il Sindaco di Introd, Anglesio, dopo aver ripercorso le tappe della carriera del Comandante Cibin, ha sottolineato che "era persona dotata di una grande umanità e una grande cordialità, entrambe nascoste dietro il suo ruolo di Comandante." Ha, quindi, letto una nota inviata per l'occasione dall'Arcivescovo di Cracovia, Cardinale Stanislao Dziwisz, nella quale "il Commendatore Cibin ha sempre svolto il suo delicato e impegnativo servizio con grande e tanto apprezzata discrezione. Ha servito la Chiesa e il Papa con grande abnegazione e il suo ricordo vuol essere anche un riconoscimento all'uomo e al testimone fedele della sua identità cristiana."
Nato a Salgareda (Treviso) il 5 giugno 1926 e deceduto a Roma il 25 ottobre 2009, Camillo Cibin ha servito per 59 anni, e sotto sei Papi (Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI), l'istituzione rivolta a tutelare la sicurezza del Sommo Pontefice e della Santa Sede. È entrato in servizio effettivo nel Corpo della Gendarmeria Pontificia il 1° maggio 1947 come semplice gendarme e nel 1971 ne ha assunto l'incarico di responsabile, comandando la Gendarmeria dello Stato Città del Vaticano fino al 3 giugno 2006.
Il Comandante Cibin era presente in piazza San Pietro il 13 maggio 1981, quando Alì Agça attentò alla vita di Giovanni Paolo II. In quel momento drammatico, si lanciò al di là delle transenne per fermare l'attentatore, mentre l'auto con il Pontefice gravemente colpito era lanciata verso l'infermeria interna per il trasferimento nell'ambulanza. E sempre lui fu protagonista di un altro episodio, quando un prete fanatico, armato di coltello, attentò alla vita dello stesso Pontefice, durante la sua visita a Fatima nel 1982.
Ha accompagnato i Sommi Pontefici in 115 viaggi internazionali: 9 con Paolo VI, 104 con Giovanni Paolo II e 2 con Benedetto XVI. Ha seguito il Papa in 148 viaggi in Italia: 146 con Giovanni Paolo II e 2 con Benedetto XVI. È stato insignito delle più alte onorificenze pontificie e ha vegliato sui soggiorni estivi a Les Combes di Beato Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI.
PL