Info Conseil
Communiqué n° 7 de 12 janvier 2011
INTERROGAZIONE SUL SERVIZIO DI TATA FAMILIARE
Adunanza del Consiglio regionale
In particolare, la Consigliera Fontana, nell'evidenziare che in Valle ci sono una quarantina di Tate che hanno attivato una ventina di servizi-strutture ospitanti mediamente 120-150 utenti al giorno, ha voluto sapere se è vero che nulla è ancora stato deciso circa il mantenimento del contributo regionale per chi usufruirà del servizio di Tata familiare nel 2011 e quali sono gli eventuali problemi emersi nel corso di un incontro con le Tate avvenuto il 25 novembre 2010.
Nella risposta, l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, ha confermato "lo stanziamento di un milione di euro nel bilancio 2011 per la copertura del servizio, che è pari a quella del 2010, così come, dopo un'attenta valutazione degli uffici, è stato deciso di non modificare le tabelle che regolano la percentuale a carico della Regione rispetto alla spesa sostenuta dalla famiglia, in quanto ritenuta congrua e per quest'anno sostenibile. Riguardo ai problemi emersi in quell'incontro, un gruppo di Tate ha espresso la volontà di unirsi in cooperativa: noi siamo disponibili a rivedere le modalità operative solamente se è la maggioranza delle Tate a volerlo. Sono contento oggi, grazie a questa interrogazione, di fare chiarezza su questo punto e di poter ribadire l'impegno dell'Amministrazione in questo settore, anche in un'ottica di potenziamento, così come richiesto da una mozione che lo stesso Partito Democratico con il gruppo Alpe avevano presentato a suo tempo."
Nella replica, la Consigliera Fontana si è detta soddisfatta della risposta. "I chiarimenti oggi forniti dall'Assessore non possono che farci piacere perché il servizio di Tata è molto importante per le famiglie."
SC