Info Conseil
Communiqué n° 271 de 18 mai 2011
RESPINTA UNA MOZIONE SULLA MEDIA E GRANDE DISTRIBUZIONE IN VALLE
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consiglio ha discusso una mozione relativa allo sviluppo del settore della media e grande distribuzione in Valle d'Aosta, presentata dal gruppo Alpe.
L'iniziativa è stata respinta con 24 voti contrari e 7 favorevoli (Alpe e PD).
Il Consigliere Roberto Louvin, nell'illustrare la mozione, ha spiegato che "secondo quanto emerso da due iniziative condotte in Consiglio dal nostro gruppo, attualmente in Valle d'Aosta sono operanti strutture di vendita di 'medie dimensioni' per un totale di quasi ottantacinquemila metri quadrati, pari al 43% dell'intero sistema distributivo regionale. Il loro continuo sviluppo suscita la preoccupazione delle organizzazioni di categoria del Commercio e le organizzazioni dei lavoratori, che rilevano l'assoluta mancanza di limiti a tale crescita e lo stato di grave precarizzazione del lavoro del settore. L'analisi presentata a questo proposito dall'Assessore regionale al turismo e commercio si è limitata a riconoscere 'una certa attenzione' sul tema, a constatare una sostanziale inerzia da parte degli Enti locali e non ha fornito elementi di risposta sulle iniziative da mettere in campo per contrastare il fenomeno della proliferazione di tali strutture."
"Lo stesso Assessore - ha proseguito Louvin - ha annunciato l'avvio di un confronto con le organizzazioni di categoria, cui avrebbe chiesto di formalizzare proposte e, rilevando una sostanziale inerzia dell'Assessorato regionale al turismo e commercio su di una così delicata tematica, intendiamo impegnare la Commissione consiliare competente ad una rapida e approfondita ricognizione del settore della media e grande distribuzione in Valle d'Aosta, procedendo all'audizione di tutte le categorie economiche e di categoria interessate in ordine alle loro proposte e ad un confronto con gli enti pubblici territoriali competenti; a rassegnare entro 60 giorni una relazione al Consiglio regionale circa i motivi che hanno condotto all'attuale preoccupante espansione del settore e gli strumenti che possono essere attuati per contenere il fenomeno."
L'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, chiedendo il ritiro della mozione, ha puntualizzato "dal contenuto della mozione sembra che ogni giorno apra una struttura di media dimensione, andando a cannibalizzare le piccole realtà, ma se noi prendiamo i dati del 2007 registriamo 1.981 esercizi di vicinato, mentre nel 2010 erano 1.956; le attività di medie dimensioni erano 195 nel 2007, nel 2010 erano 201; le grandi strutture erano 5 nel 2007 e 5 sono rimaste nel 2010. Ribadisco che la materia merita un approfondimento, e noi stiamo lavorando in questo senso. Possiamo organizzare un adeguato confronto, programmare un lavoro condiviso, prima in Commissione e poi in Consiglio, per arrivare a definizioni eque e adeguate."
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha precisato che "ritirando la mozione ci avreste dato il tempo di mettere in piedi questo lavoro, ma l'impegno della maggioranza è di approfondire il tema, valutando le prospettive e le proposte e sentendo gli operatori dei vari settori, comprese le Collettività locali. Non ci sembra un volerci tirare indietro: la nostra è una posizione di pragmatismo vero."
SC
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L'iniziativa è stata respinta con 24 voti contrari e 7 favorevoli (Alpe e PD).
Il Consigliere Roberto Louvin, nell'illustrare la mozione, ha spiegato che "secondo quanto emerso da due iniziative condotte in Consiglio dal nostro gruppo, attualmente in Valle d'Aosta sono operanti strutture di vendita di 'medie dimensioni' per un totale di quasi ottantacinquemila metri quadrati, pari al 43% dell'intero sistema distributivo regionale. Il loro continuo sviluppo suscita la preoccupazione delle organizzazioni di categoria del Commercio e le organizzazioni dei lavoratori, che rilevano l'assoluta mancanza di limiti a tale crescita e lo stato di grave precarizzazione del lavoro del settore. L'analisi presentata a questo proposito dall'Assessore regionale al turismo e commercio si è limitata a riconoscere 'una certa attenzione' sul tema, a constatare una sostanziale inerzia da parte degli Enti locali e non ha fornito elementi di risposta sulle iniziative da mettere in campo per contrastare il fenomeno della proliferazione di tali strutture."
"Lo stesso Assessore - ha proseguito Louvin - ha annunciato l'avvio di un confronto con le organizzazioni di categoria, cui avrebbe chiesto di formalizzare proposte e, rilevando una sostanziale inerzia dell'Assessorato regionale al turismo e commercio su di una così delicata tematica, intendiamo impegnare la Commissione consiliare competente ad una rapida e approfondita ricognizione del settore della media e grande distribuzione in Valle d'Aosta, procedendo all'audizione di tutte le categorie economiche e di categoria interessate in ordine alle loro proposte e ad un confronto con gli enti pubblici territoriali competenti; a rassegnare entro 60 giorni una relazione al Consiglio regionale circa i motivi che hanno condotto all'attuale preoccupante espansione del settore e gli strumenti che possono essere attuati per contenere il fenomeno."
L'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, chiedendo il ritiro della mozione, ha puntualizzato "dal contenuto della mozione sembra che ogni giorno apra una struttura di media dimensione, andando a cannibalizzare le piccole realtà, ma se noi prendiamo i dati del 2007 registriamo 1.981 esercizi di vicinato, mentre nel 2010 erano 1.956; le attività di medie dimensioni erano 195 nel 2007, nel 2010 erano 201; le grandi strutture erano 5 nel 2007 e 5 sono rimaste nel 2010. Ribadisco che la materia merita un approfondimento, e noi stiamo lavorando in questo senso. Possiamo organizzare un adeguato confronto, programmare un lavoro condiviso, prima in Commissione e poi in Consiglio, per arrivare a definizioni eque e adeguate."
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha precisato che "ritirando la mozione ci avreste dato il tempo di mettere in piedi questo lavoro, ma l'impegno della maggioranza è di approfondire il tema, valutando le prospettive e le proposte e sentendo gli operatori dei vari settori, comprese le Collettività locali. Non ci sembra un volerci tirare indietro: la nostra è una posizione di pragmatismo vero."
SC