Info Conseil
Communiqué n° 359 de 12 juillet 2011
CORDOGLIO DELLA CONSULTA REGIONALE PER LE PARI OPPORTUNITÀ PER LA SCOMPARSA DELLA GIUDICE COSTITUZIONALE MARIA RITA SAULLE
La Consulta regionale per le pari opportunità della Valle d'Aosta si unisce al cordoglio delle autorità nazionali e internazionali per la morte della Giudice costituzionale Maria Rita Saulle, una delle donne che nella loro vita hanno saputo senza clamore, ma con l'impegno e la costanza, piegare ogni pregiudizio di genere. Donna conosciuta per la sua umanità e la sua dolcezza, sapeva anche essere determinata e più volte fu definita "donna d'acciaio".
La Consulta regionale per le pari opportunità ricorda che Maria Rita Saulle si è laureata nel 1958 con 110 e lode alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Roma, e subito dopo la laurea ha iniziato la carriera universitaria, prima come ricercatrice di diritto internazionale, poi come docente, tenendo corsi di diritto internazionale e della comunità europea nelle principali Università italiane e all'estero. Come persona di alta preparazione ed impegno ha rappresentato l'Italia in seno all'ONU e all'UNESCO, impegnandosi per la difesa dei diritti fondamentali delle persone, contribuendo fra l'altro alla redazione della "Convenzione delle Nazioni Unite per le pari opportunità dei disabili" e contribuendo alla realizzazione della "Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti del bambino" e alla realizzazione del "Codice donna". Nel 2005 è stata chiamata a fare parte della Corte Costituzionale dove con la sua preparazione, ma anche umanità, ha saputo dare il suo valido contributo. E' morta a Roma il 7 luglio 2011, dopo lunga malattia.
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La Consulta regionale per le pari opportunità ricorda che Maria Rita Saulle si è laureata nel 1958 con 110 e lode alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Roma, e subito dopo la laurea ha iniziato la carriera universitaria, prima come ricercatrice di diritto internazionale, poi come docente, tenendo corsi di diritto internazionale e della comunità europea nelle principali Università italiane e all'estero. Come persona di alta preparazione ed impegno ha rappresentato l'Italia in seno all'ONU e all'UNESCO, impegnandosi per la difesa dei diritti fondamentali delle persone, contribuendo fra l'altro alla redazione della "Convenzione delle Nazioni Unite per le pari opportunità dei disabili" e contribuendo alla realizzazione della "Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti del bambino" e alla realizzazione del "Codice donna". Nel 2005 è stata chiamata a fare parte della Corte Costituzionale dove con la sua preparazione, ma anche umanità, ha saputo dare il suo valido contributo. E' morta a Roma il 7 luglio 2011, dopo lunga malattia.