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Communiqué n° 495 de 10 octobre 2011

"La Vallée d'Aoste sur la scène": l'arte della cartografia storica al Museo archeologico regionale

La mostra sarà aperta fino al 7 gennaio 2012


La Valle d'Aosta non è mai stata facile da mappare. Terra montuosa, aspra, difficilmente accessibile, ha sempre rappresentato una sfida per i cartografi di casa Savoia, incaricati di trasferire su carta o tela la complessità del territorio valdostano. Nell'ambito delle iniziative per il centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia, presso il Museo archeologico regionale, è stata allestita "La Vallée d'Aoste sur la scène. Cartografia e arte del governo, 1680-1860", una mostra che raccoglie le carte e le mappe antiche che illustrano il territorio regionale. L'esposizione ha avuto l'onore di essere visitata in anteprima da un ospite illustre, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Successivamente si è svolta l'inaugurazione per il grande pubblico, alla presenza delle autorità regionali.

"Si tratta di una mostra di grande valore artistico e culturale - ha detto il Presidente della Regione, Augusto Rollandin - e, al di là del valore in sé, merita un approfondimento per quello che ci dice riguardo all'interesse dei Sabaudi ad avere una cartografia del genere. Aveva un valore economico importante, perché nella gestione del territorio, per meglio preservare i beni per la popolazione, era importante capire quali erano i boschi, quale era l'estensione dei fiumi e soprattutto delle miniere. La gestione coordinata di queste tre ricchezze fondamentali, allora come oggi, sotto punti di vista diversi ci fa capire come già avevano capito l'importanza di avere una visione d'insieme per governare il territorio. Questo per noi è un messaggio prezioso che deve diventare oggetto di riflessione, perché ancora oggi la montagna deve essere gestita sotto il profilo ambientale, sotto il profilo di una economia che porti ad un graduale utilizzo delle foreste come delle acque, in modo da mantenere questo bene e da utilizzarlo al meglio per la popolazione."

Il progetto è frutto della collaborazione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, della Presidenza della Regione e dell'Assessorato regionale dell'istruzione e cultura con l'Archivio di Stato di Torino. La rassegna è suddivisa in più aree tematiche, a ciascuna delle quali è dedicata una sala: dalle acque alle miniere, dalla difesa ai confini, diversi aspetti del territorio valdostano vengono messi in luce attraverso la loro rappresentazione bidimensionale. Attraverso video esplicativi e proiezioni il visitatore viene inoltre accompagnato nella comprensione dei documenti e dei temi illustrati.

"L'accurato allestimento della mostra - ha commentato il Vicepresidente dell'Assemblea regionale, André Lanièce - ha permesso anche di confrontare la cartografia storica con quella attuale, grazie anche all'utilizzo di metodologie multimediali che hanno fatto da supporto e hanno permesso di evidenziare le differenze. In queste sale possiamo allora scoprire una Valle d'Aosta diversa, rappresentata in opere che non sono semplicemente carte geografiche e topografiche, ma veri e propri oggetti d'arte data la sapienza con cui sono state realizzate. La visita a questa mostra si tradurrà senza ombra di dubbio in uno straordinario viaggio nella storia e nell'arte."

Ad aprire il percorso della mostra sono due opere di grande fama e pregio: si tratta della Carta generale degli stati di Sua Altezza Reale, di Tomaso Borgonio, del 1680, e della sua versione del 1772, riveduta da Giacomo Stagnone. Fino all'Ottocento, e per più di un secolo, queste due carte rappresentarono un punto di riferimento indispensabile per la conoscenza e l'amministrazione del territorio valdostano. Il percorso espositivo, frutto dell'opera di un comitato scientifico di alto profilo, eccelle dal punto di vista dei contenuti, ed inoltre è accessibile a tutti. 

"Oggi, attraverso questa apertura al grand public, regaliamo ai valdostani e ai turisti presenti un percorso di visita per conoscere il territorio valdostano attraverso le cartografie della storia che ne hanno reso la dignità e soprattutto l'amministrazione - ha evidenziato l'Assessore regionale all'istruzione e cultura, Laurent Viérin -. Attraverso questo percorso comunichiamo dei concetti dal punto di vista storiografico ma anche artistico e di cartografia della storia della Valle d'Aosta e della conoscenza del nostro territorio, restituendoli alle generazioni odierne e soprattutto con un messaggio di comprensione e di accessibilità, sapendo che la conoscenza del passato, la presa di coscienza del presente fanno sì che si possa essere consapevoli del futuro della nostra comunità."

SC