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Communiqué n° 498 de 12 octobre 2011

Mario Calabresi e le sfide dell'informazione

In un incontro a Palazzo regionale, martedì 11 ottobre 2011

"La sfida dell'informazione: le prospettive della comunicazione nell'era della globalizzazione" è il tema analizzato nella serata di martedì 11 ottobre 2011 da un protagonista di primo piano dell'informazione, Mario Calabresi, direttore del quotidiano La Stampa, invitato dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta nell'ambito di un ciclo di conferenze dedicato a tematiche di grande attualità.

Calabresi, già caporedattore centrale di Repubblica e poi corrispondente da New York per lo stesso quotidiano, dal 2009 alla guida de La Stampa oltre che autore di diversi libri, ha alzato il velo sul cambiamento del mondo dell'informazione, raccontando in maniera chiara le tappe e gli avvenimenti del passato che hanno determinato il cambio di pensiero dei mass media e il loro modo di relazionarsi e fare informazione.

A introdurre l'incontro, il Presidente dell'Assemblea regionale, Alberto Cerise. "C'è una bella lotta in tempo di globalizzazione tra un' informazione globale e una informazione locale, oppure se si vuole il bombardamento di una serie di informazioni a ciclo continuo accanto ad un' informazione meno pressante e più tranquilla. Il Consiglio Valle ha voluto promuovere questa iniziativa per sentire da parte di un interlocutore privilegiato come il direttore de La Stampa come lui avverte questo tipo di realtà, in fondo per capire come raggiungere il cittadino e come raggiungerlo attraverso una comunicazione semplice, immediata, onesta e chiara."

E questo è stato un po' il filo conduttore che ha seguito Calabresi nel descrivere il mondo dell'informazione globalizzata. Dalle prime dirette televisive di 30 anni fa, alla conseguente grande audience, alla comprensione cinica che le disgrazie alzavano gli ascolti. La rottura dello schema dell'informazione classica, che un tempo scandiva momenti precisi della giornata, ha sancito una nuova epoca dove l'informazione e il trattenimento non vanno più a dormire, ma vengono proposte a flusso continuo. Oggi siamo di fronte ad un'informazione che è parte integrante del flusso vitale delle persone, ha raccontato il direttore de La Stampa, e si dice infatti che l'informazione è nell'aria: i-phone, cellulari, radio, tv, internet e molto altro ancora sono alla portata di tutti,  riempendo di informazioni il pubblico. L'effetto moltiplicatore dell'informazione crea però anche ansia: oggi le Torri gemelle e le 3 mila vittime fanno ancora parlare molto giornali e tv, a distanza di 10 anni. Le guerre civili del 1800 erano in grado di creare 20 mila vittima in un giorno. La differenza tra i due eventi, ha evidenziato Calabresi, sta tutta nell'immagine. Se le cose le vediamo esistono, senza immagine non è facile credere che una cosa sia accaduta, e soprattutto è difficile che l'evento rimanga nelle mente del pubblico.

Nel mondo della globalizzazione, per Calabresi, vi sono due tipi di informazione, con i quali i giornali devono confrontarsi. Quella appunto globale, in cui il cittadino vuole vedere cosa succede in ogni dove del pianeta, accanto ad un'informazione iper-locale, costruita intorno alla Regione, alla città o addirittura al quartiere di appartenenza. E sono proprio i quotidiani radicati sul territorio che tengono maggiormente, perché il cittadino ha la necessità di sapere quanto avviene sotto casa.

Le nuove tecnologie sono il mezzo che permette a entrambe queste forme di informazione di essere veicolate. Ma rispetto a Stati Uniti, India e altri Paesi europei, l'Italia è pronta a questo cambiamento? "Inizia ad esserci un mercato vero - risponde Mario Calabresi - perché noi abbiamo, tra le tavolette Kindle, I-Pad e gli abbonamenti on-line, tra i 6 e 7 mila abbonati, che iniziano ad rappresentare un numero consistente di persone che pagano. Certo siamo agli inizi, ma vediamo dei fenomeni di grande accelerazione: ad esempio, in Italia, arriveranno in inverno, verso Natale, gli Store su Internet nei quali si venderanno i libri digitali; negli Stati Uniti in questo momento il libro digitale è il 12% del mercato dei libri."

A chiudere la serata, un dibattito nel corso del quale Calabresi ha risposto alle diverse domande del pubblico. L'incontro rappresentava il quarto appuntamento di un articolato ciclo di conferenze, voluto dall'Assemblea regionale, per condividere argomenti di stretta attualità: le tre iniziative precedenti hanno infatti toccato i settori del sistema creditizio in Italia, della difficile esperienza dei medici impegnati nelle zone di guerra e dell'ingresso della Turchia nell'Unione europea.


SC

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