Info Conseil

Communiqué n° 582 de 1er décembre 2010

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA SU LUDOTECA BEAUREGARD

Adunanza del Consiglio regionale


La Consigliera e capogruppo del Partito Democratico ha presentato una interrogazione a risposta immediata per sapere quali iniziative siano state assunte per scongiurare la chiusura del servizio di ludoteca presso l'Ospedale Beauregard.

"Abbiamo appreso - ha detto la Consigliera - che nell'ambito dei tagli al proprio bilancio preventivo 2011, l'Azienda sanitaria locale USL della Valle d'Aosta ha previsto la chiusura, a partire dal 1° gennaio prossimo, del servizio di ludoteca e spazio gioco per i bambini ricoverati presso l'ospedale Beauregard di Aosta. I tagli al bilancio della sanità valdostana dovrebbero riguardare innanzitutto gli sprechi e i privilegi e non i servizi alle persone. In questo caso c'è da sottolineare l'ulteriore gravità della scelta che colpisce una delle fasce più deboli della popolazione in un momento in cui si trova ospedalizzata, condizione già di per sé difficile anche per un adulto."

Nella risposta, l'Assessore alla sanità, Albert Lanièce, ha affermato che "per quanto riguarda il servizio di ludoteca, che è presente da circa dieci anni, l'azienda USL nell'affrontare la pianificazione 2011, in ossequio al contenimento della spesa, ha esaminato le attività che non si configurano come livello essenziale di assistenza, valutando la sostenibilità economica. La ludoteca è un sevizio che costa poco oltre i 42 mila euro all'anno e dal 2009 c'è stata una riduzione delle giornate di degenza. Da una ricerca effettuata si è, inoltre, visto come in altri ospedali, anche importanti come il Gaslini di Genova, questo servizio viene reso da associazioni di volontariato, senza alcun onore a carico del servizio sanitario. Il nostro obiettivo non è quello di chiudere la ludoteca, ma cercare di ricondurla nei termini di volontariato."

Nella replica, la Consigliera Fontana si è detta "non d'accordo con quanto espresso dall'Assessore. Il taglio di spesa rimane e colpisce una fascia debole come i bambini. Le ragioni date dall'USL sono quelle di riduzione della spesa su tutto ciò che non rientra nei servizi essenziali. Gli sprechi si possono ravvisare, invece, sui compensi destinati ai dirigenti per gli obiettivi aziendali. Chiedo un impegno all'Assessore affinché riveda questo servizio così da risolvere questa situazione."

SC