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Communiqué n° 156 de 6 avril 2011
RESPINTA LA MOZIONE DI SFIDUCIA NEI CONFRONTI DELL'ASSESSORE AL TURISMO
Adunanza del Consiglio regionale
Con 8 voti a favore (Alpe e PD), 26 contrari (UV, SA, FA e PdL) e un astenuto (l'Assessore Marguerettaz), l'Assemblea ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti dell'Assessore regionale al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, presentata dai gruppi consiliari Alpe e Partito Democratico.
L'iniziativa, sulla quale si è votato per appello nominale, così come previsto dall'articolo 106 del Regolamento interno del Consiglio Valle, traeva spunto dal fatto che "l'Assessore Marguerettaz, nonché Vice-Presidente della Regione ha convenuto in giudizio l'Amministrazione regionale, chiedendo al Tribunale di Aosta, in caso di accoglimento delle richieste risarcitorie avanzate nei suoi confronti dall'ex Amministratore delegato ed ex Direttore della società Casino de la Vallée Spa, Roberto Trentaz, di 'condannare la Regione Valle d'Aosta, in persona del Presidente pro tempore, a tenere il convenuto Aurelio Marguerettaz indenne e manlevato da ogni somma che egli fosse eventualmente condannato al pagamento nei confronti della parte attrice'."
Il Capogruppo di Alpe, Roberto Louvin, nell'illustrare la mozione, ha parlato di "situazione assolutamente paradossale di un esponente di vertice del Governo regionale che cita in giudizio la sua stessa Amministrazione, configurando un conflitto di interessi fra la Regione e l'Assessore stesso. La nostra sorpresa è stata ancora maggiore quando abbiamo appreso che la Regione si è costituita in giudizio a sostegno dell'Assessore. Oggi chiediamo di esprimere la sfiducia politica nei confronti dell'Assessore Marguerettaz perché cessi immediatamente dalla carica, con conseguente assunzione ad interim delle sue funzioni da parte del Presidente della Regione fino all'elezione del nuovo Assessore. Perché presentiamo questa richiesta di sfiducia? Non si tratta di un accanimento nei confronti dell'Assessore in questione, ma perché siamo di fronte ad un fatto politico gravissimo."
Il Capogruppo ha quindi richiamato i contenuti della causa: "La materia del contendere scaturisce da presunti comportamenti da parte dell'Assessore Marguerettaz consistenti in abnormi richieste informative nei confronti della società controllata per l'acquisizione di dati sulla sua attività (oltre 100 lettere in tre mesi), nell'aver bypassato il management della Casino Spa nella gestione delle relazioni sindacali, nell'insinuazione di dubbi nella Giunta regionale circa la correttezza dell'operato dei membri del Consiglio di Amministrazione, nel boicottaggio sistematico delle iniziative dello stesso Consiglio, nelle pressioni esercitate su singoli componenti del Consiglio di Amministrazione per indurli 'spontaneamente' alle dimissioni nonché nell'essere stato 'ispiratore e vero deus ex machina' in una operazione che ha condotto all'elaborazione della 'Relazione Generale del Liquidatore sulla Gestione Straordinaria del Casinò de la Vallée', meglio nota come Dossier Bo."
"Questa vicenda - ha proseguito il Consigliere Louvin - delinea una responsabilità personale di Marguerettaz e non una responsabilità della Regione. Qui si contesta che l'Amministratore sia venuto meno ai doveri di lealtà nei confronti dell'Amministrazione e quindi della nostra Regione. La Regione non è responsabile, semmai parte lesa. C'è quindi un flagrante conflitto di interessi tra l'Assessore e la Regione. E riteniamo che la conseguenza naturale di tali comportamenti, se ne fosse ravvisata la fondatezza, sarebbe la costituzione in giudizio della Regione contro il proprio Assessore e non già a sostegno o in garanzia dello stesso. Chiediamo ai colleghi di essere onesti con se stessi e di votare in coscienza. La giustizia farà il proprio corso, ma la politica chiede chiarezza. E qui c'è un Assessore che, oltretutto, non ha brillato in questi tre anni di Legislatura: pensiamo alle vicende ferroviarie, aeroportuali e alberghiere."
Nella discussione generale sono intervenuti i Consiglieri Fontana, Lattanzi, Salzone, La Torre, Donzel, il Presidente della Regione, il Consigliere Louvin, l'Assessore al turismo e, per dichiarazioni di voto, il Consigliere Empereur.
La Consigliera Capogruppo del Partito Democratico, Carmela Fontana, ha detto che "l'Assessore Marguerettaz, nella passata Legislatura quando rivestiva l'incarico di Assessore alle finanze, aveva caratterizzato la propria attività con un'offensiva nei confronti dell'allora Consiglio di amministrazione della Casinò Spa, a partire dal piano di sviluppo a lui consegnato nell'agosto 2003 e non divulgato per molto tempo alla Commissione consiliare competente e al Consiglio regionale. Nei mesi seguenti, in contrasto con la maggioranza della Giunta regionale e con la maggioranza - UV e Democratici di Sinistra - che sosteneva la Giunta Perrin, fece di tutto per portare alle dimissioni il Consiglio di amministrazione della casa da gioco di Saint-Vincent. Tutto ciò a evidenziare che il comportamento dell'Assessore non esprimeva il parere maggioritario dell'Esecutivo, né del Consiglio. Indipendentemente dal fatto che non esista una lite pendente tra Amministrazione regionale e Assessore, resta tuttavia il fatto di un palese e grave conflitto di interessi, che in un paese civile farebbe scattare immediatamente il senso di responsabilità civile e politica, nella persona interessata, che avrebbe già presentato le sue dimissioni almeno dall'incarico in quella Giunta che si è presa la responsabilità civile al posto suo. Questa mozione più che ad una scelta del Consiglio porta ad una riflessione personale di Aurelio Marguerettaz e a quanto saprà essere leale verso il popolo valdostano."
Il Capogruppo del Popolo della Libertà, Massimo Lattanzi, ha evidenziato che "avremmo potuto essere d'accordo nel chiedere le dimissioni di Marguerettaz se le premesse fossero state diverse, ossia se fossero state invocate in nome della cifra elargita dalla Casinò al Signor Trentaz a seguito della risoluzione del contratto con la stessa. Nel corso della passata Legislatura, abbiamo chiesto, con decine di interpellanze, notizie circa la cattiva amministrazione della Casinò Spa: ancora oggi, stiamo sanguinando e abbiamo dovuto modificare la gestione dei proventi della casa da gioco per pagare i danni di quella cattiva gestione. In merito alla requisitoria del magistrato Louvin, facciamo fatica a disgiungere l'attività del cittadino Marguerettaz da quella dell'Assessore Marguerettaz e riteniamo che la costituzione della Regione a sua difesa sia un atto dovuto. Ricordiamo però che oggi dobbiamo esprimere un parere politico: ci è sembrato imbarazzante che i proponenti chiedessero una mozione di sfiducia per fatti che l'Assessore avrebbe commesso nell'ambito della maggioranza di cui essi stessi facevano parte. Crediamo sia poco politico cavalcare una vicenda di questo tipo e respingeremo con forza questa mozione."
Il Capogruppo di Stella Alpina, Francesco Salzone, ha sottolineato che "questa vicenda può inquadrarsi nel panorama del cosiddetto teatrino della politica. Cercare di trasformare l'aula del Consiglio regionale in un'aula di giustizia non può trovarci partecipi, sia per una questione di merito che ci vede incompetenti, sia perché quella visione 'giustizialista' tipica della sinistra non ci appartiene. Tuttavia rileviamo che il signor Trentaz aveva sottoscritto all'epoca una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con il Casinò, che prevedeva la corresponsione in suo favore della somma di un milione e 345 mila euro a fronte, tra l'altro, della rinuncia ad ogni impugnativa, anche per indennità risarcitorie nei confronti della Casinò Spa e di conseguenza del socio di maggioranza, ossia la Regione. Ne consegue che il signor Trentaz era impossibilitato ad agire per via giudiziaria a qualsivoglia titolo nei confronti della Regione. Per altro la chiamata in causa della Regione disposta dall'Assessore Marguerettaz è fatto meramente tecnico imposto dalle norme procedurali che regolano il processo civile ed effettuata dall'Assessore nell'interesse della stessa Regione, la quale, per il tramite delle Assicurazioni contraenti, ha interesse a mantenere l'Assessore indenne e garantito da pretese di danni di terzi ove ritenute dalla Magistratura competente fondate. Respingiamo con convinzione la mozione di sfiducia."
Per il Capogruppo di Fédération Autonomiste, Leonardo La Torre, "il collega Louvin ha scelto la linea del Pubblico Ministero, dissociandosi dalla sua natura di Avvocato che imporrebbe la difesa più dell'accusa. Quella che ci è stata presentata oggi è una visione giustizialista in prevenzione e ciò è inaccettabile. Si tratta di una vicenda non semplice, che esce dall'ambito amministrativo e politico, che viene portata su di un piano processuale che spetta invece ad altri Palazzi. Ed è per questo che ci vuole rispetto sia per i soggetti interessati sia per chi deve andare a dirimere queste questioni: il rispetto impone che non sia l'Aula a esprimersi su questa vicenda. Respingeremo quindi la mozione."
Il Consigliere Raimondo Donzel (PD): "Qui non c'è nessuna aula di giustizia e nessuno dice a Marguerettaz che è colpevole: le motivazioni della nostra iniziativa sono profondamente differenti. Chi ha portato questa vicenda in questa Aula è lo stesso Marguerettaz, che ha deciso di far pagare alla Regione le sue eventuali colpevolezze. La procedura che ha utilizzato per difendersi è quella di trincerarsi dietro Mamma Regione e questo non è corretto. Quindi, la nostra mozione ha tutto il titolo di essere presentata, perché si dice semplicemente che l'Assessore si difenda tramite i suoi avvocati senza chiamare in causa la Regione. Questo a tutela dei cittadini valdostani che pagano le tasse. Chiediamo a Marguerettaz di fare un gesto nobile, di rassegnare le proprie dimissioni da Assessore pur conservando il proprio posto in Consiglio."
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin ha affermato: "Per i proponenti, le premesse della mozione erano politiche, ma nella discussione portata avanti si è di fatto consumato un processo giudiziario. Io mi chiedo perché dopo sette anni una persona debba assumere azioni di questo tipo, dopo che la risoluzione del contratto con il dott. Trentaz era stata consensuale e riconosceva una serie di benefit e risorse finanziarie allo stesso. Siamo fuori dal seminato: la delibera di Giunta chiaramente dà incarico ad un avvocato di difendere la Regione, perché l'Assessore è sì una persona ma in quel momento esercitava la carica di Assessore, e la Regione non avrebbe potuto fare altrimenti, a rischio di rimanere contumace, cioè senza alcuna possibilità di intervento e di difesa in un giudizio nel quale si trova comunque coinvolta. Riteniamo che si tratti di una mozione che non ha nulla di concreto perché tira in causa una vicenda di anni fa, e non c'è un punto che possa essere addebitato alle funzioni che oggi svolge l'Assessore Marguerettaz. La lite pendente, che può essere causa di incompatibilità, e il conflitto di interessi non sussistono oggi, in quanto non siamo di fronte ad una sentenza in giudicato. Evidenzio poi che le polizze assicurative degli Amministratori sono pagate dagli stessi e non dalla Regione. Siamo contrari a questa mozione di sfiducia perché non ne vediamo i presupposti politici. Siamo sorpresi e dispiaciuti che si torni su elementi che risalgono ad anni e anni addietro."
Il Consigliere Louvin ha replicato che "la mozione presentata è di sfiducia politica all'Assessore, mentre non vi è l'ombra di richiamo a cause di incompatibilità da parte dell'Assessore. Il cuore della questione è solo il conflitto di interessi. La questione non è nata 7 anni fa, ma settanta giorni fa. La nostra premessa era necessaria, per far capire come l'Assessore fosse chiamato in causa come persona e non come amministratore. Non siamo interessati alla vicenda Trentaz, noi chiediamo che l'Assessore sciolga un nodo: o si difende chiamando in causa la Regione e rassegnando le proprie dimissioni o ritira la causa stessa. Ma sappiamo che ciò non avverrà, perché ormai anche nella nostra Aula vi sono comportamenti che non ci appartengono come valdostani e che ci arrivano direttamente dalle Aule romane."
L'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha detto che "le attività svolte sono state portate avanti nell'ambito del mandato politico legato alla mia carica di Assessore regionale. I colleghi ricorderanno come in ogni Consiglio della passata Legislatura il tema Casinò fosse molto dibattuto. Voglio confermare che la mia attività è stata legittima. Spero di poter continuare con la massima dedizione l'incarico che ho l'onore di svolgere."
Il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Diego Empereur, è intervenuto per dichiarazioni di voto, annunciando che "sull'aspetto politico, come gruppo dell'Union Valdôtaine, non riscontriamo i presupposti per far venire meno la fiducia nell'Assessore Marguerettaz, che ribadiamo con assoluta serenità."
SC