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Communiqué n° 404 de 27 juillet 2011
APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE A SOSTEGNO DEGLI ADERENTI AI CONFIDI
Adunanza del Consiglio regionale
L'Assemblea regionale ha discusso il disegno di legge recante disposizioni in materia di contributi a sostegno delle imprese e dei liberi professionisti aderenti ai Consorzi Garanzia Fidi e ai Consorzi Confidi della Regione autonoma Valle d'Aosta (abrogazione della legge regionale n. 75/1990). Il testo, che si compone di nove articoli, è stato approvato con 26 voti a favore e 7 astenuti (Alpe e PD).
"La nuova proposta legislativa introduce importante novità per quel che è delle modalità di determinazione dei contributi, i soggetti titolati alla retrocessione dei contributi e le modalità di erogazione degli stessi con l'obiettivo di rendere più efficace e produttivo l'intervento della Regione - ha detto il Capogruppo di Stella Alpina, Francesco Salzone, relatore del provvedimento -. Il disegno di legge si sviluppa in un quadro normativo generale, influenzato dalle novità introdotte dagli accordi internazionali conosciuti come Basilea 2. In particolare, a seguito della grave crisi finanziaria, è evidente l'insufficienza patrimoniale delle banche ed è in fase di studio un nuovo accordo, Basilea 3, che mira a rendere il sistema finanziario più stabile. Nella prospettiva di Basilea 3 anche i Confidi saranno tenuti a rafforzare la propria dotazione di capitale per compensare nuovi rischi. Il disegno di legge prevede, pertanto, che gli unici soggetti abilitati a concedere i contributi saranno i Confidi iscritti all'albo 106. Con questa nuova normativa si è dato corso a una razionalizzazione del sistema, consentendo alla struttura imprenditoriale di operare in termini di semplificazione e omogeneizzazione a favore degli operatori del settore."
Il Capogruppo del Popolo della Libertà, Massimo Lattanzi, ha rimarcato "il ruolo attivo e propositivo della Regione a sostegno delle attività produttive e dei posti di lavoro, ma questo suo ruolo deve essere più giusto e più etico e con questo disegno di legge mettiamo in evidenza tre aspetti fondamentali: l'utilizzo del denaro pubblico ha bisogno di correttezza ed efficienza al fine di essere indirizzato effettivamente dove deve andare, la gestione va sburocratizzata, le garanzie pubbliche devono essere trasparenti e non essere succubi di un sistema bancario. Siamo convinti che con questo provvedimento daremo le risposte necessarie alle nostre imprese."
Il Consigliere Raimondo Donzel (PD) ha affermato che "su questo percorso hanno influito leggi internazionali che rendono necessarie queste aggregazioni al fine di dare solidità al sistema. Abbiamo qualche dubbio sulle conseguenze che questo provvedimento può avere. Ritengo che in questo momento le banche siano un vero e proprio ostacolo allo sviluppo e non credo che con questo provvedimento i consorzi possano avere un peso maggiore nei confronti della banche che non rispondono più a logiche territoriali. A meno che si riesca a sostenere i Confidi, per il tramite della Regione, nella mediazione con i vari istituti di credito. Rimane, poi, qualche perplessità sul fatto che non si è riusciti nell'operazione di un'aggregazione di tutti i soggetti."
Il Consigliere Alberto Bertin (Alpe) ha puntualizzato: "l'intervento legislativo persegue gli obiettivi di Basilea 2, e questo non che può essere visto positivamente. Da parte delle Confidi sono state evidenziate preoccupazioni per quanto riguarda la fase transitoria e i regressi con i contratti già stipulati. Soprattutto per le aziende più deboli e per le micro imprese rischiamo di avere effetti negativi sul sistema produttivo locale. Questo ci fa preoccupare sull'efficacia di quest'iniziativa legislativa. Già sappiamo che non si raggiungerà l'obiettivo della Confidi unica, ed è positivo perché il mercato dà possibilità di scelta. Dal punto di vista generale non ci sarà un risparmio di risorse regionali, si spera che si produca una maggiore efficienza dell'esborso regionale, auspicando una diminuzione dell'interesse pagato dalle aziende."
Per l'Assessore alle finanze, Claudio Lavoyer, "questi interventi vanno a rafforzare il sistema delle garanzie e a modernizzare un meccanismo che farà sì che il soggetto che va a chiedere un finanziamento alle banche avrà un costo del denaro notevolmente inferiore e, di conseguenza, anche la Regione potrà risparmiare delle risorse. Meno soggetti ci sono a contrattare con gli Istituti di credito e maggiore è la loro forza e questo è un dato oggettivo. Lo scopo di questo provvedimento è proprio quello di sostenere le imprese, facendo loro ottenere delle convenzioni maggiormente favorevoli."
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha evidenziato che "la concorrenza è fatta sul miglior prezzo, non sull'esistenza di più Confidi, che, anzi, è causa di debolezza, così come dimostrato dalla Regione Liguria che è pervenuta ad un'unica Confidi. Questo disegno di legge va nella logica di semplificare, ridurre i costi per l'Amministrazione e agevolare gli interventi per le imprese. Con questo tipo di impostazione si raggiungono tutti questi obiettivi."
SC