Info Conseil
Communiqué n° 457 de 21 septembre 2011
INTERPELLANZA ASSISTENZA SANITARIA DETENUTI
Adunanza del Consiglio regionale
La Consigliera Carmela Fontana (PD), capogruppo del Partito Democratico, ha illustrato un'interpellanza relativa agli interventi per il miglioramento dell'assistenza sanitaria dei detenuti della casa circondariale di Brissogne.
La Consigliera ha fatto riferimento al fatto che "negli ultimi mesi si sono moltiplicati i casi di aggressione ad agenti di custodia all'interno della casa circondariale di Brissogne e tali episodi di violenza non fanno che confermare in maniera eclatante una situazione grave all'interno del carcere valdostano per ciò che concerne non solo la sicurezza dei lavoratori, ma anche il sovraffollamento e l'accesso alle cure mediche da parte dei detenuti." Ha quindi sottolineato che "il Governo ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale la legge regionale sulla disciplina dell'esercizio delle funzioni in materia di medicina e sanità penitenziaria."
Ha quindi voluto sapere "quale sia l'attuale situazione della casa circondariale di Brissogne sotto l'aspetto del sovraffollamento di detenuti rispetto alla capienza massima prevista e per quanto concerne la sicurezza del personale preposto alla custodia dei detenuti; come intenda intervenire per migliorare le condizioni di salute e dell'accesso alle cure mediche da parte dei detenuti, in attesa di conoscere il pronunciamento della Corte costituzionale sulla legge regionale n. 11/2011."
Nella risposta, l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, ha dichiarato che "occorre precisare che riguardo alle competenze e responsabilità dell'Amministrazione regionale queste spettano al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del Ministero della giustizia e pertanto le possibilità di intervento sono limitate. Rispetto agli episodi ricordati, fortunatamente i casi sono molto ben isolati, ma si condivide la preoccupazione che la custodia deve essere tutelata al massimo. Il problema del sovraffollamento non sfugge neppure alla realtà valdostana ed è già stato sollevato dalla Regione e affrontato con la direzione del carcere di Brissogne. Sottolineo però che il sovraffollamento nel nostro caso è in linea o forse è addirittura sotto la media nazionale. In attesa di una risposta alle nostre controdeduzioni circa l'impugnativa della legge da parte del Governo, la Regione, nell'ambito delle proprie competenze, ha da tempo attivato tutti gli interventi che rientravano nelle proprie possibilità."
"Per quanto riguarda l'organizzazione regionale - ha proseguito l'Assessore - sono state individuate le funzioni di coordinamento per la sanità penitenziaria tra le competenze assegnate al Servizio dipendenze patologiche, salute mentale e promozione della salute e per gli utenti specifici, al Servizio famiglia e politiche giovanili. Per l'assistenza penitenziaria da parte dell'Azienda USL è in corso di redazione un documento di indirizzo delle linee operative-applicative degli interventi di sanità penitenziaria. Inoltre, si è già badato a verificare la disponibilità di locali e di idonee attrezzature all'interno della casa circondariale per la nuova attività sanitaria e di ambulatorio. Attendiamo solo gli sviluppi dell'impugnativa con il Governo e poi potremo intervenire."
La Consigliera Fontana ha replicato che "il problema però rimane nel caso in cui la legge impugnata non verrà sbloccata subito. La problematica più urgente, pertanto, è quella dell'accesso alle cure per i detenuti e di avere a disposizione delle medicine. Si potrebbe intervenire come Amministrazione regionale per migliorare la situazione in merito alle cure per i detenuti in attesa di regolare la situazione."
SC