Info Conseil
Communiqué n° 250 de 10 mai 2011
II E III COMMISSIONE: PARERE FAVOREVOLE AL DISEGNO DI LEGGE COMUNITARIA REGIONALE 2011
Nel corso delle riunioni di venerdì 6 maggio 2011
La seconda Commissione "Affari generali" e la terza Commissione "Assetto del territorio", presiedute rispettivamente dai Consiglieri Andrea Rosset e Dario Comé, riunite venerdì 6 maggio 2011, hanno espresso parere favorevole su di un nuovo testo del disegno di legge recante disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee (Legge comunitaria regionale 2011), di cui sono relatori i Consiglieri dell'Union Valdôtaine Luciano Caveri e Piero Prola.
Il provvedimento di si compone di 32 articoli e prevede, al titolo I, una nuova disciplina dello sportello unico per le attività produttive, in sostituzione della precedente legge regionale in materia (legge regionale 9 aprile 2003, n. 11), conforme alla direttiva servizi e al nuovo quadro legislativo statale di riferimento. Il titolo II contiene, inoltre, alcune modificazioni alla legge regionale 6 agosto 2007, n. 19 (Nuove disposizioni in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi).
Il gruppo consiliare Alpe non ha partecipato al voto espresso dalla seconda Commissione, motivando così la propria decisione: "Siamo di nuovo di fronte a un provvedimento mandato avanti in tutta fretta - dice il Consigliere Roberto Louvin -. Nel disegno di legge è mancato un confronto con i soggetti interessati (Chambre, categorie imprenditoriali, Ordini professionali), che rappresentano i destinatari delle nuove regole e che non sono ancora tutti pronti, pensiamo in particolare all'uso della posta elettronica certificata. L'obiettivo dovrebbe essere quello di accompagnare il cambiamento, assicurando la massima funzionalità, senza complicare le procedure e al tempo stesso assicurandosi che l'amministrazione possa sempre mantenere un'adeguata sorveglianza sulle attività economiche. Al momento, nessun interessato ha chiaro che cosa comporteranno le modifiche introdotte dal provvedimento in discussione. Tutto si gioca sul tavolo del rapporto fra uffici pubblici e molti aspetti, come quello della sopravvivenza della DIA (Denuncia di Inizio Attività) regionale dovrebbero essere soppesati con cura. E' stato riduttivo occuparsi solo dei rapporti tra la Regione e gli Enti locali, come se le procedure fossero una questione che non interessa i cittadini e le imprese. Oggi ci sono stati rovesciati sul tavolo parecchi emendamenti e ci occorre del tempo per poterli approfondire. Riteniamo che lavorando così non ci siano i presupposti per poter dare un'opinione meditata, per cui non siamo stati messi in condizione di esprimere un parere motivato sul disegno di legge."
"La legge comunitaria ha tempi certi e non si poteva allungare all'infinito la discussione - spiega il Consigliere relatore Luciano Caveri (UV) -. Per altro, tutte le modifiche proposte hanno portate piuttosto marginali. Restano alcune preoccupazioni dei Comuni che abbiamo posto all'attenzione del Presidente della Regione. In aula, comunque, riprenderò il tema complessivo della 'comunitaria', che forse deve prevedere una riflessione per essere più efficaci."
SC
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Il provvedimento di si compone di 32 articoli e prevede, al titolo I, una nuova disciplina dello sportello unico per le attività produttive, in sostituzione della precedente legge regionale in materia (legge regionale 9 aprile 2003, n. 11), conforme alla direttiva servizi e al nuovo quadro legislativo statale di riferimento. Il titolo II contiene, inoltre, alcune modificazioni alla legge regionale 6 agosto 2007, n. 19 (Nuove disposizioni in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi).
Il gruppo consiliare Alpe non ha partecipato al voto espresso dalla seconda Commissione, motivando così la propria decisione: "Siamo di nuovo di fronte a un provvedimento mandato avanti in tutta fretta - dice il Consigliere Roberto Louvin -. Nel disegno di legge è mancato un confronto con i soggetti interessati (Chambre, categorie imprenditoriali, Ordini professionali), che rappresentano i destinatari delle nuove regole e che non sono ancora tutti pronti, pensiamo in particolare all'uso della posta elettronica certificata. L'obiettivo dovrebbe essere quello di accompagnare il cambiamento, assicurando la massima funzionalità, senza complicare le procedure e al tempo stesso assicurandosi che l'amministrazione possa sempre mantenere un'adeguata sorveglianza sulle attività economiche. Al momento, nessun interessato ha chiaro che cosa comporteranno le modifiche introdotte dal provvedimento in discussione. Tutto si gioca sul tavolo del rapporto fra uffici pubblici e molti aspetti, come quello della sopravvivenza della DIA (Denuncia di Inizio Attività) regionale dovrebbero essere soppesati con cura. E' stato riduttivo occuparsi solo dei rapporti tra la Regione e gli Enti locali, come se le procedure fossero una questione che non interessa i cittadini e le imprese. Oggi ci sono stati rovesciati sul tavolo parecchi emendamenti e ci occorre del tempo per poterli approfondire. Riteniamo che lavorando così non ci siano i presupposti per poter dare un'opinione meditata, per cui non siamo stati messi in condizione di esprimere un parere motivato sul disegno di legge."
"La legge comunitaria ha tempi certi e non si poteva allungare all'infinito la discussione - spiega il Consigliere relatore Luciano Caveri (UV) -. Per altro, tutte le modifiche proposte hanno portate piuttosto marginali. Restano alcune preoccupazioni dei Comuni che abbiamo posto all'attenzione del Presidente della Regione. In aula, comunque, riprenderò il tema complessivo della 'comunitaria', che forse deve prevedere una riflessione per essere più efficaci."
SC