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Communiqué n° 376 de 14 juillet 2011

RESPINTA UNA MOZIONE SU ESAME CONSEGUENZE MANOVRA ECONOMICA DELLO STATO

Adunanza del Consiglio regionale


In conclusione dei lavori dell'adunanza, il Consiglio ha respinto, con 21 voti di astensione e 8 a favore (Alpe e PD), una mozione riguardante l'esame delle conseguenze della manovra economica sulle finanze e sui servizi della Regione, proposta dal gruppo Alpe.

Nell'illustrare la mozione, il Consigliere Roberto Louvin ha sottolineato: "questa è una manovra con pesanti ricadute per i cittadini, per gli Enti locali, per la sanità e i servizi. Ci trova in disaccordo per la sua impostazione, per l'orientamento favorevole alle privatizzazioni, alle concessioni autostradali e ai trafori, per cui le misure si sono allentate dimostrando il peso che determinate organizzazioni economiche hanno nelle decisioni politiche. Stigmatizziamo come il Governo faccia pagare due volte le Regioni a Statuto speciale come la nostra, che già hanno 'dato' con il federalismo fiscale. Questa manovra ha messo il peso maggiore sulle Regioni e sulla comunità valdostana si scaricheranno gravi negatività. Di fronte a questa situazione avevamo auspicato una condivisione: così non è stato e ce ne rammarichiamo. C'è stato invece un grave vuoto politico. Neanche in maggioranza, a quanto si è visto, si è discusso molto. Facciamo in modo che in tempi come questi ci sia solidarietà, che ognuno faccia la sua parte su questioni fondamentali. Il Presidente della Regione ha già anticipato che ci saranno altre prove come queste. Se è così, dovremo affrontarle in modo diverso."

L'iniziativa intendeva esprimere "la propria disapprovazione per una politica finanziaria statale decisa soltanto per massimizzare vantaggi politici di parte, definita esclusivamente attraverso un negoziato interno al governo e infine imposta alle regioni e agli enti locali in spregio ad ogni logica di tipo federale cui deve invece ispirarsi il governo della finanza pubblica, sulla base dell'art. 129 della Costituzione" e impegnare "il Presidente della Regione a illustrare con urgenza alla competente commissione consiliare i contenuti della manovra e il suo impatto sulle finanze e sui servizi della Regione e degli enti locali della Valle d'Aosta, per la predisposizione di possibili proposte emendative rispetto al testo varato dal Governo."

Nella discussione generale, sono intervenuti i Consiglieri Fontana, Donzel, il Presidente della Regione e, per la replica, il Consigliere Louvin.

La Capogruppo del Partito Democratico, Carmela Fontana, ha affermato che "la manovra approvata dal Governo colpisce le famiglie, interviene sulle spese sanitarie e scolastiche, introduce i ticket sanitari. E non conosciamo ancora le ripercussioni che avrà per la nostra regione. Esprimiamo tutta la nostra indignazione per questa manovra."

Il Consigliere Raimondo Donzel (PD), ha affermato che "mentre noi qui si scriveva in tutta segretezza qualche emendamento da far glissare a Roma che poi si trasformava in un nulla di fatto, ho apprezzato il Sindaco di Milano che sta coinvolgendo molti suoi colleghi delle città del nord, perché sono indispensabili interventi che contrastino i tagli imposti dalla manovra. Una manovra iniqua che mette in ginocchio gli enti locali, che colpisce il ceto medio. Il Consiglio regionale non vuole parlare su questo tema: chi voce dà ai cittadini valdostani su queste questioni? E' sufficiente l'astensione di Fosson in Senato a rappresentare i cittadini valdostani? Francamente ci saremmo aspettati qualcosa di più."

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin: "Questa manovra è stata preparata in funzione di allarmi europei che erano già piuttosto consistenti e che hanno imposto un'accelerazione nella sua approvazione. Ricordo che non ho mai fatto mancare la mia collaborazione nei momenti importanti di concertazione, ma, in questo momento, le possibilità sostanziali non portavano a presentare degli emendamenti di peso, se non quei pochi che sono stati proposti in Senato. Certo potevamo aprire una discussione in più a livello locale, ma voglio ricordare che in occasione delle riunioni della Conferenza delle Regioni, tra le Speciali vengono concordati emendamenti comuni, come in questo caso. Non possiamo fare finta di niente anche se siamo in Valle d'Aosta, perché il sistema europeo ci impone determinate regole. Io credo che in questo momento, la mozione del gruppo Alpe possa essere ritirata perché il discorso di fondo è a livello di dibattito parlamentare e la realtà è quella che conosciamo. Vi invitiamo quindi a ritirarla, altrimenti ci asterremo."

Per il Consigliere Roberto Louvin "questa era l'occasione per esprimere posizioni politiche sulla manovra e sulle sue conseguenze per la Valle. E' vergognoso e scandaloso che su temi come questo, fondamentali per la nostra comunità regionale, ci sia il silenzio in Consiglio. Intorno al Presidente della Regione c'è un vuoto politico: con questa richiesta di non parlare, il Presidente certifica l'inutilità di questa Assemblea, la nostra non è una bandierina per indicare che c'è ancora qualcuno che pensa e parla in Valle d'Aosta su temi come questi, senza affidarsi all'Amministratore unico della Valle."

Il Consiglio tornerà a riunirsi, prima della pausa estiva, mercoledì 27, giovedì 28 e venerdì 30 luglio.

SC