Info Conseil
Communiqué n° 341 de 27 juin 2011
LA TURCHIA E L'ADESIONE ALL'UNIONE EUROPEA
Nel corso della conferenza tenuta venerdì 24 giugno 2011
Per il Vicepresidente del Consiglio Valle, Albert Chatrian, che ha introdotto la serata, "il tema è sicuramente importante, interessa lo Stato italiano e in particolare tutta la Comunità europea, ma non solo. Il dibattito e il confronto hanno riguardato anche il laicismo da una parte, dall'altra parte l'eventuale entrata della Turchia nell'Unione europea. L'obiettivo è quello di aprire un dibattito, entrare nel dettaglio e affrontare tutta una serie di tematiche importanti che investono l'intero sistema internazionale."
L'adesione della Turchia all'Unione Europea è incoraggiata da alcuni governi e osteggiata da altri. La stessa opinione pubblica, sia in Turchia che in Europa, non è concorde. Molta perplessità desta il fatto che la Turchia, se entrasse nella UE, sarebbe l'unica enclave islamica in un'Europa a maggioranza cristiana e fondamentalmente laica. E' una lettura che non convince il professor Öktem, autore di libri, articoli e saggi storici sui diritti dell'uomo e sul diritto internazionale, impegnato attivamente nel dialogo interreligioso. La costituzione turca, ha chiarito durante l'incontro, è laica.
Il Professore Öktem ha affermato che "l'argomento per il quale la Turchia non può entrare nell'Unione Europea perché è un Paese musulmano è un falso dibattito. Prima di tutto la maggioranza della popolazione dell'Unione Europea è sì cristiana, ma il cristianesimo scandinavo svedese non è quello dell'ortodossia greca e il cattolicesimo della Spagna non è quello dell'Irlanda o della Polonia. L'argomento più importante resta quello economico e demografico: la Turchia ha una popolazione di circa 75 milioni di abitanti e una potenza economica interessante e questo fa paura, e lo capisco, e sarà probabilmente il problema maggiore da superare. Nel 2005 la Turchia è stato dichiarato Paese candidato e poi è iniziato il processo negoziale, e da allora abbiamo fatto alcune riforme di grande importanza. Successivamente, però, per una serie di motivi, si è perso un po' l'entusiasmo, sia da parte dell'Unione Europea sia da parte turca. Siamo, comunque, sempre entusiasti nel continuare questo processo di integrazione."
SC