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Communiqué n° 590 de 1er décembre 2010

APPROVATO IL DL SULLA FONDAZIONE MUSICALE DELLA VALLE D'AOSTA

Adunanza del Consiglio regionale


Il Consiglio regionale ha approvato, con 22 voti favorevoli e 8 contrari (Alpe e PD), il disegno di legge che modifica il testo legislativo n. 8/1992 in materia di interventi regionali a favore di una Fondazione per la valorizzazione del patrimonio musicale tradizionale e per lo sviluppo della cultura musicale in Valle d'Aosta.

L'Assemblea ha inoltre respinto con 21 voti contrari e 8 favorevoli, un ordine del giorno, presentato dai gruppi Alpe e Partito Democratico.

La Consigliera Hélène Impérial (UV), relatrice del provvedimento, ha sottolineato come quest'iniziativa esprima ancora una volta "il valore che la nostra Amministrazione attribuisce a quelle attività di carattere culturale in genere, e musicale in particolare, che contribuiscono alla formazione dell'individuo, alla sua piena espressione e realizzazione. Per questo, è importante non dare al disegno di legge un significato squisitamente tecnico, ma riconoscerne anche il lato politico che esso sottende."
Entrando nel merito, la Consigliera ne ha illustrato le finalità: "da una parte, determinare i criteri e le modalità per la concessione del contributo annuo a favore della Fondazione, secondo il sistema della quota capitaria, cioè in relazione diretta con il numero degli allievi della Fondazione - tale meccanismo consente di effettuare un controllo puntuale sull'entità del finanziamento erogato nell'ottica del contenimento della spesa pubblica; dall'altra, intervenire con 1.069.595 euro nella copertura delle spese concernenti il personale docente, sorte a seguito della stipulazione del contratto collettivo nazionale ad agosto 2010 per il personale di Alta Formazione e Specializzazione Artistica Musicale (AFAM), oltre a riconoscere gli arretrati a partire dal 2006 per 50 docenti, 40 dei quali incardinati presso l'Istituto Musicale pareggiato e 10 presso la Scuola di Formazione e Orientamento Musicale, nonché per il personale dei corsi della Scuola di Formazione e Orientamento Musicale (SFOM)."

Nella discussione generale sono intervenuti i Consiglieri Louvin e Rigo e, per la replica, l'Assessore all'istruzione e cultura.

Per il Capogruppo di Alpe, Roberto Louvin, "la situazione ha assunto delle dimensioni preoccupanti: si pensi che per il finanziamento dell'Università della Valle d'Aosta stanzieremo 7 milioni e 200 mila euro, mentre mettiamo 5 milioni 500 mila per il solo Istituto Musicale. Questo dato dovrebbe farci riflettere sulla necessità di rimettere un po' d'ordine in un settore che è cresciuto esponenzialmente come spesa, ma che non è stato governato dall'interno in modo consono ad una Fondazione sostenuta da enti pubblici. Prendendo atto di una spesa non prevista nel bilancio, si va oggi a proporre un finanziamento complessivo di oltre 1 milione di euro. E' sul concetto di non prevedibilità che avanziamo riserve: infatti il contratto collettivo del lavoro era atteso perché è stato a lungo negoziato. A fronte di questa situazione, ci chiediamo: come si è comportato il Consiglio di amministrazione e come sta concretamente gestendo la Fondazione? Qui abbiamo una Fondazione che continua a far proliferare attività, che generano nuove spese, anche con nuove e originali assunzioni di personale. Non abbiamo la sensazione che si stia governando la situazione in modo adeguato. Ed è per questo che presentiamo un ordine del giorno che punta a rimettere 'les pendules à l'heure' rispetto ad una gestione imprevidente e approssimativa, e che prevede l'azzeramento del Consiglio dei amministrazione."

Il Consigliere Gianni Rigo (PD) ha evidenziato tre preoccupazioni: "evidenziamo che in una realtà come quella italiana, che si prospetta molto pesante per i bilanci delle amministrazioni pubbliche, in particolare nei settori della scuola e della cultura, noi abbiamo la possibilità di fare fronte ad una spesa di oltre un milione di euro in parte corrente alla fine dell'anno; riguardo poi al contratto collettivo di lavoro cui fa riferimento il disegno di legge, il Consiglio di amministrazione aveva il dovere di indicarlo come voce possibile di spesa e di prevedere un accantonamento anche minimo negli anni, così come si fa in tutte le gestioni pubbliche; infine, riconoscendo il lavoro e l'impegno svolto in questi anni per le attività, nelle aule e sul territorio, nel campo della musica, siamo preoccupati per la gestione amministrativa della Fondazione, in quanto non si intravede nel CdA l'attenzione sufficiente verso il bilancio, composto di voci di spesa e di entrata, quasi a dire che tanto ci sono le spalle coperte dall'Amministrazione regionale. E la vicenda ripercorsa da questo provvedimento ne è una dimostrazione concreta."

Per l'Assessore all'istruzione e cultura, Laurent Viérin, "la Fondazione rappresenta un fiore all'occhiello di questa Regione, la cui eccellenza è riconosciuta anche fuori Valle. Questo provvedimento è importante, perché fornisce risposte concrete in un momento di crisi, salvaguardando i diritti contrattuali dei lavoratori, in questo caso i docenti che svolgono il loro lavoro con grande valore. Vorrei poi ricordare che la Fondazione musicale è oggi una realtà che rientrerà nella filiera musicale che stiamo costruendo  e che prevederà un percorso di studi dalle medie alle superiori fino all'alta formazione. Per quanto riguarda le questioni sollevate, il Consiglio di amministrazione è stato nominato a luglio 2009 e, sin dal suo insediamento, ha approvato atti concreti per la stabilizzazione delle uscite, quali il regolamento di contabilità, la trasparenza in tutte le assunzioni e un codice etico, mentre sta lavorando ad un Patto di stabilità per il contenimento della spesa. Respingiamo quindi l'ordine del giorno presentato, perché a questo CdA riconosciamo di aver operato per la crescita di questa realtà e per rendere totalmente trasparente la spesa. Bisogna riportare i termini della discussione nei giusti binari e rilevare che questo provvedimento va a tutelare i diritti di quanti operano nella Fondazione, con l'obiettivo di migliorare il nostro Istituto musicale, che conta oggi 1220 allievi e un'offerta didattica e culturale ampia e di qualità."

L'ordine del giorno, presentato dai gruppi Alpe e Partito Democratico, è stato illustrato dal Consigliere Alberto Bertin. "Constatato l'evidente stato di criticità venutosi a creare nella gestione della Fondazione Musicale, determinato da una situazione che appare ormai totalmente fuori controllo, proponiamo che la Giunta regionale revochi la nomina dei propri rappresentanti in seno al Consiglio di amministrazione della Fondazione."

Sull'ordine del giorno è intervenuto il Consigliere Raimondo Donzel (PD) che ha evidenziato come "non si stia mettendo in discussione il lavoro dei docenti dell'Istituto Musicale e la qualità dell'educazione musicale, quanto l'inefficienza di un Consiglio di amministrazione che dimostra di gestire in modo pessimo la cosa pubblica, senza capacità di previsione e programmazione. Non è appianando i buchi di bilancio che si risolvono i problemi: occorre piuttosto interpretare diversamente il ruolo del CdA."


SC