Info Conseil
Communiqué n° 307 de 8 juin 2011
RESPINTA MOZIONE SULLA VENDITA ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consiglio ha discusso una mozione relativa alla revisione della legge regionale n. 6/2010, recante norme in materia di vendita del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, presentata dal gruppo Partito Democratico, che lo scorso 4 maggio aveva già affrontato in Aula l'argomento con un'interpellanza.
L'iniziativa è stata respinta con 24 voti contrari, 3 favorevoli (PD) e 3 astenuti (Alpe).
Il Consigliere Raimondo Donzel, nell'illustrare la mozione, ha spiegato: "lo spunto nasce dalla disponibilità manifestata dall'Amministrazione regionale ad apportare i necessari miglioramenti alle leggi regionali in materia. La nuova normativa n. 6/2010 incide sulla vendita degli alloggi popolari acquistati negli anni antecedenti il 2010, ma tale regime viene applicato 'retroattivamente' anche a coloro che hanno acquistato l'alloggio antecedentemente alla stessa legge e dunque prima della modifica della normativa n. 40/1995, che prevedeva un periodo di divieto di alienazione pari a dieci e non trent'anni. Chiediamo di riconsiderare il nuovo regime previsto dalla legge 6/2010 valido per tutti i contratti di vendita stipulati dopo tale data; di modificare la legge 6/2010 prevedendo la possibilità di estinzione del diritto di prelazione, intercorsi dieci anni dall'acquisto, sotto pagamento di una somma."
Nella discussione generale è intervenuto il Consigliere Capogruppo della Stella Alpina Francesco Salzone: "la legge n. 40/1995 stabilisce che, dopo aver richiesto l'acquisto di un alloggio di edilizia residenziale pubblica che l'Ente ha deciso di vendere, è possibile rivendere lo stesso solo dopo dieci anni, ed è quello che è tuttora in vigore. L'Ente proprietario ha il diritto/dovere di esercitare il diritto di prelazione. La modifica apportata alla legge è migliorativa nei confronti degli inquilini, anche perché non esclude la vendita dopo dieci anni. Mi sembra che in questa mozione si cerchi di arrampicarsi sui vetri. Mi auguro non si sia voluto cavalcare un'onda che crea scompiglio su una questione che era positiva, e ora ha assunto carattere negativo. La legislazione è particolarmente tecnica, ma occorre informarsi adeguatamente."
L'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale, Marco Viérin, ha puntualizzato: "Nulla è cambiato rispetto al diritto/dovere dell'Ente ad esercitare il diritto di non alienazione, sempre previsto per i primi dieci anni. Ad oggi non ravvisiamo la necessità di rendere applicabile il nuovo regime ai soli contratti di vendita stipulati dopo l'entrata in vigore della legge 6/2010, anche perché siamo convinti che con le nuove regole i proprietari di alloggi ERP possono beneficiare di tre nuove e favorevoli condizioni: un prezzo maggiore di riacquisto dell'alloggio da parte dell'Ente perché si tiene conto delle migliorie apportate dal proprietario; il risparmio della quota del 10% degli estimi catastali se l'Ente non intende esercitare il diritto di prelazione; la certezza che il diritto di prelazione si possa estinguere dopo trent'anni in quanto, con le precedenti disposizioni il diritto di prelazione riportato negli atti di compravendita stipulati dopo la legge regionale 40/1995 non può essere estinto automaticamente come qualcuno pensa, e non devono trarre in inganno le vendite autorizzate negli anni passati, perché autorizzate in deroga ai dieci anni di vincolo di inalienabilità."
"Confermo poi la disponibilità a discutere di eventuali migliorie legislative, in particolare sulle regole del diritto di prelazione, soprattutto se finalizzate a evitare speculazioni private e garantire inoltre maggiori opportunità abitative per tutti i cittadini - ha proseguito l'Assessore Marco Viérin -. Prossimamente incontrerò insieme al Presidente dell'ARER tutti gli interessati per fornire un'adeguata informazione al riguardo. In quest'Aula prossimamente si discuteranno le modifiche alle leggi regionali n. 39/1995 e n. 40/1995, su cui stiamo lavorando per farle diventare un testo unico: quella sarà l'occasione per approfondire ulteriormente tale argomento."
SC