Info Conseil

Communiqué n° 480 de 4 octobre 2011

Interpellanza su servizio vaccinazione USL

Adunanza del Consiglio regionale


La riorganizzazione del servizio di vaccinazione dell'USL è stata al centro di un'interpellanza presentata dal Consigliere Giuseppe Cerise (Alpe).

Nell'illustrare l'iniziativa, il Consigliere Cerise ha detto che "in virtù delle informazioni assunte si può asserire che il servizio di vaccinazioni pediatriche rappresenta uno dei fiori all'occhiello della sanità valdostana in quanto tutti i minori residenti in Valle vengono regolarmente convocati nei consultori e negli anni si sono ottenute ottime coperture vaccinali in linea con gli obiettivi aziendali e nazionali collocando la Valle d'Aosta tra le regioni italiane con più ampia copertura. Negli ultimi anni l'USL ha investito notevoli risorse finanziarie per rendere a norma le sedi vaccinali con l'acquisto di attrezzature e materiali atti ad assicurare all'utenza un servizio di qualità. Siamo venuti a conoscenza che l'Assessore, su proposta di un Sindacato di categoria ha deciso, senza nemmeno come atto di garbo consultare le figure professionali che sino a oggi hanno assicurato l'eccellenza di questo servizio, di utilizzare dei fondi per riorganizzare lo stesso prevedendo la possibilità che i pediatri di libera scelta si occupino di questa attività con relativa remunerazione. Riteniamo questa opzione onerosa per l'Amministrazione e non giustificata da esigenze funzionali, dunque in palese contrasto con la linea di rigore imposta per il contenimento della spesa pubblica. Vorremmo avere chiarimenti in merito."

Nella risposta, l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, ha dichiarato che "vi sono alcune inesattezze nell'esposizione. Non abbiamo assolutamente modificato l'organizzazione delle vaccinazioni pediatriche. Con il nuovo accordo sancito a livello regionale - dopo una trattativa con le Organizzazioni sindacali dei pediatri di libera scelta -, abbiamo confermato un modello di organizzazione, che ha nella sanità pubblica il suo punto di riferimento e che, secondo una decisione assunta nel 2002, prevede anche la possibilità di usufruire dei pediatri di libera scelta per poter potenziare le vaccinazioni previste dalla normativa al fine di raggiungere una percentuale sempre più alta di bambini vaccinati.  Tengo poi a precisare che l'accordo stipulato con tutte le Organizzazioni sindacali di categoria consente di pianificare campagne vaccinali per particolari casi - contro il virus H1N1 per esempio - con l'obiettivo specifico di toccare tutta la popolazione. Riguardo ai costi, il vaccino singolo dai pediatri di libera scelta costa all'Amministrazione 18 euro, cifra invariata dal 2002. Sottolineo infine che questa iniziativa segue le indicazioni dei contratti nazionali e in questo senso tengo a richiamare una lettera del settembre 2011 del rappresentante nazionale dei pediatri di libera scelta che conferma come questa opzione sia condivisa e attivata in tutte le regioni d'Italia."

Nella replica, il Consigliere Cerise si è detto insoddisfatto della risposta: "se tutti decidessero di fare ricorso ai pediatri di libera scelta per le vaccinazioni pediatriche, il costo comincerebbe a incidere pesantemente sul sistema sanitario regionale ed evidentemente la sanità pubblica rischierebbe di trasformarsi in sanità privata."


SC