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Communiqué n° 597 de 3 décembre 2010
APPROVATO UN ORDINE DEL GIORNO SULLA CITTÀ DI AOSTA
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consiglio ha esaminato due ordini del giorno sul ruolo della città di Aosta, proposti uno dal gruppo del Partito Democratico e l'altro dai gruppi Fédération Autonomiste, Stella Alpina, Union Valdôtaine e Popolo della Libertà.
L'Assemblea, con voto segreto, ha approvato l'ordine del giorno della FA, SA, UV e PdL (con 23 voti a favore, 8 contrari e 2 astensioni), mentre ha respinto l'iniziativa del PD (12 voti favorevoli, 21 astensioni).
Il Capogruppo di Fédération Autonomiste, Leonardo La Torre, nell'illustrare la propria iniziativa, ha detto che "si tratta di un atto politico e amministrativo, conseguenza del programma che le forze della maggioranza in Regione e quelle al Comune di Aosta stanno portando avanti, volto a confermare il ruolo prioritario e strategico della città in quanto sede di importanti opere di strutture a valenza regionale e statale (Polo universitario, ospedale, Palazzo regionale, scuole superiori, Palazzo di Giustizia…). Vogliamo quindi ribadire il nostro impegno a sostenere, anche finanziariamente, le azioni a supporto dello sviluppo economico di Aosta Capitale dell'Autonomia a beneficio dell'intera collettività valdostana, impegnando la Giunta a presentare in tempi brevi un disegno di legge programmatorio, anche perché la legge speciale per Aosta, essendo ormai datata, non è più adeguata allo sviluppo dei tempi."
Nel presentare l'ordine del giorno del proprio gruppo, il Consigliere Gianni Rigo (PD) ha affermato che "già nell'ottobre 2008 avevamo avanzato la proposta sulla necessità di una nuova legge che potesse aiutare lo sviluppo di Aosta. Eravamo favorevoli al contributo straordinario per il capoluogo e oggi non siamo contrari. Questo rubinetto dei finanziamenti tra Regione e Comune di Aosta non mi pare una soluzione logica e corretta per il futuro. Vorremmo ci fosse un'attenzione particolare per Aosta, ma occorre farla al momento giusto con la collaborazione di tutte le forze politiche. Anche noi vogliamo contribuire al bene dei cittadini valdostani e del capoluogo. Abbiamo lavorato in tutti questi anni in maniera concreta su questo tema. Il finanziamento previsto per Aosta nella legge di bilancio è però un aggiustamento solo per il 2011. Questo nostro ordine del giorno vuole essere strumento per un effettivo lavoro comune con la Città di Aosta. Questo dibattito non può non essere concertato anche con gli altri enti locali: è un punto importante del coinvolgimento di tutti gli attori."
Per il Capogruppo di Stella Alpina, Francesco Salzone, "si tratta di rimarcare una posizione politica molto chiara, che abbiamo espresso durante la campagna elettorale per le Comunali ad Aosta, volta a dare un'accelerazione in questo ambito. Se vi è convergenza su questo tema, siamo d'accordo per fare una discussione con i Capigruppo interessati."
Il Consigliere Raimondo Donzel (PD) ha sottolineato che "anche il nostro gruppo pensa all'interesse dei cittadini. Avevamo detto che Aosta aveva bisogno di fondi e lo ribadiamo adesso. Anche se l'articolo presente nel bilancio parla di spese correnti. L'ordine del giorno della maggioranza è scritto in modo non corretto dal punto di vista formale perché non si capisce chi sono le forze di maggioranza, visto che è firmato anche dal capogruppo del PdL. Noi voteremo l'articolo presente in finanziaria che prevede i finanziamenti per il capoluogo regionale, per la città e per i suoi cittadini, e non un finanziamento solo alla maggioranza di destra. Questo è un ordine del giorno per noi di estrema importanza che vuole sostenere il capoluogo a prescindere dai vari governi di colore che possano governarlo negli anni."
Dopo una sospensione del Consiglio per una Conferenza dei Capigruppo, il Consigliere Rigo ha preso la parola: "c'è una differenza essenziale tra le due posizioni: la maggioranza vuole rimarcare con un atto politico il senso di una coalizione di chi governa ad Aosta e in futuro forse anche in Regione. Per noi l'ordine del giorno non richiama un atto politico, perché con un atto politico si concretizza con un percorso. La nostra idea è alimentata, invece, dal fatto che Aosta capoluogo è un valore. Diamo a questa iniziativa un senso diverso: alla base c'è un idea, un coinvolgimento. Il nostro gruppo non può accettare la proposta delle forze di maggioranza."
Il Consigliere Alberto Bertin (Alpe) ha affermato che "sul ruolo strategico di Aosta non si può che concordare: ruolo che non lo è solo dal punto di vista delle infrastrutture ma dell'identità stessa della regione. La legge di Aosta capitale, legge del "ribaltone Milanesio-Bondaz", si è purtroppo tradotta piuttosto nella legge delle 'rotonde', delle asfaltature e dell'ordinaria amministrazione. Siamo critici su questo ordine del giorno presentato dalla maggioranza, perché ci sembra che si voglia piuttosto ribadire scelte per la città che sono state prese altrove e imposte dall'alto e si intenda legittimare, anche in sede regionale, l'accordo tra il PdL e l'UV."
Per il Capogruppo di Alpe, Roberto Louvin, "l'ordine del giorno proposto dalle forze di maggioranza e dal PdL porta di fatto il nome del progetto politico presentato per le Comunali, ossia 'Aosta Capitale dell'Autonomia' che noi non possiamo condividere. Per altro tra le opere citate ce ne sono alcune che saranno realizzate in altri Comuni: non capiamo quindi perché non coinvolgere gli enti locali nella predisposizione di questo progetto. D'altra parte, lo stesso Rollandin, nel 1992, contrastò la proposta di Bondaz e Milanesio perché non teneva conto degli enti locali. Adesso deve averci ripensato. Sosteniamo quindi l'iniziativa del Partito Democratico." Il Consigliere ha quindi richiesto il voto segreto sui due ordini del giorno.
Il Consigliere Salvatore Agostino (UV) ha detto che "occorre guardare alla sostanza e non sempre ai punti e alle virgole."
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha sostenuto che "questi due ordini del giorno sono di fatto atti politici perché vanno a chiedere un preciso impegno politico. Voglio ricordare che nella nostra iniziativa non c'è un richiamo esplicito agli altri enti locali perché il loro coinvolgimento è scontato. Noi riteniamo che Aosta si meriti questo intervento, tuttavia voglio precisare che la differenza tra i due ordini del giorno sta nella sostanza e non nelle virgolette: infatti le opere citate nel documento del PD sono già tutte finanziate - a parte il teleriscaldamento - e non hanno quindi bisogno di essere inserite nel disegno di legge per Aosta capitale. Ci asterremo pertanto sull'iniziativa del PD."
I lavori proseguono ora con l'esame dell'articolato della finanziaria regionale e del bilancio di previsione.
SC