Info Conseil

Communiqué n° 487 de 4 octobre 2011

Respinta risoluzione sul disegno di legge in materia di intercettazioni telefoniche

Adunanza del Consiglio regionale


A conclusione dei lavori, l'Assemblea ha respinto, con 8 voti favorevoli (Alpe e PD) e 23 astenuti,  una risoluzione, depositata in Aula dal gruppo Alpe, in merito all'esame in sede parlamentare del disegno di legge in materia di intercettazioni telefoniche.

La risoluzione è stata illustrata dal Consigliere Roberto Louvin: "l'iter di discussione della proposta normativa in argomento, meglio nota come 'legge bavaglio', ha subito un'accelerazione in sede parlamentare. Vi sono state tante e vivaci proteste, sia nell'opinione pubblica, sia tra gli operatori della giustizia e dell'informazione, indipendentemente dallo schieramento politico, denunciando una grave violazione al diritto a informare e alla libertà d'indagare utilizzando strumenti che si rivelano utili nella ricerca della verità. Proponiamo questa risoluzione perché quest'Aula esprima una posizione sulla necessità di strumenti efficaci di indagine e a difesa del principio di libertà di stampa espresso dall'articolo 21 della nostra Costituzione. La Presidenza del Consiglio può sostenere azioni immediate di informazione sui contenuti nefasti di questo disegno di legge e noi vogliamo invitare i Parlamentari della Valle d'Aosta a opporsi con forza all'inaccettabile violazione di diritti fondamentali per la nostra democrazia insiti nel provvedimento in questione."

Nella discussione generale, sono intervenuti i Consiglieri Lattanzi (PdL), La Torre (FA), Donzel (PD) e Caveri (UV).

Per il Capogruppo del PdL Massimo Lattanzi, "su questo argomento il rilievo politico è immediato. I cittadini hanno capito che questi sono metodi eversivi, atti a dopare il sistema e il confronto democratico, a sovvertire il pensiero dei cittadini e magari anche il voto. Non ci piace da liberali immaginare una legge che impedisca la pubblicazione di notizie, ma il sistema è degenerato, per cui bisogna rispondere con restrizioni. Chi detiene il potere della comunicazione non detiene il potere di comunicare, e gli italiani lo sanno, non facendosi condizionare. I media sono manipolati, e auspico di non vedere più comunicazioni  private sui giornali senza nessun rilievo penale ma finalizzate a un pesante discredito politico."

Il capogruppo di Fédération Autonomiste Leonardo La Torre ha annunciato il voto di astensione, precisando:  "avrei voluto votare contro la risoluzione, perché in un paese civile ci deve essere un'equità tra accusa e difesa che deve passare per l'applicazione del diritto e l'uso corretto delle intercettazioni senza abusi. Oggi i diritti sono violati, e sui giornali si ripetono le fughe di notizie a vantaggio di qualcuno."

Il Consigliere Raimondo Donzel (PD) ha affermato: "in Commissione Giustizia alla Camera si è votato un documento, in Parlamento è stato però inserito a sorpresa con un colpo di mano il cosiddetto emendamento Costa, perché l'obiettivo è far sparire tutte le intercettazioni dai giornali che infastidiscono il Capo del governo. Si tratta della non pubblicazione anche di fatti sostanzialmente pubblici per salvaguardare certi personaggi. C'è bisogno ai aria pulita in politica, e di una stampa libera che denunci le nefandezze di cui ricopre ruoli istituzionali."

Secondo il Consigliere Luciano Caveri (UV), " incombe su tutti il rischio di una gogna mediatica cui si contrappone il ragionevole esercizio della libertà di stampa. Ma in questo Paese è difficile ragionare, visto che ci sono due estremismi: da una parte c'è il rischio di un bavaglio ad personam, che innesca un fenomeno di censura per un contingente problema di qualcuno; dall'altra esiste una posizione di chi dice tutto deve essere pubblicabile. Ritengo possa sussistere una posizione mediana, come accade nelle grandi democrazie occidentali. Riguardo a questa risoluzione, evidenzio che va salvaguardato il ruolo dei Parlamentari valdostani e che il voto di astensione, attendendo cosa accadrà in Parlamento, sia segnale di buon senso."

Il Consiglio regionale si riunirà nuovamente mercoledì 19 e giovedì 20 ottobre 2011.


MM