Info Conseil

Communiqué n° 363 de 13 juillet 2011

INTERROGAZIONE SUL COMMISSARIAMENTO DI AGEA

Adunanza del Consiglio regionale


Il Vicepresidente del Consiglio Valle, Albert Chatrian (Alpe), con un'interrogazione ha chiesto notizie circa le conseguenze del commissariamento di Agea.

Nell'iniziativa, è sottolineato che "il  23 giugno 2011 il Presidente del Consiglio dei Ministri ha sciolto gli organi statutari dell'AGEA, commissariandola. La nostra Regione ha istituito nel 2007 l'Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura, cui sono state attribuite le funzioni di organismo pagatore regionale, per consentire una migliore efficienza del sistema con vantaggi per gli agricoltori, anche dal punto di vista dell'accelerazione delle procedure di pagamento."

Il Vicepresidente Chatrian ha, quindi, voluto sapere dall'Assessore all'agricoltura "se è al corrente delle reali motivazioni che hanno portato al commissariamento di AGEA; se le strutture competenti e AREA VdA abbiano valutato le possibili ricadute negative e gli ulteriori ritardi che potranno derivare dal commissariamento di AGEA alle procedure di erogazione degli aiuti ai nostri agricoltori e quali provvedimenti abbiano adottato; se sia stato valutato il rischio connesso alle Regioni che non hanno istituito un proprio organismo pagatore, di essere in un prossimo futuro chiamate a sostenere economicamente AGEA per ovviare ai tagli apportati dal Ministero al finanziamento dell'Agenzia, passato dai 215 milioni di euro del 2008 ai 121 del 2011."

Nella risposta, l'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Giuseppe Isabellon, ha detto che "per quello che riguarda le motivazioni, mi attengo a quelle ufficiali addotte dal decreto del Presidente del Consiglio sulla mancata nomina del Direttore generale: tale figura è stata recentemente prevista da una modifica statutaria finalizzata ad aumentare l'efficienza dell'Agenzia. Visto che l'Italia ha scongiurato il disimpegno automatico delle misure previste dai 21 Piani di sviluppo rurale in vigore, ritengo che le inefficienze si riferiscano al primo pilastro, cioè alle misure di sostegno al mercato agricolo. In relazione alle possibili conseguenze, posso escludere nuovi ritardi derivanti dall'attuale situazione, in quanto sono stati revocati gli organi statutari e non quelli operativi, che agiscono in forte sintonia con AREA VdA. La tabella di marcia è in fase di avanzata attuazione e le strutture sono attente affinché i programmi vengano rispettati. Sul terzo punto, escludo che esistano rischi: tale eventualità non potrà verificarsi perché AGEA non è rivolta solo all'erogazione degli aiuti relativi al secondo pilastro (ossia lo sviluppo rurale), ma soprattutto alle misure di sostegno al mercato del primo pilastro. Né i fondi di rotazione che finanziano i vari PSR né il funzionamento di AGEA potranno essere messi in dubbio."

Nella replica, il Vicepresidente Chatrian ha evidenziato: "abbiamo voluto presentare questa iniziativa per conoscere la situazione, soprattutto per le eventuali ripercussioni sull'operatività dell'AGEA. Neanche un mese fa nella Commissione del Senato si sono esplicitate grandi preoccupazioni soprattutto sul prosieguo dei lavori, in quanto il Governo nazionale ha fatto tagli orizzontali devastanti, che rischiano di compromettere definitivamente il funzionamento di AGEA, anche perché l'AREA VdA dovrà ancora dipendere dalle scelte operate a livello nazionale, dato che la volontà politica non vuole far riconoscere l'AREA quale organismo pagatore. L'Assessore oggi ci tranquillizza, ma gli chiediamo di vigilare con attenzione su tali questioni visti i tagli effettuati dal Governo, provvedendo poi nei prossimi mesi a portare definitivamente a regime gli aiuti che ancora oggi non lo sono."

SC