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Communiqué n° 628 de 31 décembre 2010

LE FUNZIONI E LE ATTIVITA' DELLA CONSULTA REGIONALE PER LE PARI OPPORTUNITÀ

Presentate martedì 28 dicembre 2010 in una conferenza stampa

Martedì 28 dicembre, nella Sala delle Commissioni consiliari, ad Aosta, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione delle funzioni e delle attività della Consulta regionale per le pari opportunità della Valle d'Aosta, istituita con legge regionale n. 53/2009 e insediata il 16 luglio 2010.

La composizione

La Consulta regionale per le pari opportunità della Valle d'Aosta, istituita con legge regionale 23 dicembre 2009, n. 53 e insediata il 16 luglio 2010, è un organismo incardinato presso il Consiglio regionale. La Consulta rimane in carica per tutta la durata della legislatura e, comunque, sino alla data di insediamento della successiva Consulta.

Sono organi della Consulta: l'Assemblea, la Presidente, il Comitato esecutivo.

L'Assemblea è formata da 23 componenti, così individuate:
  • tre Consigliere regionali elette dall'Assemblea regionale: Hélène Impérial ed Emily Rini dell'Union Valdôtaine, Patrizia Morelli del gruppo Alpe;
  • dieci componenti elette dal Consiglio regionale fra le componenti di organismi e associazioni rappresentativi del mondo femminile: Luciana Blanc Perotto (Entraide des femmes valdôtaines), Giuliana Rosset e Valeria Sapone (Union Valdôtaine), Sheila Veronesi (Association valdôtaine consommateurs et usagers), Cristina Bo (Fédération Autonomiste), Ester Fonte (Stella Alpina), Erika Ramolivaz (Stella Alpina), Giuseppina Territo (Popolo della Libertà), Liliana Cornaz (Alpe) ed Erika Guichardaz (Partito Democratico);
  • la Consigliera regionale di parità, Nadia Savoini;
  • quattro componenti designate congiuntamente dagli organismi e associazioni rappresentativi del mondo femminile: Rachida Adlani del Rayon du Soleil, Rosaria Castronovo del Comitato femminile della Croce Rossa Italiana, Alessandra Censi del Comitato imprenditoriale femminile, Maria Isabella Chevallard dell'Ordine degli Avvocati;
  • cinque componenti designate dal Consiglio permanente degli enti locali: Ines Mancuso, consigliere comunale di Saint-Rhémy-en-Bosses, Paola Brunet, assessore comunale di Chamois, Cristina Machet, sindaco di Torgnon, Silvia Bastrenta, assessore comunale di Gaby, Ivana Meynet, consigliere comunale di Sarre.

La Presidente: Luciana Blanc Perotto

Il Comitato esecutivo: Rosaria Castronovo (Vicepresidente), Rachida Adlani (segretario), Giuliana Rosset e Valeria Sapone (componenti).

23 donne che si sono costituite in gruppo di lavoro all'interno di un'organizzazione in cui ciascuna può spendere le proprie esperienze, conoscenze,  punti di vista a beneficio del gruppo che li valorizza.

Le pari opportunità

La legge 53, istituendo la Consulta per le pari opportunità ha adeguato all'evoluzione della cultura di genere la Consulta femminile. Le pari opportunità sono il punto di arrivo di un lungo percorso di rivoluzione, emancipazione e liberazione della donna che interessa i comportamenti sociali di tutti donne e uomini. Le pari opportunità sono, infatti, un principio etico che si fonda sul riconoscimento dell'altro come persona quindi sul rispetto reciproco nei rapporti interpersonali nel quotidiano.
In questa ottica la donna non è più considerata soggetto debole ma persona capace di giocare le proprie capacità e potenzialità anche in quel settore, la partecipazione all'amministrazione della cosa pubblica, la cui presenza è numericamente inferiore a quella dell'uomo, e che la legislazione europea, nazionale e regionale ritiene uno scarto che va necessariamente colmato.  La rappresentanza femminile nei luoghi del potere è una necessità fisiologica in una società con una massiccia presenza di donne nel mondo del lavoro, ma caratterizzata anche dalla concentrazione prevalentemente femminile in alcuni settori e di uomini in altri.

Le funzioni e l'attività

Ogni anno, la Consulta deve consegnare ai Presidenti della Regione e del Consiglio un rapporto sulle pari opportunità in Valle d'Aosta, tale documento costituisce un monitoraggio importante rispetto alla ricaduta e all'efficacia delle attività della Consulta sul territorio. Il primo rapporto è stato affidato ad un ente di ricerca specializzato poiché costituirà una banca dati di riferimento  per tutte le attività che saranno strettamente connesse al territorio con cui la Consulta interagirà continuamente. Essa prevede infatti un rapporto continuo con il territorio attraverso la costituzione di reti, l'individuazione, di eventuali oggetti di indagine e di studio per espletare al meglio  la funzione di punto di riferimento privilegiato sulle pari opportunità, come si è definita nel programma delle attività 2011.
Una delle prime attività per il 2011 prevede un incontro con le elette sul territorio finalizzato ad avviare un rapporto di prima conoscenza, a raccogliere  gli eventuali bisogni e cominciare a ragionare rispetto alla maggiore partecipazione femminile alla gestione della cosa pubblica. Successivamente il dialogo sarà aperto alla componente maschile.
Sulla stessa tematica, la partecipazione attiva alla vita pubblica non solo come eletta/o ma anche elettrice ed elettore, è previsto un progetto di sensibilizzazione, con particolare riguardo alle ragazze, ai giovani, di cui è nota la disaffezione politica.
Continuerà l'attività del Centro donne contro la violenza  con il gruppo di volontarie che offre un primo supporto alle donne vittime di violenza, nonché la partecipazione della Consulta al gruppo interistituzionale sul disagio femminile. In una prospettiva di pari opportunità si può pensare che sarà rivolta attenzione ai due soggetti che intervengono in situazioni di violenza quindi anche l'uomo violento che forse non ha avuto l'opportunità di scoprire la bellezza di rapporti armoniosi. Sempre in tema, anche con altri enti che se ne occupano da altri punti di vista, sarà oggetto di riflessione, la relazione nella coppia e nelle diverse famiglie da quella monoparentale a quella allargata.
Accanto alla coppia sente il bisogno di far sentire la propria voce un'altra categoria sociale, quella delle/dei single, comprese/i quelle/i di ritorno dopo un'esperienza di coppia fallita. Categoria sociale in aumento, sofferente  sovente anche per discriminazioni e difficoltà economiche, che sente l'esigenza di inserire le proprie esperienze nel dibattito sociale ed istituzionale allargato.
Le criticità attuali spostano l'interesse sulla formazione delle nuove generazioni i cui contenuti educativi dovranno tenere conto dei nuovi valori tra i quali si annoverano appunto le pari opportunità come più in generale la cultura di genere.
In particolare rispetto alla cultura di genere le attività della Consulta si occuperanno di donne immigrate e di donne che vivono in culture diverse in varie società del mondo.
La Consulta darà spazio anche alla creatività con un concorso letterario ed artistico e si avvarrà con l'attività centro donne insieme della collaborazione di volontarie esterne per offrire momenti di incontro tra donne.
È in fase di stampa la rivista della Consulta per le pari opportunità SUI GENERIS che costituirà il mezzo informativo privilegiato con tutto il territorio. Avrà cadenza semestrale ed ospiterà approfondimenti sulle tematiche delle pari opportunità, sintesi significative di eventi, che hanno riscosso particolare interesse, notizie relative alle novità librarie e alle iniziative importanti delle altre commissioni sul territorio nazionale ed europeo.
La rivista sarà aperta anche alle associazioni e agli enti ed istituzioni del territorio che vorranno diffondere pensieri, riflessioni e attività proprie.
È in stampa anche una  brochure bilingue, italiano e francese, finalizzata a far conoscere appunto la Consulta.  Sarà diffusa sul territorio regionale, ma anche su quelle nazionale attraverso la rete delle consulte e commissioni per le pari opportunità che fanno capo alla Conferenza delle Presidenti che ha sede presso al Consulta Lazio e a cui aderisce la Consulta della Valle d'Aosta.
La brochure sarà diffusa anche alla commissione europea con cui è in rapporto al Conferenza delle presidenti.
Infine per esposizione, ma di grandissima importanza è la funzione che la legge attribuisce alla Consulta in merito alla legislazione. La Consulta infatti è chiamata a dare pareri sull'impatto di genere di tutte le leggi regionali, nonché
Fare proposte ai parlamentari, ed ancora vigilare sul rispetto delle pari opportunità da parte dei servizi e di suggerire indirizzi agli enti cui gli stessi fanno riferimento.


In sintesi

La Consulta per le pari opportunità riassume le sue funzioni nella diffusione della cultura delle pari opportunità, assunta come principio etico e diritto di tutta la società, quindi si costituirà come punto di riferimento privilegiato per le pari opportunità per tutto il territorio, istituzioni, enti, amministrazioni comunali, popolazione con cui collaborerà per attivare progetti che poggino la loro efficacia sui reali bisogni e sui punti di vista dei destinatari.


SC/